Milano si prepara a un’importante fase di evoluzione per il quartiere di Città Studi, un’area storicamente dedicata all’istruzione e alla ricerca. Con la sottoscrizione di un nuovo Protocollo d’intesa tra il Comune e l’Università Statale, si avvia un progetto ambizioso per valorizzare e rilanciare il quartiere. Questo accordo segna un passo in avanti rispetto al precedente della scorsa versione e prevede l’istituzione di un tavolo tecnico operativo, necessario per coordinare le attività di riqualificazione e riorganizzazione dell’area.
Un progetto di sviluppo strategico
Il piano include la realizzazione del nuovo campus Mind per le facoltà scientifiche dell’Università Statale, che comporterà la dismissione di alcuni degli edifici esistenti e la funzionalizzazione di diverse strutture di proprietà demaniale. Le vie interessate da queste trasformazioni saranno Celoria, Ponzio, Botticelli, Saldini e Colombo. Queste zone sono destinate a diventare la sede del nuovo Campus delle Scienze Sociali e dei Beni Culturali, un approccio che mira a radicare ulteriormente la presenza dell’istruzione superiore e della ricerca nel tessuto urbano milanese.
Il tavolo di lavoro tra il Comune e l’Università si concentrerà su una serie di obiettivi, incluse la creazione di un masterplan che esplori diversi scenari di rigenerazione, nonché l’individuazione e la definizione dei rapporti economici e patrimoniali tra le parti. Questa analisi sarà arricchita dal supporto di soggetti terzi, come l’Agenzia delle Entrate, per garantire una visione chiara e operativa sulle opportunità di sviluppo economico del quartiere.
Valorizzazione dell’identità universitaria
Uno degli aspetti fondamentali del tavolo è la volontà di mantenere una forte presenza universitaria in Città Studi. Le condizioni di trasformazione del quartiere saranno studiate attentamente per assicurare che il valore storico e culturale dell’area non venga compromesso. L’obiettivo è di creare un hub che non solo offra servizi universitari di alta qualità, ma che diventi anche centro di innovazione e cultura per tutta Milano.
La rettrice dell’Università Statale, Marina Brambilla, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un’opportunità per confermare la vocazione accademica del quartiere. La Brambilla ha affermato che il masterplan deve rispecchiare l’interesse pubblico e avere un impatto positivo sulla funzione strategica di Città Studi, dedicato non solo all’istruzione, ma anche a stimolare un ampio dibattito culturale.
La voce delle istituzioni locali
Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana, ha evidenziato l’importanza del Protocollo per disegnare un futuro condiviso del quartiere. Questa iniziativa è vista come l’occasione per riorganizzare Città Studi, mantenendo la sua forte vocazione accademica, pur puntando su innovazione e diversificazione delle funzioni. L’impegno congiunto di Comune e Università rappresenta un passo significativo verso un rilancio che non solo favorisce l’accademia, ma collabora attivamente con le dinamiche sociali e culturali della città.
La riqualificazione di Città Studi promette di trasformare il quartiere in un luogo attrattivo per studenti e professionisti, incentivando così lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e culturali. Con la direzione giusta, Milano si prepara a una nuova era per il suo quartiere universitario che potrà avere un impatto duraturo sul contesto urbano e sulla vita dei suoi abitanti.