Barbara Raimondo condannata e radiata dall’albo avvocati dopo il caso di peculato su anziana assistita

Barbara Raimondo condannata e radiata dall’albo avvocati dopo il caso di peculato su anziana assistita

Barbara Raimondo, avvocato di Genova, condannata a 5 anni per peculato e falso dopo aver sottratto oltre un milione di euro a un’anziana assistita; radiazione confermata dall’Ordine degli avvocati e dal Consiglio nazionale forense.
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Barbara Raimondo, avvocato genovese, è stata condannata a 5 anni per peculato e falso dopo aver sottratto oltre un milione di euro a un’anziana assistita, ed è stata radiata dall’Ordine degli avvocati, con il caso che ha suscitato forte clamore in Liguria. - Gaeta.it

Barbara Raimondo, avvocato genovese, è stata condannata a 5 anni di carcere con rito abbreviato per aver sottratto oltre un milione di euro a un’anziana di cui era amministratrice di sostegno. La sua carriera professionale si è chiusa definitivamente con la radiazione dall’Ordine degli avvocati, decisione confermata dal consiglio nazionale forense. Il caso ha fatto clamore in Liguria, coinvolgendo aspetti giudiziari e disciplinari.

La condanna penale per peculato e falso

Nel 2023 Barbara Raimondo era stata condannata in primo grado con rito abbreviato per i reati di peculato e falso. Le indagini hanno portato alla luce il fatto che l’avvocato, incaricata di amministrare i beni di un’anziana, si era appropriata di oltre un milione di euro a danno della sua assistita. La somma sottratta rappresenta una cifra ingente, che il tribunale ha ritenuto sufficiente per infliggere una pena detentiva di cinque anni.

Questa vicenda ha avuto una forte risonanza, anche per il profilo professionale di Raimondo, figlia di un noto penalista genovese. L’accusa ha sottolineato come il reato fosse aggravato dalla posizione di fiducia che lei aveva nei confronti della persona assistita. È stato inoltre disposto il risarcimento a favore dello Stato per la perdita economica causata dalla sottrazione, pari a un milione di euro.

L’iter giudiziario e i rinvii del processo d’appello

Dopo la sentenza di primo grado, la difesa guidata dagli avvocati Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza ha presentato appello. Il processo di secondo grado, però, è stato soggetto a numerosi rinvii. I giudici hanno atteso una valutazione sul risarcimento del danno, promesso ma mai materializzato in forma parziale o totale dalla stessa Raimondo.

Il continuo slittamento ha rallentato la conclusione del procedimento penale, lasciando infatti aperto lo scenario di un possibile ingresso in carcere qualora la condanna venisse confermata in Appello. Il ritardo nelle modeste azioni di risarcimento pare abbia inciso sulla tempistica che il tribunale ha potuto adottare per arrivare a una decisione definitiva.

La radiazione dall’Ordine degli avvocati e il procedimento disciplinare

Parallelamente al processo penale, l’Ordine degli avvocati di Genova ha avviato un procedimento disciplinare contro Raimondo. Già nel febbraio dell’anno precedente, il Consiglio di disciplina aveva deciso per la radiazione dalla professione legale sulla base degli stessi fatti contestati in tribunale. Questa mossa ha fatto seguito all’intervento rapido rispetto ai tempi giudiziari, per tutelare la credibilità della categoria forense.

Barbara Raimondo ha contestato la decisione davanti al consiglio nazionale forense, che però ha confermato la radiazione rendendo definitivo il provvedimento. A partire da quel momento, Raimondo non ha più potuto esercitare la professione legale. Questa conclusione segna una chiusura netta per una carriera compromessa dalla gravità dei reati che le sono stati contestati.

Impatto e sviluppi della vicenda nel contesto locale

Il caso Raimondo ha scosso la città di Genova e il mondo forense. Non solo per la somma ingente sottratta a una persona debole, ma anche per il seguito giudiziario e disciplinare che si è sviluppato in pochi anni. Tra rinvii e attese per il risarcimento, la vicenda resta simbolo di responsabilità professionale tradita.

Le autorità locali e il pubblico hanno seguito con attenzione gli sviluppi, richiamando l’attenzione sulla necessità di controlli più severi su chi esercita ruoli fiduciari. Il processo di radiazione, rapido e inappellabile, rappresenta una risposta decisa per evitare altri episodi simili. Raimondo stessa, inserita in una famiglia con un padre penalista noto, è diventata esempio di come la mano possa tradire la fiducia dei più vulnerabili.

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