La questione del terzo mandato per i governatori regionali sta scuotendo gli equilibri politici in Italia, accendendo uno scontro interno alla coalizione di centrodestra. Vincenzo De Luca, governatore della Campania, ha commentato la situazione mettendo in luce le tensioni emergenti tra la Lega e gli altri partiti alleati. Il nodo centrale riguarda soprattutto i possibili cambiamenti nel Veneto e in Lombardia, due regioni chiave per il movimento guidato da Salvini.
Le parole di vincenzo de luca sul rischio di lacerazione nella coalizione
De Luca ha definito la vicenda politico-istituzionale legata al terzo mandato come una prova di intelligenza politica per la premier Giorgia Meloni. Secondo il governatore campano, il tema rischia di far saltare gli equilibri all’interno della coalizione di centrodestra. Il pericolo più concreto è un conflitto acceso, soprattutto tra la Lega da una parte e Forza Italia insieme a Fratelli d’Italia dall’altra. Questa frattura, ha spiegato, non sarebbe banale ma potrebbe avere ripercussioni durature.
Il governatore ha sottolineato come, se la Lega dovesse perdere il controllo delle regioni più importanti come Veneto e Lombardia, il partito perderebbe quella che definisce la “ragione sociale”, cioè la motivazione principale della sua esistenza politica. Tale perdita metterebbe a serio rischio la sopravvivenza stessa della Lega come forza politica di rilievo nel panorama italiano.
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Circa i tempi di svolgimento del voto per concedere il terzo mandato ai governatori, De Luca si è mostrato netto. Secondo lui, non ci sarebbero ostacoli reali all’approvazione del provvedimento, e se il governo volesse potrebbe concretizzare tutto in 48 ore. Ha precisato che non vede alcuna forza all’interno del Parlamento capace di frenare questo processo se esistesse una reale volontà politica.
Il discorso mette in evidenza come la questione sia più politico-istituzionale che tecnica. Chi deve decidere sembra avere strada libera, ma si scontra con tensioni politiche interne che potrebbero rallentare o complicare l’iter. Il tema del terzo mandato riguarda direttamente i governatori attualmente in carica, e diversi partiti stanno pesando gli effetti interni a livello di alleanze.
Gli eventuali conflitti interni e le strategie della coalizione
Parlando direttamente della gestione politica del Paese, De Luca ha suggerito alla premier Meloni di evitare conflitti che poco hanno a che vedere con le questioni centrali della governance nazionale. Ha osservato che a inizio legislatura, nel gennaio scorso, non si era valutato a fondo il potenziale conflitto che sarebbe sorto all’interno della maggioranza proprio sulle regioni.
La Lega, ha aggiunto, potrebbe opporsi con fermezza al terzo mandato, utilizzando argomenti che secondo lui hanno una logica e una coerenza nel contesto del loro progetto politico. Anche Forza Italia si è mostrata divisa, con Silvio Berlusconi che in passato ha mantenuto aperte alcune possibilità di flessibilità.
Meloni e la gestione delle tensioni nella coalizione
De Luca ha citato proprio la determinazione di Meloni nel percepire questa situazione delicata. La premier si è trovata a riconoscere la possibilità di uno scontro interno significativo, tanto da indurla a riflettere sul da farsi per non peggiorare gli equilibri dentro la coalizione e, soprattutto, per non mettere a rischio l’unità necessaria a governare il Paese.