Montello, un piano per valorizzare turismo tra shopping, enogastronomia e sport sostenibile

Montello, un piano per valorizzare turismo tra shopping, enogastronomia e sport sostenibile

Il Montello punta su turismo integrato con shopping, enogastronomia e cicloturismo esperienziale, rafforzando accoglienza e promozione grazie a patentini, nuovi infopoint e sinergie tra istituzioni e operatori.
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Il Montello lancia un progetto turistico integrato che valorizza shopping, enogastronomia e cicloturismo, rafforzando identità locale, accoglienza e sostenibilità. - Gaeta.it

Il territorio del Montello si prepara a raccontarsi con un progetto turistico che mette al centro attività commerciali, cibo e sport come elementi chiave per attirare visitatori e rafforzare l’identità locale. Il recente convegno “Montello per il Turismo, Turismi per il Montello” ha riunito istituzioni, operatori e cittadini per riflettere su strategie di sviluppo turistico integrate. L’evento ha sancito anche importanti traguardi come la consegna dei Patentini dell’Ospitalità e l’apertura di nuovi infopoint ufficiali.

Un ruolo identificativo dello shopping

Il convegno ha ribadito un concetto poco scontato: lo shopping si può considerare una forma espressiva legata al territorio. Cristina De Stefani, analista di Risposte Turismo, ha sottolineato come acquistare prodotti locali, dalle botteghe storiche ai mercatini, rappresenti più di un semplice acquisto commerciale. Ogni oggetto diventa un ricordo legato a un luogo e alle sue tradizioni.

Lo shopping tourism è tra i motori principali dell’Italia come destinazione turistica, con oltre 2,4 milioni di visitatori motivati da questa esperienza. Negli ultimi due anni, la crescita del fenomeno è stata del 14%, e la spesa complessiva supera i 2,6 miliardi di euro annui nelle città top come Roma, Venezia, Firenze e Milano.

Principali mercati di riferimento

I principali bacini di turisti attratti dallo shopping sono Francia, USA, Cina e Germania. I francesi, in particolare, si distinguono con il 68% che viaggia proprio per questo motivo. La spesa giornaliera media varia, attestandosi intorno ai 75 euro per gli italiani, 110 per gli americani e 150 per i francesi. Questo dato mostra come lo shopping abbia un peso concreto e misurabile nel bilancio del turismo.

Il racconto del territorio attraverso la ristorazione

Francesco Redi, fondatore della Tiramisù World Cup, ha evidenziato il legame stretto tra i piatti tipici e la cultura di un territorio. La ristorazione può trasformarsi in uno spazio espositivo dell’identità locale, capace di coinvolgere il turista in un’esperienza che unisce sapori e storie. Non mancano esempi italiani famosi: dal risotto alla milanese alla bistecca alla fiorentina, fino ai tortellini di Valeggio, ogni piatto racconta parte della memoria collettiva.

Diffusione della narrazione gastronomica nel mondo

Lo storytelling gastronomico si allarga anche al di fuori dei confini nazionali. In Paesi come Cina, Giappone e India, molte ricette sono legate a figure storiche o eventi particolari e vengono usate come attrazioni culturali. Ristoranti tematici, musei culinari o villaggi turistici raccontano così storie della tradizione attraverso il cibo. In questo senso, il Montello vanta un patrimonio paesaggistico e agroalimentare che può diventare un modello di promozione fondata su autenticità e coinvolgimento emotivo.

Verso un turismo lento e cicloturismo esperienziale

Il Montello guarda anche al turismo lento, con un interesse particolare verso il cicloturismo esperienziale. Massimo Stefani, direttore di Prosecco Cycling, ha indicato il territorio come possibile punto di riferimento europeo per chi cerca percorsi attivi e immersi nella natura. L’idea non è solo praticare lo sport ma creare occasioni che permettano al visitatore di scoprire luoghi e storie con calma e attenzione.

Il Montello offre diversi itinerari immersi in viste paesaggistiche riconosciute e legate a eventi storici, come quelli della Grande Guerra. Una rete di servizi dedicati, insieme alla crescente sensibilità verso un turismo sostenibile, spinge verso un modello di vacanza che attrae non solo sportivi ma anche chi desidera vivere esperienze lente e autentiche.

Dati aggiornati sul turismo nel montello

Nel 2024 i Comuni del Montello hanno accolto 22.687 turisti con 53.384 presenze. La presenza dei visitatori stranieri, in particolare provenienti da Germania, Austria, Francia e Belgio, è in aumento. I turisti internazionali tendono a fermarsi più a lungo, con una permanenza media di 2,67 notti rispetto alle 2,2 degli italiani. Questi numeri confermano un interesse crescente verso il territorio, soprattutto nel periodo tra maggio e ottobre.

Gestione della stagione turistica

Simone Rech, presidente della Strada del Vino Asolo e Montello, ha ricordato gli sforzi per allungare la stagione turistica oltre i mesi di picco. L’ambizione è di sfruttare l’enogastronomia come elemento capace di attrarre visitatori anche in periodi meno affollati, prendendo spunto dalle esperienze di aree vicine dove già si registra un turismo più distribuito annualmente.

Formazione e rete di accoglienza rafforzata

Un capitolo importante riguarda il Patentino dell’Ospitalità, progetto di formazione promosso da Ascom Confcommercio Treviso che si è concluso con la consegna ai suoi 30 partecipanti. Tra albergatori, ristoratori, guide e cittadini si trovano persone che hanno investito tempo ed energie nel migliorare l’accoglienza. Il progetto include ora anche il riconoscimento e il potenziamento degli infopoint locali.

Nuovi infopoint ufficiali

Tre nuovi punti di informazione sono stati ufficializzati a Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia e Caerano di San Marco. Questi si affiancano ai quattro già presenti nell’area, offrendo servizi capillari e personalizzati rivolti a turisti e visitatori. Il sistema mira ad integrare accoglienza e informazione con l’identità del territorio, migliorando la comunicazione e sostenendo lo sviluppo turistico in linea con le priorità di Regione Veneto.

Sinergie tra istituzioni e operatori

Il convegno ha messo in luce una collaborazione duratura tra enti pubblici e privati, associazioni di categoria e operatori. Il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, ha sottolineato il valore di questa sinergia nata da rapporti umani concreti. L’obiettivo condiviso è portare sviluppo economico e turistico al territorio, mettendo in rete storia, paesaggi, cultura e memoria.

Federico Capraro, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Mandamento di Treviso, ha evidenziato come il Montello si appoggi su reclami turistici forti, dalla bicicletta alla Grande Guerra, passando per l’enogastronomia riconosciuta. Le colline del Prosecco non rappresentano concorrenza ma un’opportunità di valore aggiunto per attrarre visitatori interessati a scoprire un territorio ricco di sfaccettature e storie.

L’assessore regionale Federico Caner ha poi ricordato l’importanza degli strumenti presentati, quali il patentino e i nuovi infopoint, per migliorare la promozione e accoglienza turistica. Ha riconosciuto nel cibo uno dei punti di forza più rilevanti per Treviso e per l’intera regione. Così la nuova strategia del Montello muove i primi passi per consolidare una destinazione integrata, sostenibile e capace di raccontare la sua identità attraverso più canali.

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