Il ministero dell’Università e della Ricerca ha destinato più di 60 milioni di euro a istituti e realtà scientifiche di Trieste per il 2025. Questi finanziamenti mirano a sostenere attività di ricerca avanzata in ambiti come l’oceanografia e la sperimentazione geofisica, oltre a potenziare infrastrutture scientifiche importanti a livello europeo. L’assegnazione avviene attraverso il Fondo ordinario per gli enti vigilati dal Mur e segue piani di lavoro pluriennali in linea con le priorità nazionali per la ricerca.
Finanziamento del ministero per area science park e l’istituto ogs
Tra le assegnazioni più consistenti spicca Area Science Park, che riceve circa 34,7 milioni di euro per il 2025. La cifra rappresenta un leggero aumento rispetto all’anno precedente, con un incremento di oltre 236mila euro. Questo centro rappresenta uno dei principali poli scientifici e tecnologici in Italia, concentrando attività di innovazione e sperimentazione che riguardano svariati settori, tra cui quello ambientale e delle energie rinnovabili.
L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, noto come Ogs, ottiene oltre 25,3 milioni di euro, con un aumento di quasi mezzo milione rispetto al 2024. L’Ogs si occupa di studi approfonditi sull’oceanografia e sulla geofisica, supportando analisi e ricerche cruciali soprattutto per il territorio adriatico e per i mari europei. Questi fondi serviranno a progetti di ricerca ancora più articolati, che coinvolgono anche collaborazioni internazionali nel campo scientifico.
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Stanziamenti a elettra-sincrotrone trieste e legami europei
Un altro importante destinatario del Fondo ordinario è Elettra-Sincrotrone Trieste, che riceve 14 milioni di euro per supportare le attività di ricerca basate sull’acceleratore di particelle. Questa struttura è fondamentale per esperimenti nel campo della fisica e delle scienze dei materiali, attirando studiosi da tutta Europa e oltre. Il sostegno economico conferma l’obiettivo di mantenere alta la competitività e l’attrattività scientifica dell’istituto.
Il riparto delle risorse tiene conto dei programmi pluriennali proposti dagli enti, adeguandoli alle linee guida del Programma nazionale della ricerca. In particolare, una parte dei fondi serve a sostenere la partecipazione di queste strutture a consorzi europei, come gli European Research Infrastructure Consortium , favorendo la collaborazione internazionale e l’accesso a progetti di ampio respiro. Questo garantisce il rafforzamento dei legami scientifici e l’integrazione con le reti europee di ricerca.
Importanza dei fondi per il sistema scientifico triestino nel 2025
Trieste conferma così il suo ruolo centrale nella ricerca italiana con queste assegnazioni economiche rilevanti. Gli oltre 60 milioni stanziati permetteranno di mantenere attive e sviluppare ulteriormente strutture e progetti di alto profilo. Da tempo quest’area rappresenta un punto di riferimento per la scienza in Italia, grazie alla presenza di istituti come Ogs, Area Science Park e Elettra.
Questi finanziamenti si inseriscono in un contesto più ampio di promozione e sostegno alla ricerca, con l’obiettivo di garantire continuità e rafforzare la rete tra istituti pubblici di ricerca. La disponibilità di risorse economiche senza precedenti crea le condizioni per implementare nuove attività sperimentali, scambi scientifici e iniziative che possono incidere sullo sviluppo del territorio e sulle opportunità offerte agli studiosi.
L’ufficializzazione del decreto firmato dalla ministra Bernini sancisce un impegno diretto verso il consolidamento delle strutture di Trieste, confermando una linea di attenzione verso settori scientifici al centro dell’agenda nazionale e europea.