Montepagano, riconsegnata la torre campanaria restaurata dopo il sisma, nuovi passi per la chiesa dell’annunziata

Montepagano, riconsegnata la torre campanaria restaurata dopo il sisma, nuovi passi per la chiesa dell’annunziata

La torre campanaria della chiesa di Sant’Antimo a Montepagano torna alla comunità dopo il restauro finanziato dalla Soprintendenza, mentre la chiesa dell’Annunziata resta chiusa per danni strutturali in attesa di interventi.
Montepagano2C Riconsegnata La T Montepagano2C Riconsegnata La T
A Montepagano è stata restituita alla comunità la torre campanaria della chiesa di Sant’Antimo, restaurata dopo i danni dei terremoti, mentre proseguono i lavori di messa in sicurezza della vicina chiesa dell’Annunziata. - Gaeta.it

La storia e il paesaggio di Montepagano si arricchiscono di un importante traguardo con la restituzione alla comunità della torre campanaria della chiesa di Sant’Antimo, restaurata dopo i danni causati dai recenti terremoti. Questo evento segna una tappa fondamentale nel recupero del patrimonio storico locale, un momento intenso per gli abitanti di Roseto degli Abruzzi e per gli esperti che hanno seguito il progetto. Nel frattempo, si concentrano le attenzioni sulla vicina chiesa dell’Annunziata, chiusa da poco per danni strutturali. Le autorità locali e la soprintendenza stanno preparando le prossime mosse per la messa in sicurezza e il restauro di questo edificio.

La restaurazione della torre campanaria e la riconsegna alla comunità

Questa mattina a Montepagano si è svolta la cerimonia ufficiale per la riconsegna della torre campanaria della chiesa di Sant’Antimo, chiusa da tempo a causa delle lesioni provocate dai terremoti degli ultimi anni. I lavori di restauro, finanziati per 532mila euro dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, sono durati diversi mesi e hanno avuto come obiettivo la stabilizzazione dell’intera struttura, il consolidamento delle crepe e il recupero estetico degli elementi danneggiati. L’intervento ha riportato l’antico monumento alle condizioni di sicurezza necessarie per essere ammirato e apprezzato, restituendo una parte preziosa della storia locale.

La cerimonia si è tenuta nella sala polifunzionale del museo di Montepagano e ha visto la presenza di autorità e rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes, la soprintendente Cristina Collettini, il vicesindaco Angelo Marcone e numerosi cittadini. Un momento particolarmente emozionante è stato il ritorno al suono delle campane: “anche se non possono ancora essere suonate nel tradizionale modo ‘a distesa’ per motivi di sicurezza, un sistema a martello con registrazione ha permesso di riavvicinare la comunità alle sonorità tipiche della torre.”

Il restauro ha richiesto interventi profondi per colmare le fessurazioni provocate dal sisma e rafforzare la struttura portante. Prima dell’apertura, la torre era stata interdetta per timori sulla sua tenuta e le condizioni di sicurezza pubblica. Oggi torna a dominare il paesaggio di Montepagano, visibile anche dalla costa e dalla spiaggia di Roseto degli Abruzzi, rappresentando una testimonianza tangibile del lavoro svolto per la tutela del patrimonio locale.

Il ruolo delle istituzioni e la sinergia tra soprintendenza e comune

La riconsegna della torre campanaria è il punto di arrivo di una collaborazione tra Soprintendenza e amministrazione comunale iniziata con l’individuazione dei fondi durante la precedente giunta guidata da Sabatino Di Girolamo. L’attuale sindaco, Mario Nugnes, ha sottolineato l’importanza dell’impegno congiunto tra i due enti che ha permesso di portare a termine i lavori, garantendo la tutela dell’edificio storico e valorizzando il borgo di Montepagano, luogo di origine del comune di Roseto degli Abruzzi.

L’architetto Cristina Collettini, soprintendente per le province di L’Aquila e Teramo, ha evidenziato che il restauro non si limita alla conservazione materiale ma deve aprire la strada alla valorizzazione culturale e monumentale della torre. In quest’ottica, l’intervento concluso è solo una fase, “un passo necessario per dare nuova vita al simbolo storico della comunità e favorire attività che ne facciano riscoprire valore e storia.”

I tecnici e gli esperti hanno lavorato per coniugare tutela e fruizione pubblica, tenendo conto delle condizioni di sicurezza e stabilità strutturale. L’intervento non avrebbe potuto procedere senza il supporto economico e tecnico fornito dalla Soprintendenza, alle prese con l’istruttoria e la gestione delle pratiche di restauro, e senza la volontà del comune di Roseto degli Abruzzi di mettere al centro della propria attività la conservazione del patrimonio locale.

La chiesa dell’annunziata: danni, interventi e futuro prossimo

Durante la mattinata si è svolto anche un sopralluogo alla chiesa dell’Annunziata, situata vicino alla torre campanaria, insieme al parroco Don Mario e ai rappresentanti della Soprintendenza. La chiesa è chiusa dall’17 settembre scorso, dopo che un fulmine ha causato danni importanti alla cupola. La struttura era divenuta pericolante, rendendo necessaria l’interdizione immediata per evitare rischi ai fedeli e visitatori.

I lavori di messa in sicurezza del tetto e della cupola sono terminati da poco. Ora la Soprintendenza deve valutare la stabilità del monumento per autorizzare una possibile riapertura, anche parziale, del luogo di culto più antico del borgo. La riapertura permetterebbe di riavvicinare la comunità al proprio patrimonio religioso e culturale mentre si pianificano i restauri definitivi.

Per il ripristino completo della chiesa e la copertura del tetto della canonica, la Curia di Teramo ha predisposto un progetto da inviare presto alla Soprintendenza per l’approvazione. Nel frattempo, si trattano gli aspetti finanziari con la compagnia assicurativa che dovrebbe erogare i fondi necessari. Questo passaggio è cruciale per poter avviare i lavori di recupero e riportare la chiesa nelle condizioni originali, assicurando rispetto e conservazione della sua struttura storica.

Gli abitanti di Montepagano e Roseto degli Abruzzi seguono con attenzione queste fasi, consapevoli del valore che questi monumenti hanno per la memoria collettiva e l’identità del territorio. Il recupero della torre campanaria rappresenta una vittoria parziale, mentre il futuro della chiesa dell’Annunziata resta per ora sospeso in attesa di risposte tecniche e amministrative.

Change privacy settings
×