Migranti soccorsi al largo di crotone: 65 persone arrivate a bordo di unità della guardia costiera

Migranti soccorsi al largo di crotone: 65 persone arrivate a bordo di unità della guardia costiera

A Crotone la Guardia costiera soccorre 65 migranti provenienti da Iran, Afghanistan e Pakistan nel mare Ionio; le autorità locali coordinano accoglienza, controlli sanitari e identificazione al centro Sant’Anna.
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A Crotone la Guardia costiera ha soccorso 65 migranti nel mare Ionio, provenienti principalmente da Iran, Afghanistan e Pakistan, garantendo l’accoglienza e le procedure di identificazione in collaborazione con le autorità locali ed europee. - Gaeta.it

Le autorità di Crotone hanno ricevuto un gruppo di 65 migranti soccorsi nel mare Ionio durante una operazione condotta dalla Guardia costiera. Questo episodio segna il primo sbarco del 2025 nella città calabrese e riporta all’attenzione le rotte migratorie nel Mediterraneo. Le condizioni in cui si trovavano i migranti e le procedure messe in atto evidenziano il coordinamento tra forze italiane ed europee.

Soccorso in mare aperto: come è avvenuta l’operazione della guardia costiera

Nel primo pomeriggio di oggi la motovedetta CP 321 della Guardia costiera di Crotone ha intercettato una barca a vela a circa 60 miglia dalla costa calabrese. L’imbarcazione, con motore spento e alla deriva in un mare mosso forza 2, trasportava 65 persone in evidente difficoltà. Il secco vento e il moto ondoso avevano reso la traversata rischiosa. L’unità italiana ha ricevuto l’appoggio di un pattugliatore finlandese impegnato per conto dell’agenzia europea Frontex nello Ionio.

Durante l’intervento, l’equipaggio ha trasferito con cautela i migranti dalla barca a vela alla motovedetta, garantendo il loro trasporto in sicurezza verso il porto di Crotone. L’arrivo è avvenuto intorno alle ore 18.30. In porto, le operazioni di accoglienza e controllo sono state affidate a un dispositivo coordinato dalla Prefettura locale. Questura e Polizia scientifica si sono occupati di identificare e verificare i documenti delle persone salvate, con particolare attenzione a minori e donne.

Profilo del gruppo soccorso: nazionalità e condizioni al momento dell’arrivo

Le persone a bordo erano 58 uomini, 7 donne e tra questi quattro minori non accompagnati. La maggior parte proviene dall’Iran, con 45 migranti, seguita da 16 persone originarie dell’Afghanistan e 4 dal Pakistan. Questi dati riflettono le rotte migratorie partite da diverse aree del Medio Oriente.

I migranti avevano lasciato la Turchia circa una settimana prima di essere intercettati in mare. Le condizioni climatiche durante la traversata, con mare in aumento e vento costante, avevano costretto molte persone a bagnarsi completamente. Al momento dello sbarco sono stati subito sottoposti a controlli sanitari da parte del personale dell’Ufficio vulnerabilità dell’Asp di Crotone. Nonostante la stanchezza e il disagio della traversata, lo staff medico ha confermato che erano in condizioni generali di buona salute, senza segni evidenti di malattie o traumi rilevanti.

Gestione dell’accoglienza e destinazione finale dei migranti a crotone

Dopo le prime verifiche sanitarie, i migranti sono stati accompagnati al centro di accoglienza di Sant’Anna, situato nei dintorni di Crotone. Qui trovano assistenza di base, supporto medico e una prima sistemazione in attesa delle procedure di identificazione e valutazione dello status. Il centro è uno dei punti di riferimento per l’accoglienza in Calabria e svolge un ruolo centrale nella gestione dei flussi migratori nella regione.

L’intervento della Prefettura, della Questura e della Polizia scientifica ha permesso di avviare le pratiche necessarie per il riconoscimento dei diritti e per l’organizzazione di eventuali trasferimenti o richieste di protezione internazionale. Le operazioni sono parte di un quadro più ampio che coinvolge istituzioni locali e nazionali per affrontare in modo coordinato la presenza di migranti lungo la costa ionica. Il rispetto delle procedure è fondamentale per garantire sicurezza e rispetto dei diritti umani nel contesto di questi sbarchi.

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