Milano si prepara a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 con iniziative che coinvolgono il tessuto cittadino. Nel cuore di questa atmosfera, una gelateria artigianale lancia un gusto pensato per richiamare valori di accoglienza e unione tra culture. La proposta accompagna l’avvicinarsi dei giochi dal 15 luglio fino a febbraio 2026, offrendo un’esperienza gustativa che unisce ingredienti da tutto il mondo.
Milanesi gelaterie artigianali e la nascita della straccia olympia
Gianluca Colaiocco, nato nel 1979 e con una formazione iniziale come sistemista informatico, ha cambiato rotta aprendo nel 2012 la gelateria Milanesi Gelaterie Artigianali. La sua attività si è fatta conoscere a Milano per la qualità delle stracciatelle e per gli accostamenti creativi. L’annuncio del ritorno delle Olimpiadi invernali proprio nella sua città ha ispirato Colaiocco a lanciare un gusto speciale, battezzato “Straccia Olimpia”. Questa offerta è disponibile nelle due sedi storiche, in via Cadore 45 e viale Legioni Romane 59. L’idea ha un valore simbolico: partecipare alla festa sportiva e culturale non dagli impianti sportivi, ma attraverso un prodotto che racconta storie di popoli e scambi.
Colaiocco ha spiegato di voler rappresentare Milano e l’Italia con qualcosa che richiama l’ospitalità tipica del paese, come una forma di invito a sedersi e condividere qualcosa. Il gelato diventa così un mezzo per parlare di accoglienza e di incontri tra culture, in un contesto che vede la città protagonista di un evento globale.
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Descrizione dettagliata della straccia olimpia e dei suoi sapori internazionali
La nuova creazione si basa su una crema gianduia, che richiama le tradizioni gustative italiane con la nocciola piemontese e il cacao importato. Il gelato combina questa base con il dulce de leche, un ingrediente tipico del Sud America ottenuto dalla lenta cottura del latte con zucchero fino a raggiungere un colore dorato. Questo elemento richiama un abbraccio caloroso e la lentezza dei gesti fatti con cura nel preparare qualcosa di autentico.
La stracciatella, che dà nome al gelato, è presente con fili sottili croccanti che legano gli ingredienti. Viene aggiunto riso soffiato tostato, scelto per rappresentare un alimento comune a molte culture nel mondo, dal Giappone al Senegal, dal Perù alla Pianura Padana. Questo ingrediente crea un ponte invisibile tra diversi popoli, racchiuso in una texture leggera e croccante. Infine, la stracciatella di cioccolato fondente proveniente dal Madagascar aggiunge una nota amara e acidula, una componente che ricorda come le differenze possano convivere armoniosamente. Questo cioccolato rappresenta le piantagioni spesso dimenticate e diventa un filo che unisce il mondo attraverso il gusto.
Una polvere d’oro edibile completa il gelato, simboleggiando l’unione delle diversità in un sapore corale e distintivo.
Il significato culturale e simbolico dietro una coppa di gelato
La Straccia Olimpia non è solo un dolce, ma un messaggio che punta sull’interazione tra culture e persone. Attraverso un gesto semplice come mangiare un gelato, l’idea vuole ricordare la possibilità di dialogare e capirsi pur parlando lingue o provenendo da realtà diverse. Il gelato diventa così metafora di un incontro senza barriere, dove ogni ingrediente parla di un popolo, di una tradizione e di un legame fra stati e culture.
Colaiocco invita a vedere la coppa come un piccolo tavolo globale, un momento in cui per un attimo tutti i sapori e le identità si riconoscono e convivono. La Straccia Olimpia è quindi un modo per partecipare alle Olimpiadi attraverso il cibo, ridisegnando lo sport come evento che unisce non solo nello sforzo fisico ma anche nell’incontro umano.
Il progetto ha già acceso l’interesse in città. Dal 15 luglio, chi vive a Milano o visita la metropoli potrà gustare questo gelato nelle due sedi, seguendo il racconto che ogni cucchiaio trasmette. Le Olimpiadi arriveranno a febbraio 2026 ma il segnale della loro presenza è già tangibile, anche nel dialogo tra sapori e culture che questa gelateria ha deciso di raccontare.