Minacce e tentativi di investimento a Marano contro il volontario che cura i gatti randagi

Minacce e tentativi di investimento a Marano contro il volontario che cura i gatti randagi

A Marano, vicino a Napoli, un volontario che cura gatti randagi è stato minacciato e rischiato di essere investito; il deputato Francesco Emilio Borrelli chiede interventi urgenti per tutelare animali e volontari.
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A Marano, un volontario che si prende cura di gatti randagi è stato minacciato e rischiato di essere investito da un automobilista; il caso ha suscitato l’intervento di un deputato che chiede misure urgenti per tutelare i volontari e le colonie feline riconosciute dalla legge. - Gaeta.it

Nel comune di Marano, alle porte di Napoli, un volontario impegnato nella cura di gatti randagi è stato minacciato e rischiato di essere investito da un uomo al volante di un’auto lanciata a tutta velocità. Dopo mesi di tensioni e aggressioni ripetute, la situazione è arrivata all’attenzione delle autorità. Il caso coinvolge anche un deputato noto per la difesa degli animali, che ha chiesto interventi urgenti per tutelare chi si occupa degli animali e le colonie feline riconosciute dalla legge.

La minaccia e il rischio di investimento vicino all’asl veterinaria di marano

L’episodio più recente si è verificato nelle vicinanze dell’ASL veterinaria di via Padreterno a Marano, dove un cittadino si dedica da tempo alla cura dei gatti randagi che popolano la zona. Un pomeriggio un uomo è sceso da una vettura che aveva accelerato improvvisamente verso il gruppo di animali e volontari presenti. Ha urlato parole gravissime, “Se vieni un’altra volta qua ti ammazzo,” opponendo una minaccia diretta e coerente con un comportamento violento e pericoloso. I gatti, già in pericolo, si sono trovati a rischio non solo di abbandono ma anche di violenze fisiche.

Questo gesto non è isolato ma l’ultimo di una serie di episodi, tra cui diversi gatti investiti nel corso di un anno. Il volontario ha raccontato che più volte ci sono stati rischi concreti per la sua incolumità, oltre che per quella degli animali. Il video dell’aggressione verbale e dell’auto che minaccia la vita del volontario e degli animali è stato consegnato alle forze dell’ordine, a cui è stata presentata una denuncia contro ignoti per minacce e tentato omicidio.

Una battaglia contro l’intolleranza e la violenza nata dalla cura degli animali

Chi si occupa di animali randagi spesso si scontra con resistenze e atteggiamenti ostili da parte di chi li considera solo un fastidio. Nel caso di Marano, il volontario ha dovuto affrontare accuse ingiustificate e offese continue, che alimentano tensioni sociali. L’idea che i gatti “sporchino e diano fastidio” ha spinto qualcuno a reagire con violenza fisica e verbale, trasformando un gesto di solidarietà in un motivo di conflitto.

La costanza con cui si ripetono questi comportamenti dimostra però che la situazione non è solamente un caso isolato di intolleranza, ma un problema radicato, dove l’assenza di un intervento immediato contribuisce a legittimare atteggiamenti fuori legge. Le minacce non sono solo parole, ma segnali precisi che producono paura tra le persone impegnate nel volontariato animalista, mettendo a rischio la loro sicurezza e quella degli animali sotto la loro protezione.

L’intervento del deputato borrelli e la richiesta di misure concrete

Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha raccolto la denuncia del volontario e ha espresso ferma condanna per quanto accaduto. Borrelli ha definito l’episodio un atto vile e criminale, sottolineando il pericolo rappresentato da chi minaccia le persone e maltratta gli animali. Per lui, questa è una linea oltre cui non si può andare, soprattutto in una società che riconosce diritti agli animali randagi e tutela chi si prende cura di loro.

Il deputato ha chiesto alle autorità di agire senza esitazioni, attraverso controlli più rigorosi, maggiori sanzioni e sostegno ai volontari e alle colonie feline. Queste ultime sono riconosciute dalla legge, che ne protegge la sopravvivenza e ne tutela la cura. La pressione politica punta a rendere più efficace la risposta penale a chi compie minacce e violenze contro questo tipo di attività, eliminando così zone di impunità che favoriscono comportamenti illegali.

La situazione delle colonie feline a marano e le tutele previste

Le colonie feline rappresentano un fenomeno diffuso in molte città italiane, tra cui Marano. I gatti randagi vivono in gruppi organizzati e spesso ricevono cure da parte di volontari che li nutrono e ne seguono la salute. Questa attività è tutelata da normative specifiche, che riconoscono il diritto di questi animali a vivere in sicurezza e senza persecuzioni.

In realtà però, nei fatti spesso i problemi superano le protezioni giuridiche. Episodi come quelli denunciati mostrano come anche interventi così basilari vengano ostacolati da cittadini intolleranti e violenti. La protezione delle colonie passa non solo per la legge, ma anche dalla solidarietà delle comunità e dall’intervento delle autorità locali, chiamate a prevenire aggressioni e a perseguire gli autori di violenze.

La cura dei gatti randagi a Marano è quindi un punto di scontro tra due visioni della convivenza urbana: un lato che vede negli animali una presenza da proteggere, e un altro che li giudica un problema da eliminare. Il caso del volontario minacciato conferma che la tensione resta alta e che servono risposte decise per garantire sicurezza e rispetto, dentro e fuori la legge.

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