Milano, il palazzo dell'archivio di stato si apre a cultura e servizi con un nuovo bando

Milano, il palazzo dell’archivio di stato si apre a cultura e servizi con un nuovo bando

L’Archivio di Stato in via del Senato a Milano si trasforma grazie al bando dell’Agenzia del Demanio e del Ministero della Cultura, che apre spazi a caffetteria, co-working, ristorante e aree espositive.
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L'Archivio di Stato di Milano in via del Senato si trasforma in un polo culturale aperto alla comunità grazie a un bando che prevede la gestione privata di spazi per caffetteria, co-working, sala lettura, ristorante e aree espositive, con l'obiettivo di coniugare tutela storica e innovazione sociale. - Gaeta.it

L’Archivio di Stato in via del Senato a Milano, noto per custodire documenti fondamentali della storia cittadina, si prepara a cambiare volto. Un nuovo bando di concessione di valorizzazione, lanciato dall’Agenzia del Demanio insieme al Ministero della Cultura, invita operatori privati a trasformare alcuni spazi del palazzo in ambienti di socialità e cultura. Tra le proposte trovano posto caffetteria, co-working, sala lettura, ristorante e aree espositive. Questo progetto punta a rendere il luogo non solo un deposito di carte, ma un punto di incontro aperto alla comunità.

La presentazione ufficiale e le figure istituzionali coinvolte

L’annuncio della procedura pubblica è avvenuto a Milano alla presenza di figure politiche e istituzionali di rilievo. Il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, ha illustrato le finalità del progetto affermando che gli Archivi di Stato devono diventare “luoghi delle persone”. Questa frase racchiude l’idea di spazi che non si limitano alla conservazione di documenti, ma che si rendono fruibili attraverso servizi e iniziative dedicate ai cittadini.

Accanto a dal Verme, c’era Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, che ha sottolineato la necessità di coniugare tutela e modernità. Ha descritto il progetto come una sinergia capace di rendere Palazzo Senato un polo culturale più accessibile e sostenibile, rispondendo ai bisogni attuali senza cancellare l’identità storica del luogo. Presente anche il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, a testimoniare l’importanza istituzionale di questa iniziativa.

Questa operazione rientra nell’Accordo Quadro del 2024 tra il Ministero della Cultura e l’Agenzia del Demanio, una collaborazione nata per rivalutare gli Archivi di Stato non solo come depositi documentali, ma come centri culturali aperti. La ristrutturazione degli spazi e l’introduzione di servizi moderni dovrebbero favorire un dialogo più diretto fra i cittadini, i ricercatori e la storia raccontata attraverso gli archivi.

Come cambia la fruizione degli archivi tra memoria e innovazione

Palazzo Senato diventa così un esempio di come gli spazi storici possano adattarsi ai tempi attuali. Oltre alle sale per la consultazione, già presenti, il progetto che si concretizza grazie al bando prevede anche aree multifunzionali dotate di attrezzature digitali. Questi ambienti permetteranno di ospitare eventi, presentazioni e momenti di studio collettivo in un contesto che unisce la funzione archivistica a quella sociale.

Il progetto vuole superare la visione tradizionale che considera gli archivi come luoghi isolati, accessibili solo a studiosi o addetti ai lavori. Anzi, mira ad attrarre varie tipologie di pubblico, comprendendo anche chi semplicemente cerca un luogo gradevole per leggere o lavorare in un ambiente storico. Questo approccio tenta di rafforzare quel legame tra passato e presente che spesso manca in strutture simili.

Lo sviluppo di spazi verdi e ricreativi integrati nel palazzo rappresenta un’ulteriore novità. Questi luoghi offriranno pause piacevoli e momenti di incontro in un contesto urbano spesso frenetico. La combinazione tra cultura e socialità è stata pensata per stimolare una frequentazione più ampia e continua, rendendo l’Archivio di Stato un punto di riferimento nella città di Milano.

La nuova gestione del palazzo senato: opportunità e obiettivi

Il palazzo dell’Archivio di Stato si trova in uno degli angoli storici di Milano e ospita documenti che raccontano la storia della città. Oggi, grazie alla pubblicazione del bando da parte dell’Agenzia del Demanio e del Ministero della Cultura, si apre una fase nuova. L’idea è affidare a soggetti privati la gestione di due spazi interni, non solo per mantenere il patrimonio ma per conferirgli nuova vita tramite attività destinate al pubblico.

Gli spazi oggetto di concessione saranno adibiti a diverse funzioni: una caffetteria per offrire un punto di ritrovo, aree per co-working che favoriscano attività professionali, una sala lettura attrezzata e ambienti dedicati a esposizioni temporanee. Anche un ristorante farà parte di questa trasformazione, offrendo un servizio in linea con la fruizione culturale. Questa decisione nasce con l’intento di rendere Palazzo Senato un luogo accessibile, dove la storia convive con iniziative moderne, attirando un pubblico più ampio.

La concessione prevista durerà fino a 50 anni, garantendo una gestione a lungo termine che consenta investimenti importanti e continuità nei servizi. Gli operatori interessati al bando possono accedere alla documentazione ufficiale attraverso il sito dell’Agenzia del Demanio, con scadenza delle candidature fissata alle ore 12 del 13 ottobre. Questo passaggio rappresenta un modello inedito nel rapporto tra patrimonio pubblico e realtà private nel campo culturale.

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