Oggi a Bolzano si è tenuto il primo pride dell’Alto Adige, una manifestazione che ha raccolto migliaia di persone determinate a farsi sentire. Il corteo, nonostante il caldo intenso, ha sfilato mostrando il volto arcobaleno della città, con musica, slogan e richieste precise. Il gruppo ha chiesto alla provincia autonoma di Bolzano di intervenire con una legge specifica contro l’omobitransfobia e di riconoscere appieno la comunità lgbt sul piano sociale e culturale.
La partenza e lo svolgimento della manifestazione nel pomeriggio
Il corteo è partito alle 15.30 da piazza Verdi, cuore pulsante di Bolzano, e ha proseguito fino a piazzale Langer. Nonostante la temperatura elevata, migliaia di persone hanno camminato unite sotto il sole, portando bandiere arcobaleno e simboli che riflettono l’orgoglio lgbt. La sfilata è stata scandita da slogan che richiamavano la necessità di rispetto e uguaglianza. La presenza di musica ha dato ritmo e energia ai partecipanti, trasformando la strada in un lungo palco di solidarietà e visibilità.
Un momento cruciale per la comunità locale
I promotori del pride hanno voluto sottolineare come questa giornata rappresenti un momento cruciale per la comunità locale, che fino a oggi non aveva mai avuto una simile manifestazione pubblica. La partecipazione di tante persone testimonia un desiderio crescente di inclusione e riconoscimento.
Leggi anche:
I rappresentanti politici e la loro assenza dal corteo
Tra i presenti c’erano esponenti politici di alcune forze del territorio, in particolare i Verdi e il Partito democratico. Anche la sindaca di Merano, Katharina Zeller, ha preso parte alla manifestazione, mostrando supporto aperto alla comunità lgbt. La sua presenza potrebbe indicare un’apertura politica a livello locale verso queste richieste.
Nonostante ciò, non sono stati registrati assessori della giunta provinciale tra i manifestanti. Questa assenza riflette probabilmente posizioni ancora distanti o una prudenza politica rispetto a temi sensibili nel contesto altoatesino. La provincia autonoma di Bolzano rimane dunque chiamata a dare risposte concrete a quanto sollevato in piazza.
Le richieste e gli obiettivi della comunità lgbt altoatesina
Le principali richieste rivolte agli enti locali riguardano due aspetti fondamentali: la prima è l’approvazione di una legge contro l’omobitransfobia che tuteli le persone da discriminazioni e violenze fondate sull’orientamento sessuale e identità di genere. In Alto Adige, come in altre zone d’Italia, manca un quadro normativo chiaro e aggiornato che garantisca protezioni specifiche.
Riconoscimento sociale e culturale
Il secondo punto riguarda il riconoscimento sociale e culturale della comunità lgbt attraverso iniziative pubbliche, educative e di sensibilizzazione. I partecipanti chiedono l’impegno delle istituzioni per combattere pregiudizi radicati e promuovere una convivenza basata sul rispetto. L’evento di oggi vuole essere anche uno stimolo a non ignorare le difficoltà vissute quotidianamente da molte persone.
Le attività serali e il proseguimento del pride sul lungo talvera
Con il calar del sole, il Südtirolo pride è continuato sul lungo Talvera, una delle zone più frequentate di Bolzano. Sul palco si sono alternati i rappresentanti delle associazioni organizzatrici, che hanno preso la parola per spiegare motivazioni e obiettivi del corteo. Questi interventi hanno ribadito la necessità di combattere con decisione la discriminazione e hanno celebrato la diversità come valore da difendere.
La festa e i momenti di confronto proseguiranno nelle ore successive, consolidando una giornata che intende lasciare un segno nella città. Per molte persone questa prima edizione rappresenta una pietra miliare nella lotta per i diritti e per un’accettazione autentica della comunità lgbt in Alto Adige.