Minorenne schiaffeggiato al parco del Gabbiano a Ancona, due aggressori già individuati dalla polizia

Minorenne schiaffeggiato al parco del Gabbiano a Ancona, due aggressori già individuati dalla polizia

Due quindicenni, già noti alle forze dell’ordine, aggrediscono un minorenne al parco del Gabbiano a Torrette di Ancona per una sigaretta elettronica rubata; la polizia indaga e cerca altri coinvolti.
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Un minorenne è stato aggredito al parco del Gabbiano di Torrette di Ancona dopo il furto della sua sigaretta elettronica; la polizia ha identificato due dei responsabili, entrambi quindicenni noti alle forze dell’ordine, e sta proseguendo le indagini. - Gaeta.it

Un ragazzo minorenne è stato vittima di un’aggressione a Torrette di Ancona, nel parco del Gabbiano, mentre era sorpreso a difendersi dopo che gli era stata rubata la sigaretta elettronica. L’episodio ha coinvolto più giovani e si è svolto davanti ai fratelli più piccoli della vittima. La polizia di Stato ha avviato le indagini per risalire a tutti i responsabili e intanto ha identificato due aggressori, entrambi quindicenni, di origine diversa ma noti alle forze dell’ordine.

Aggressione al parco del Gabbiano, cosa è successo

L’aggressione si è svolta nella serata di martedì scorso nel parco del Gabbiano, un’area frequentata soprattutto da giovani e famiglie. Secondo quanto ricostruito, il minore aggredito è stato preso di mira da un gruppo per essersi ribellato dopo che gli avevano sottratto la sigaretta elettronica. Davanti alle due figure più piccoli, i fratelli del ragazzo, sono stati inflitti schiaffi, oltre a riprendere la scena con un telefono.

La scena ha destato preoccupazione tra i testimoni e ha spinto a una pronta reazione delle autorità. La polizia ha raccolto le prime testimonianze e ha avviato una serie di accertamenti, nonostante l’assenza di telecamere nell’area ove è avvenuto il fatto. Al momento, gli agenti stanno cercando di identificare anche il giovane che ha filmato l’episodio e le altre persone coinvolte.

I responsabili identificati e le loro precedenti vicende con la legge

Tra gli aggressori individuati, ci sono due ragazzi di circa quindici anni. Uno è di origine albanese e ha già provvedimenti a suo carico perché era stato colpito da un Daspo urbano emesso dal Questore di Ancona lo scorso aprile. L’altro ragazzo è italiano, di seconda generazione, anch’esso noto agli uffici per aver frequentato gruppi con precedenti.

Il giovane albanese venne segnalato in passato per aver partecipato a una rapina in centro città. In quell’occasione, con altri due coetanei, aveva costretto un ragazzo a consegnare il contenuto del suo portafogli. A seguito delle indagini della Squadra Mobile, furono denunciati e per lui scattò il divieto di accesso a certi locali della città, misura poi disattesa con la sua presenza segnalata nei luoghi proibiti a giugno.

Anche il secondo minore era noto per frequentazioni con giovani che avevano precedenti penali, e questo ha spinto le autorità a mantenere alta l’attenzione su di lui. Entrambi potrebbero essere oggetto di ulteriori provvedimenti nelle ore successive, a cura del Questore.

L’intervento della polizia e l’assenza di altri episodi gravi nella zona

La Questura di Ancona ha definito il fatto al parco del Gabbiano come un episodio isolato, senza collegamenti ad altri casi gravi nell’area. Nonostante la mancanza di videosorveglianza nel luogo, la polizia sta incrociando vari elementi e testimonianze per capire meglio cosa sia accaduto e identificare completamente tutti i protagonisti dell’aggressione.

L’impegno delle forze dell’ordine si concentra soprattutto nel trovare il ragazzo che ha ripreso l’evento e per capire se vi siano altri soggetti coinvolti. Nel frattempo si valuta di estendere le misure restrittive già adottate ad altri giovani implicati, così da impedire nuovi gesti di violenza.

Il riscontro puntuale e costante delle informazioni raccolte dai poliziotti serve a chiarire dinamiche che, vista la giovane età dei protagonisti, assumono particolare rilevanza a livello sociale e di ordine pubblico.

La vicenda, segnalata e attenzionata dalla polizia locale, mostra come nonostante certe misure preventive ci siano ancora difficoltà a contenere episodi di violenza giovanile, specie in aree pubbliche frequentate da famiglie e bambini.

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