La cerimonia di premiazione della settima edizione di Vinoway Selection 2025 ha onorato Michele Tessari, noto enologo e proprietario dell’azienda veneta Ca’ Rugate. Questo prestigioso riconoscimento è dedicato alle figure che si distinguono nel settore vinicolo italiano e Tessari è stato insignito del titolo di “Personaggio dell’Anno” grazie al suo impegno e alla sua dedizione al patrimonio vitivinicolo nazionale. L’evento si è svolto al Castello Monaci Resort a Salice Salentino, evidenziando l’importanza della sostenibilità e della promozione del territorio nel contesto produttivo contemporaneo.
Riconoscimento per l’eccellenza vinicola
Il premio ricevuto da Michele Tessari si fonda su motivazioni che evidenziano il suo ruolo di ambasciatore per il vino italiano nel mondo. Il riconoscimento pone l’accento sulla sua capacità di rappresentare l’autenticità e l’eccellenza, combinando tradizione e innovazione. Tessari ha guidato Ca’ Rugate verso una conversione biologica completa, un percorso che non solo rispetta il territorio, ma ne valorizza anche le peculiarità. Questa trasformazione ha permesso di dar vita a vini che raccontano non solo la storia della regione, ma anche l’identità del Soave, la zona vinicola di appartenenza dell’azienda.
Il riconoscimento di Tessari come “Personaggio dell’Anno” si posiziona come un tributo alla sua visione strategica. Un approccio che ha portato a un elevato standard qualitativo nella produzione di vini, riflettendo non solo il potenziale del suolo veneto ma anche l’importanza della biodiversità. Le sue decisioni imprenditoriali sono state caratterizzate dalla volontà di mantenere l’integrità della produzione, contribuendo al contempo alla sostenibilità ambientale. Questo approccio fa di Tessari un modello per altri produttori, dimostrando che l’innovazione può andare di pari passo con la salvaguardia delle tradizioni.
Leggi anche:
Le parole di Michele Tessari sul palco
Durante la premiazione, Michele Tessari ha espresso la sua gioia e gratitudine per il riconoscimento. Ha ringraziato in particolare Davide Gangi e lo staff di Vinoway, rimarcando che il suo successo è frutto di collaborazioni significative e di un forte supporto proveniente dalla sua famiglia. Le relazioni costruite nel corso della sua carriera sono state per lui fondamentali, permettendogli di crescere e di sviluppare la sua visione imprenditoriale.
Tessari ha sottolineato come questo premio non sia solo un traguardo personale, ma un’iniezione di responsabilità e stimolo per proseguire nel suo impegno per il territorio. La sua prossima sfida sarà continuare a investire in progetti che riflettono i suoi valori, orientati verso la sostenibilità e la valorizzazione delle specificità locali. Attraverso le sue azioni e il suo lavoro, Michele Tessari dimostra che la crescita personale e quella professionale possono essere connesse all’amore per la propria terra, creando un legame profondo tra imprenditore e ambiente.
Un impegno per la sostenibilità e la biodiversità
Il percorso di Michele Tessari e dell’azienda Ca’ Rugate si distingue per l’incrollabile impegno verso pratiche sostenibili. Questo approccio non riguarda solo la produzione di vino, ma abbraccia un concetto più ampio di rispetto per l’ambiente e per le tradizioni vinicole. Tessari ha implementato iniziative che mirano a proteggere la biodiversità locale, un aspetto essenziale che non solo nutre il suolo e migliora la qualità dei vini, ma rafforza anche l’identità del territorio.
La famiglia Tessari, sin dalle origini dell’azienda, si è dedicata alla promozione delle pratiche agricole sostenibili. Questa dedizione è un elemento chiave della filosofia aziendale, con l’intenzione di preservare e promuovere le risorse naturali e culturali della regione. Lo sviluppo sostenibile è stato incorporato non solo nei processi produttivi, ma anche nelle strategie di marketing e comunicazione che Tessari adotta per portare i suoi vini nel mercato globale.
Non c’è dubbio che il riconoscimento conferito a Michele Tessari e l’impegno della sua azienda rappresentano un esempio luminoso di come l’eccellenza vinicola possa camminare di pari passo con la sostenibilità ambientale, una lezione cruciale per il futuro dell’industria del vino in Italia e non solo.