Milano, violenze notturne a Capodanno: vittime svelano gli abusi in piazza Duomo

Milano, violenze notturne a Capodanno: vittime svelano gli abusi in piazza Duomo

Un gruppo di giovani ha perpetrato violenze sessuali a Milano durante la notte di Capodanno, mentre le indagini si concentrano su diversi casi e testimonianze delle vittime emergono.
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Milano, violenze notturne a Capodanno: vittime svelano gli abusi in piazza Duomo - Gaeta.it

Un episodio inquietante ha scosso la notte di Capodanno a Milano, dove un gruppo di giovani ha perpetrato violenze sessuali di gruppo. Gli inquirenti sono al lavoro per fare chiarezza su quanto accaduto, accogliendo le testimonianze di diverse vittime. Oggi pomeriggio, una donna dell’Emilia e suo marito verranno ascoltati come testimoni chiave in questa delicata indagine. I dettagli di queste violenze, descritte in modo simile a un caso avvenuto tre anni fa, emergono tra le dichiarazioni di chi ha vissuto momenti di paura e angoscia.

L’intervento provvidenziale del marito

Durante la serata di festeggiamenti, la donna è stata vittima di abusi, mentre un gruppo di trenta-quaranta giovani ha agito in modo coordinato, creando un “muro umano” attorno a lei. Fortunatamente, suo marito è intervenuto in tempo, riuscendo a tirarla fuori dalla situazione pericolosa, proprio mentre i ragazzi stavano cercando di intimorirla. Questa testimonianza sottolinea, ancora di più, la gravità delle molestie che sembrano caratterizzare tale comportamento di branco. La coppia rappresenta solo una delle molte vittime che sono state attaccate in modo simile.

Le indagini della procuratrice aggiunta Letizia Mannella e della pm Alessia Menegazzo si concentrano su almeno cinque casi di molestie avvenuti nella stessa serata. La Squadra mobile di Milano sta esaminando vari episodi, raccogliendo prove e testimonianze per delineare un quadro chiaro della situazione. Le violenze avvenute in piazza Duomo, zone frequentate durante le festività, richiedono attenzione e una risposta decisa da parte delle autorità.

Racconti delle vittime

La prima denuncia formale è stata presentata da una studentessa belga, che ha condiviso la sua esperienza con i media, rivelando ciò che è successo nei pressi della Galleria. In quella notte, la giovane era in compagnia di amici, tra cui altre ragazze, e ha descritto attimi di terrore quando il gruppo di ragazzi ha iniziato a molestare le donne presenti. Il suo racconto ha contribuito a far emergere la verità su un fenomeno che, purtroppo, assume contorni preoccupanti.

Accanto alla studentessa, si sono susseguite altre segnalazioni: un’avvocata lombarda e una giovane inglese, che ha denunciato l’accaduto in Inghilterra, hanno messo in luce la gravità della situazione. Queste testimonianze rappresentano una parte di un disegno più ampio, dove la comunità è chiamata a reagire contro la violenza di genere e le molestie nei luoghi pubblici.

Futuri sviluppi delle indagini

Le audizioni continuano, e non si esclude che nelle prossime settimane emergano ulteriori testimonianze dai tanti presenti quella notte in piazza Duomo. Gli investigatori si concentrano sull’identificazione degli autori, cercando di ricostruire i momenti critici in cui le violenze si sono verificate. Questa fase di indagine è cruciale, non solo per fare giustizia alle vittime, ma anche per prevenire simili episodi in futuro.

L’interesse pubblico e la vigilanza su queste questioni crescono. Milano, già colpita da analoga violenza qualche anno fa, si trova nuovamente a dover affrontare un tema scottante di sicurezza e protezione a livello comunitario. La risposta delle istituzioni e di coloro che vivono e lavorano nella città si rivela fondamentale. Il lavoro degli inquirenti è solo all’inizio, e la speranza è di ricostruire la verità dietro queste drammatiche notti di festa.

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