Ministro valditara a salerno, l’orgoglio per la storia e la cultura della campania

Ministro valditara a salerno, l’orgoglio per la storia e la cultura della campania

Il ministro Giuseppe Valditara visita l’istituto comprensivo Vicinanza di Salerno, sottolineando il ruolo centrale della Campania nella civiltà occidentale e l’importanza dell’educazione civica per i giovani e la comunità.
Ministro Valditara A Salerno2C Ministro Valditara A Salerno2C
Il ministro Valditara ha visitato l’istituto comprensivo Vicinanza di Salerno nel 2025, sottolineando l’importanza della storia e dell’identità locale della Campania per la formazione civica e culturale dei giovani. - Gaeta.it

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha visitato l’istituto comprensivo Vicinanza di Salerno nel 2025, sottolineando l’importanza dell’appartenenza al proprio paese e alla comunità. Durante il suo intervento ha ricordato il ruolo centrale della campania nella nascita della civiltà occidentale e ha posto l’accento sul valore della storia locale nella formazione dei giovani, anche attraverso l’educazione civica.

Il ruolo della cultura e l’impegno per i giovani

L’appello di Valditara guarda anche al futuro e alla crescita dei giovani, messi al centro del discorso. Il ministro ha ricordato che gli antenati della regione hanno contribuito a costruire un patrimonio culturale e civile fondamentale. Da questa eredità, accenna, possono partire nuove sfide e orizzonti per la campania e per il paese intero. L’impegno scolastico, incluso il percorso di educazione civica, è uno strumento per far comprendere ai ragazzi il valore della loro storia e del loro ambiente. Valditara ha evidenziato come questo patrimonio possa aiutare i giovani a “illuminare il paese,” cioè a portare idee e energie positive nel processo di crescita del territorio e d’Italia. La scuola diventa così un luogo dove custodire il passato e motivare le nuove generazioni a costruire la propria strada, consapevoli delle radici.

La campania al centro della civiltà occidentale

Rivolgendo la sua attenzione alla regione visitata, Valditara ha affermato di percepire “la grandezza del vostro cuore e della vostra mente” durante le sue esperienze in campania. Ha poi ricordato a studenti, insegnanti e cittadini che proprio in queste terre è nata la civiltà occidentale. Questa affermazione richiama la ricca eredità culturale e storica che la regione offre, capace di influenzare il mondo intero. La civiltà cui si riferisce il ministro non è solo uno slogan, ma fa riferimento a un cammino lungo e articolato che ha portato a definire valori universali. La campania, sottolinea, ha un patrimonio che appartiene a tutta l’umanità, e riconoscere questa importanza dà ai suoi abitanti uno stimolo a conservare e sviluppare la propria identità culturale.

L’appartenenza a una comunità e il significato della bandiera

Valditara ha iniziato il suo discorso richiamando il senso di orgoglio legato alla bandiera nazionale, che ha voluto inserire nell’insegnamento dell’educazione civica fin dalle scuole. La bandiera, secondo lui, rappresenta molto più di un simbolo: è l’emblema di una comunità condivisa e di un paese con una storia e una cultura rilevanti. Il ministro ha invitato ad apprezzare questo legame, non solo come una questione formale, ma come parte fondamentale dell’identità individuale e collettiva. Ha ricordato che la campania ha una tradizione straordinaria, fatto di valori e di memorie vive che devono essere conservate e trasmesse. La relazione tra il simbolo della bandiera e l’appartenenza al territorio si lega quindi all’idea di radici profonde, importanti per comprendere il presente e progettare il futuro.

La visita nelle città e nei paesi: un contatto diretto con il territorio

Durante la mattinata a Salerno, il ministro non si è limitato a un discorso formale. Ha voluto esprimere il suo piacere nel trovarsi a contatto con le realtà locali, toccando con mano le città e i paesi della campania. Questa esperienza diretta gli ha permesso di apprezzare la vivacità culturale e umana delle comunità visitate. Il riferimento alle “tante meravigliose città” e ai “tanti meravigliosi paesi” della regione sottolinea il valore diffuso del territorio, fatto di luoghi diversi ma uniti da una storia e da un’identità comune. La visita rappresenta un momento di riconoscimento per chi vive e lavora nella regione e dimostra l’attenzione del ministero verso le realtà locali che formano il tessuto sociale del paese.

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