Mercato del lavoro in friuli venezia giulia: nuovi contratti in aumento ma restano difficoltà nel reperimento delle figure professionali

Mercato del lavoro in friuli venezia giulia: nuovi contratti in aumento ma restano difficoltà nel reperimento delle figure professionali

Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia cresce a giugno 2025 con quasi 11 mila assunzioni, trainate da servizi e turismo, ma persiste la carenza di personale specializzato e la necessità di formazione mirata.
Mercato Del Lavoro In Friuli V Mercato Del Lavoro In Friuli V
A giugno 2025 il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia prevede quasi 11 mila nuove assunzioni, trainate da servizi e turismo, ma resta elevata la difficoltà nel reperire figure professionali specializzate, evidenziando la necessità di formazione mirata e inclusione di giovani e lavoratori stranieri. - Gaeta.it

Il mercato del lavoro in friuli venezia giulia mostra segnali di crescita per il mese di giugno 2025, con quasi 11 mila nuove assunzioni previste. I settori dei servizi e del turismo fanno da traino e spingono verso un aumento delle opportunità, ma le imprese incontrano ancora grandi difficoltà nel trovare le figure professionali richieste. L’ultimo rapporto Excelsior Unioncamere, elaborato dal Centro Studi della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, ha messo in luce queste dinamiche, soffermandosi sul persistente problema del “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro.

La crescita delle assunzioni nei servizi e nel turismo

Nel mese di giugno 2025, le aziende friulane si preparano ad assumere un totale di 10.980 persone, con un aumento rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle assunzioni riguarderà il settore dei servizi, con 7.780 nuovi contratti previsti, segnando un incremento del 2,6% rispetto a giugno 2024. Dentro questo comparto, il turismo gioca un ruolo fondamentale. La stagione estiva spinge le imprese a cercare 2.650 lavoratori, con un aumento del 6,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Rilancio delle attività legate all’accoglienza e ristorazione

Altri segmenti importanti nel settore servizi riguardano i servizi alle persone, che cresceranno del 6%. Questi dati riflettono una fase di rilancio delle attività legate all’accoglienza, ristorazione e turismo, soprattutto in vista dei mesi estivi, momento clou per il lavoro in questa area. Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, ha sottolineato come il settore turistico soffra ancora per la carenza di personale specializzato. Nel settore, “quasi una figura professionale su due risulta difficile da trovare”, una situazione che richiama la necessità di migliorare la formazione specifica in queste aree.

A differenza dei servizi, l’industria presenta un leggero calo nelle assunzioni, con circa 3.200 ingressi pianificati a giugno, il 0,9% in meno rispetto a un anno fa. Tuttavia, guardando al trimestre estivo, comprese anche luglio e agosto, le prospettive si fanno più positive. Sono infatti previste oltre 29 mila assunzioni, con un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo indica un miglioramento generale del mercato del lavoro nel trimestre considerato, anche se il settore manufatturiero non cresce con la stessa intensità dei servizi.

La difficoltà di reperire profili professionali specializzati

La crescita delle assunzioni non ha risolto il problema della carenza di personale qualificato nelle imprese friulane. Secondo i dati del rapporto Excelsior, a giugno 2025 la richiesta di figure professionali non è soddisfatta in oltre metà dei casi: circa il 52,7% delle posizioni rimane scoperto per mancanza di candidati adatti. Questo fenomeno è noto come “mismatch”, un divario continuo tra quello che le aziende cercano e ciò che il mercato del lavoro offre.

Le figure più difficili da reperire sono gli ingegneri, con un tasso di difficoltà di reperimento che arriva al 75%. Situazione simile riguarda i tecnici specializzati nel campo ingegneristico, quasi al 75% di posti vacanti difficili da coprire. Nel settore sanitario e sociale la carenza è ancora più marcata, con ben il 77,3% di professionisti non trovati.

Tra gli operai specializzati si segnalano valori altissimi di difficoltà: fabbri, ferrai e costruttori di utensili raggiungono il 91,2% di carenza. Anche fonditori, saldatori e lattonieri risultano assai richiesti, con il 77,6% delle posizioni aperte senza candidati idonei.

Mercato del lavoro e formazione mirata

Questi dati evidenziano un mercato del lavoro che fatica a rispondere ai bisogni delle imprese, soprattutto per le professioni tecniche e specialistiche. Il problema si riflette sull’intero territorio e richiama una maggiore attenzione verso la formazione mirata, che permetta di colmare queste lacune professionali in modo più efficace.

Giovani e lavoratori immigrati nella pianificazione assunzioni

Il bacino di candidati cui le aziende si rivolgono resta piuttosto ampio ma diventa necessario guardare anche a diverse fonti per far fronte alla domanda di personale. Circa un terzo delle assunzioni previste interesserà i giovani under 30, in linea con l’obiettivo di dare spazio alle nuove generazioni nel mondo del lavoro regionale.

Un altro dato importante riguarda l’assunzione di lavoratori stranieri: in uno su cinque dei nuovi contratti previsti le imprese del friuli venezia giulia considerano candidati immigrati. Questo conferma la volontà di ampliare il reclutamento oltre i confini nazionali per rispondere a necessità legate soprattutto ai mestieri più difficili da coprire.

Il mercato del lavoro nel fvg, insomma, si presenta dinamico e con richieste in crescita ma ancora segnato da problemi di reperimento del personale. La sfida ora è quella di trovare soluzioni più concrete per far incontrare domanda e offerta, attraverso una formazione calibrata e una più ampia inclusione di segmenti di popolazione ancora non del tutto integrati nel mercato locale.

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