Milano: nuova sede per il Leoncavallo mentre Croce Verde rischia di perdere spazi storici

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Leoncavallo cambia sede, Croce Verde a rischio spazi storici a Milano. - Gaeta.it

Laura Rossi

27 Agosto 2025

Il Comune di Milano, dopo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo, ha individuato un nuovo spazio gratuito dove trasferire questa realtà. Nel frattempo, due associazioni di volontariato fondamentali per la città – la Croce Verde di Baggio e quella di Corso Sempione – si trovano a rischio di perdere le loro sedi storiche. Queste ultime, fino a ora regolarmente affittate, dovranno ora partecipare a un bando comunale per conservare gli spazi, scatenando un dibattito sulle priorità nella gestione degli immobili pubblici, tra servizi essenziali e realtà culturali.

Il trasferimento gratuito del Leoncavallo e il ruolo del centro sociale

Il centro sociale Leoncavallo ha una lunga storia a Milano come punto di riferimento per attività culturali e politiche di sinistra. Negli ultimi giorni, lo sgombero della sede storica ha acceso i riflettori sul futuro di questa realtà. Palazzo Marino ha deciso di offrire una nuova collocazione a titolo gratuito, segnalando un impegno istituzionale verso la salvaguardia del centro. La scelta di garantire uno spazio senza oneri al Leoncavallo si inserisce in un contesto urbano segnato da tensioni tra esigenze diverse.

Il Leoncavallo non è solo un centro sociale, ma anche un simbolo di alternative culturali e politiche che rivendicano spazi propri nella città. Tuttavia, questa nuova sistemazione arriva dopo mesi di incertezze e proteste che hanno coinvolto attivisti e residenti. Il Comune sembra voler evitare altre situazioni di conflitto, ma resta da vedere come si svilupperanno i rapporti con altre realtà milanesi che al momento non ricevono trattamenti simili.

La situazione delle Croci Verde Di Baggio e Corso Sempione a rischio di sfratto

Le Croci Verde di Baggio e di Corso Sempione sono due associazioni di volontariato che operano nell’emergenza sanitaria cittadina. Offrono un servizio quotidiano e diretto ai cittadini, garantendo la presenza di ambulanze e operatori pronti a intervenire. Questi due gruppi hanno sempre pagato regolarmente l’affitto delle loro sedi, spazi che da anni rappresentano un punto di riferimento nel tessuto locale.

Ora, però, sono chiamati a partecipare a un bando indetto dal Comune per mantenere la concessione degli immobili. Una procedura che mette in dubbio la continuità delle loro attività negli spazi attuali. Il rischio di perdere le sedi storiche apre una questione sulle priorità nella gestione degli spazi comunali, specie in un momento in cui il servizio di emergenza richiede stabilità e rapidità operativa.

Per molti questa situazione tocca un nervo scoperto: il fatto che realtà che da sempre pagano un affitto debbano misurarsi con criteri di gara pubblica può essere interpretato come una mancanza di attenzione verso il volontariato sanitario. La possibile perdita della sede potrebbe influire negativamente sull’efficienza delle risposte alle emergenze nei quartieri di Baggio e Corso Sempione.

Gestione degli spazi pubblici a Milano: tra priorità culturali e necessità di servizi essenziali

Nel cuore del dibattito milanese c’è la difficile scelta di come destinare gli spazi pubblici. La città si trova a dover contemperare diverse esigenze: da un lato quella di mantenere vive realtà culturali alternative come il Leoncavallo, dall’altro quella di garantire adeguate sedi alle associazioni di volontariato impegnate nei servizi di emergenza. Questi due universi convivono spesso in tensione quando le risorse immobiliari diventano scarse.

Palazzo Marino si è mosso rapidamente per offrire una nuova sede al Leoncavallo, mantenendo la gratuità, mentre per le Croci Verde ha introdotto una procedura di bando che rischia di escluderle. Questa scelta riflette una linea politica che crea dibattito tra chi considera i servizi di emergenza una priorità indiscussa e chi sostiene la rilevanza degli spazi culturali per la città.

Il rischio è che la complessa gestione delle risorse generi difficoltà operative per chi garantisce assistenza sanitaria sul territorio, in un momento in cui la domanda di servizi è alta. La scelta delle destinazioni degli spazi sarà cruciale per il futuro di molte realtà milanesi, specie per quelle che agiscono su fronti differenti ma entrambi fondamentali per la vita urbana.