Molino Scoppettuolo lancia la filiera l’Oro d’Irpinia, un progetto che unisce territorio, tradizione e innovazione per valorizzare il grano locale. L’iniziativa si inserisce nelle giornate dedicate al Made in Italy, promosse dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per celebrare le produzioni italiane e sensibilizzare su qualità e sostenibilità. L’evento si svolgerà il 17 maggio a Grottaminarda e prenderà il via con un saluto video del ministro Urso.
Un progetto con certificazione e attenzione alla qualità regionale
Il progetto l’Oro d’Irpinia ha ottenuto la certificazione dal CREA nel 2024 e rappresenta il risultato di anni di ricerca condotta da Molino Scoppettuolo insieme a tecnici specializzati. L’iniziativa interessa oltre mille ettari coltivati a grano esclusivamente irpino, destinati alla produzione della farina ‘Reginella Oro dell’Irpinia‘. Questa farina si distingue per la sua qualità riconosciuta nella preparazione della pizza napoletana.
La rete degli agricoltori e la valorizzazione del territorio
Il lavoro di filiera coinvolge agricoltori e operatori locali legati al territorio di Irpinia, con l’obiettivo dichiarato di valorizzare la produzione agricola locale. Antonietta Scoppettuolo sottolinea che “il progetto nasce dalla volontà di dare valore al grano che caratterizza il paesaggio e l’economia dell’area, creando un prodotto con forte identità territoriale”. Nel 2018 è stata brevettata la varietà di grano Oro dell’Irpinia, base della linea Reginella Oro, che utilizza solo materie prime 100% locali.
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Il supporto di agronomi e biologi ha permesso di individuare varietà di grano adatte al clima e al suolo irpino, garantendo un profilo qualitativo elevato e un buon contenuto proteico. Questi risultati stimolano l’azienda a continuare la ricerca per sviluppare nuovi prodotti, soprattutto in un mercato che chiede sempre più prodotti sani, sostenibili e con radici ben definite nel territorio.
Confronto tra esperti sul made in italy e la filiera agroalimentare
L’evento del 17 maggio metterà a confronto esperti e protagonisti del mondo molitorio e agricolo sul tema della valorizzazione delle filiere corte e del made in Italy. Parteciperanno il presidente di Confindustria Campania, Emilio De Vizia, Pier Luigi Pianu di Italmopa, e Antonio Pace dall’Associazione Verace Pizza Napoletana. Saranno presenti anche rappresentanti delle aziende coinvolte nella filiera l’Oro d’Irpinia come Minicozzi, Camarca e Bernarso.
Partecipazione istituzionale e coinvolgimento dei giovani
Sul versante istituzionale interverranno il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, e Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania. L’Università degli Studi del Sannio sarà rappresentata da Marcello Stanco, mentre da Molino Scoppettuolo interverranno Antonietta Scoppettuolo ed Ettore Bucci. I saluti iniziali saranno curati dai titolari Ciriaco Scoppettuolo e Iolanda D’Ambrosio.
L’iniziativa coinvolge anche giovani studenti dell’Istituto ‘G. De Gruttola‘, in particolare le classi 5 A e 5 B indirizzo alberghiero e le classi 4 A e 5 B indirizzo agrario. I ragazzi racconteranno la loro esperienza nel progetto PNRR Sfida alla dispersione connesso al settore dell’arte bianca, portando un punto di vista diretto sulle nuove generazioni legate alla filiera agroalimentare locale.
Un modello di sviluppo locale e identità territoriale
La filiera l’Oro d’Irpinia è pensata come un esempio concreto di sviluppo territoriale basato sulla valorizzazione delle materie prime locali e sulla salvaguardia delle tradizioni. Molino Scoppettuolo concentra le energie su un prodotto che va oltre la semplice farina, raccontando la storia di un territorio attraverso la sua coltivazione tradizionale e le tecniche agricole moderne.
Avere un prodotto certificato e realizzato interamente con grano locale permette di mantenere un legame stretto con il territorio e di coinvolgere direttamente gli agricoltori locali. Questa filiera corta è un modello replicabile in altre regioni e rappresenta una risposta alla domanda crescente di consumatori più attenti all’origine e alla sostenibilità dei prodotti alimentari.
L’incontro di maggio permetterà di discutere le sfide della produzione di qualità, le richieste del mercato e le possibilità offerte dall’innovazione senza perdere il senso delle radici come valore aggiunto. La presenza delle istituzioni, delle imprese e dei giovani dimostra la volontà di fare rete attorno a un progetto concreto, con ricadute importanti sull’economia locale e sulla cultura del cibo italiano.