La polizia stradale di Latina ha fermato un trasporto sospetto sull’autostrada A1, a Cisterna di Latina, individuando e sequestrando un autocarro e un escavatore rubati. I veicoli, sottratti rispettivamente in Lombardia e nel Lazio, erano nascosti in un cantiere stradale lungo la strada. Questi episodi rientrano nelle azioni contro il traffico illecito di mezzi pesanti e attrezzature da lavoro, un fenomeno che coinvolge numerose province italiane.
Il recupero dei mezzi rubati: dettagli dell’operazione a cisterna di Latina
L’intervento della polizia stradale di Latina è avvenuto in località Castelverde, lungo una porzione isolata della A1. Gli agenti hanno individuato un mezzo industriale Iveco Stralis 360 che trasportava un escavatore Caterpillar Kat 309 all’interno del cassone del camion. Era stato camuffato con cura per evitare controlli. L’autocarro coinciderebbe con un veicolo rubato in provincia di Milano, mentre l’escavatore risulterebbe sottratto nel frusinate.
La prontezza degli agenti ha permesso di bloccare il trasporto prima che potesse uscire dall’autostrada o raggiungere destinazioni dove i mezzi venivano presumibilmente venduti illegalmente. La zona isolata pareva scelta proprio per nascondere i mezzi, ma l’attività investigativa ha permesso di scoprire questa incursione nella rete del mercato illecito dei veicoli da lavoro.
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Valori e modalità di occultamento: come erano nascosti i mezzi rubati
Il camion Iveco Stralis 360 aveva incaricato di trasportare l’escavatore Caterpillar Kat 309 dentro al proprio cassone. Questa tecnica di occultamento mirava a sfuggire a eventuali controlli stradali, sfruttando lo spazio del rimorchio per mascherare il carico. L’escavatore ha un’altezza e dimensione considerevole per cui nasconderlo in un cassone richiede una certa complessità organizzativa.
Secondo quanto trapelato, il valore commerciale dell’escavatore si aggira intorno ai 90.000 euro. Questa cifra fa capire il danno economico subito dalle aziende proprietarie e pone l’attenzione sul giro d’affari sospetto che gira intorno a questo tipo di attrezzature. Il furto e la rivendita di macchinari pesanti sono problemi ricorrenti lungo le vie di comunicazione nazionali, soprattutto in aree dove la presenza di cantieri è frequente.
Le indagini e gli scenari possibili per il mercato illecito degli escavatori
Gli investigatori ritengono che questi mezzi fossero destinati al mercato nero, dove escavatori e camion rubati vengono rivenduti a prezzi inferiori, spesso senza documentazione ufficiale. La rete di furto e ricettazione coinvolge realtà che operano su più territori, sfruttando la mobilità delle autostrade italiane per spostare rapidamente i mezzi.
Le difficoltà di riconoscere veicoli e attrezzature rubate e il valore elevato di questi beni spingono a indagini complesse. La polizia stradale continua a monitorare le principali arterie, lavorando anche con altre forze di polizia per individuare gli episodi sospetti. L’operazione a Cisterna di Latina rappresenta un episodio importante nella lotta contro questi reati.
Attività investigative e strategie di controllo
Le forze dell’ordine stanno cercando di risalire agli autori del furto e agli eventuali acquirenti dei mezzi recuperati, anche per smantellare le reti di ricettazione. Il sistema di videosorveglianza autostradale e la collaborazione con le prefetture coinvolte favoriscono questi risultati. Non si escludono altri sequestri nelle prossime settimane, vista l’attenzione crescente su questi reati.
L’arresto dei veicoli e il loro sequestro, oltre a interrompere il percorso illecito, costituiscono elementi probatori importanti per procedere con le indagini e risalire ai gruppi criminali che agiscono in modo organizzato sulla tratta tra nord e sud Italia. Le attività di controllo proseguiranno per limitare la circolazione di mezzi rubati e tutelare gli operatori economici del settore edilizio e logistico.