Monterusciello, a pozzuoli donna di 79 anni sfrattata da occupanti abusivi mentre lavorava in merceria

Monterusciello, a pozzuoli donna di 79 anni sfrattata da occupanti abusivi mentre lavorava in merceria

a Monterusciello, Filomena Morra, 79 anni, perde la casa occupata abusivamente; subisce aggressioni e vandalismi ma riceve solidarietà dalla comunità mentre chiede solo di riavere il suo diritto di abitare in pace.
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A Monterusciello, Filomena Morra, 79 anni, ha perso la sua casa a causa di un’occupazione abusiva, subendo anche aggressioni e minacce; la comunità mostra solidarietà mentre lei chiede solo di riavere il proprio appartamento per vivere in tranquillità. - Gaeta.it

Nel cuore di Monterusciello, una frazione di Pozzuoli, si è consumata una vicenda che intreccia il tema delle occupazioni abusive con quello della sicurezza degli anziani. Filomena Morra, 79 anni, ha perso la propria abitazione a causa di ignoti che l’hanno occupata il 9 maggio scorso, approfittando della sua assenza durante l’orario di lavoro. La storia racconta non solo un danno materiale, ma anche un clima di tensione costante che mette a dura prova una donna che da decenni vive nel medesimo stabile.

La scoperta dell’occupazione e la reazione immediata

Filomena Morra ha saputo che stavano entrando in casa sua grazie all’intervento di una signora di passaggio, che l’ha avvertita della presenza sospetta nell’appartamento. Al ritorno, la 79enne ha trovato la porta bloccata e dall’interno provenivano urla di una donna che le rivolgeva insulti pesanti. L’episodio ha segnato un punto di rottura, perché le parole pronunciate in quella circostanza erano nuove e offensive per una persona della sua età, abituata a una convivenza pacifica nel quartiere.

La 79enne si è trovata di fronte a una situazione di forza bruta che non si aspettava. La casa, che aveva mantenuto regolarmente assegnata dal 1987, era stata presa senza alcun preavviso. Gran parte degli occupanti dello stabile non ha titoli autorizzativi, il che rende ancora più drammatica questa vicenda. Filomena è probabilmente l’unica con un diritto effettivo sul suo appartamento tra tutti gli inquilini.

La difficile convivenza e le aggressioni fuori casa

Costretta a dormire tra le scatole nel suo negozio di merceria, Filomena ha subito atti di vandalismo. In diverse occasioni la saracinesca del negozio è stata danneggiata e lei stessa è stata oggetto di aggressioni verbali e fisiche. Un gesto particolarmente grave è stato il lancio di uova contro di lei, che le ha provocato la necessità di un ricovero in ospedale per la valutazione dei danni sia fisici che emotivi.

Le difficoltà non si limitano all’aspetto materiale. La merceria rappresenta per Filomena non solo un luogo di lavoro, ma anche un punto di riferimento per la propria indipendenza economica. Le ripetute aggressioni hanno creato un clima di paura e insicurezza, complicando ulteriormente una situazione già delicata e provando la resistenza dell’anziana donna.

La solidarietà che arriva dalla comunità

Nonostante la sofferenza, Filomena ha ricevuto gesti di vicinanza da molti sconosciuti. Persone di passaggio si sono fermate davanti al negozio solo per salutarla o dimostrare un segno di presenza e supporto morale. Un episodio significativo è stato l’offerta di ospitalità da parte di una donna che le ha fornito il proprio numero di telefono, proponendole un riparo sicuro nei momenti difficili.

Questi segnali indicano che, in mezzo alle tensioni e alle difficoltà, non mancano legami umani e solidarietà concreta. La comunità locale, pur frammentata, sembra reagire a questa situazione con gesti semplici ma importanti per chi vive momenti di esclusione e paura. La vicenda di Filomena è un richiamo a riflettere sulla tutela e la dignità degli anziani nelle città.

La richiesta di filomena e la situazione attuale

Filomena Morra chiede solo di riavere la sua casa e che le venga garantito il diritto di vivere senza subire ulteriori vessazioni. Non cerca compensi o risarcimenti, ma la restituzione di uno spazio che ha legittimamente abitato per oltre trent’anni. Il suo desiderio è semplice: poter vivere la propria vecchiaia in tranquillità, senza la minaccia di chi occupa abusivamente spazi altrui.

Al momento, la situazione resta tesa. Le istituzioni locali e gli organi preposti al controllo sono chiamati a intervenire per risolvere un problema che tocca aspetti di legalità e di tutela umana. La vicenda di Monterusciello rappresenta un caso emblematico, che pone l’attenzione su una realtà comune in molte periferie italiane, dove occupazioni abusive si intrecciano con fragilità sociali e generazionali. La speranza è che presto si arrivi a un chiarimento che consenta a Filomena di vivere serenamente nella sua abitazione e che le tensioni si plachino.

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