Nel Regno Unito, le diagnosi di melanoma mostrano un incremento preoccupante già nel 2025. Un’analisi condotta da Cancer Research Uk mette a fuoco le differenze nella diffusione dei tumori della pelle fra uomini e donne, legate in gran parte alle abitudini di esposizione al sole. L’aumento dei casi, segnalato da diverse fonti sanitarie, impone di rivedere le misure di prevenzione e informazione per combattere quella che resta una delle forme più aggressive di tumore cutaneo.
Differenze nella diffusione del melanoma tra uomini e donne
I dati raccolti da Cruk indicano che il melanoma colpisce prevalentemente il busto negli uomini, mentre nelle donne si localizza soprattutto sugli arti inferiori. Nel Regno Unito sono stimati circa 3.700 casi all’anno di tumore della pelle sul busto maschile, coinvolgendo schiena, torace e stomaco. Le donne, invece, registrano in più di un terzo dei casi melanomi distribuiti fra fianchi, gambe e piedi, per un totale di oltre 3.200 nuove diagnosi annuali.
Questa distribuzione riflette tratti comportamentali ben precisi. Gli uomini tendono a esporsi al sole senza maglietta mentre si trovano all’aperto, aumentando l’esposizione diretta sul busto. Le donne preferiscono indossare abiti leggeri come pantaloncini o gonne, che lasciano scoperte soprattutto le gambe. Queste abitudini determinano zone più vulnerabili alla formazione di melanomi, con conseguenze che si osservano nel numero e nella localizzazione dei casi rilevati.
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Il ruolo dei raggi uv e l’aumento dei casi nel 2025
Secondo gli esperti di Cancer Research Uk, circa l’87% dei melanoma nel Regno Unito dipende dall’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti . I dati mostrano come un’esposizione non protetta ripetuta nel tempo rappresenti il principale fattore di rischio. Nel 2024 si è raggiunto un record di incidenza con un +25% di nuove diagnosi rispetto agli anni precedenti.
L’incremento riguarda tutte le fasce d’età, in particolare gli ultraottantenni che hanno visto un aumento del 57% dei casi. Anche tra i giovani adulti, fra i 25 e i 49 anni, si registra una crescita del 7%. Si prevede che i numeri dovrebbero salire ulteriormente nel 2025, superando le 21.000 diagnosi annuali. Questo trend mette sotto pressione il sistema sanitario e spinge a una maggiore attenzione nelle campagne di prevenzione e monitoraggio.
Raccomandazioni per proteggere la pelle dal sole in estate
In vista della stagione estiva, Cancer Research Uk richiama l’attenzione su alcuni comportamenti fondamentali per limitare il rischio di melanoma. La sovraesposizione ai raggi Uv può provocare danni anche quando il sole non appare forte. La protezione va mantenuta dal primo giorno di marzo fino a metà ottobre, perché la radiazione ultravioletta è comunque presente, spesso anche in giornate nuvolose o fresche.
Un episodio di scottatura, anche se si verifica solo una volta ogni due anni, aumenta di tre volte il rischio di sviluppare un melanoma. Per ridurre questa possibilità, l’associazione suggerisce di cercare l’ombra nelle ore centrali della giornata, tra le 11 e le 15, quando il sole è più potente. È importante coprire la pelle con abiti protettivi, indossare cappellini e occhiali da sole e applicare una crema solare con protezione minima Spf30. Queste misure, se adottate con continuità, possono contribuire a contenere l’incidenza dei tumori della pelle.
Le sfide nella gestione e diagnosi precoce del melanoma
La crescita del numero di nuovi casi implica un maggiore impegno sul fronte della diagnosi precoce. Il melanoma è una forma di tumore cutaneo che se identificata tempestivamente ha buone probabilità di guarigione. Il controllo regolare della pelle, rivolto a individuare eventuali lesioni sospette, rappresenta una pratica essenziale, soprattutto per chi ha una storia familiare o esposizione prolungata al sole.
Cancer Research Uk sottolinea l’importanza di campagne informative dedicate a sensibilizzare la popolazione. Incidenti come le scottature ripetute o l’esposizione solare senza adeguata protezione sono comportamenti penalizzanti che ancora oggi si riscontrano frequentemente. Gli operatori sanitari sono invitati a mantenere alta l’attenzione sugli strumenti diagnostici e sulle procedure di screening per migliorare la precisione nell’identificazione dei melanomi in fase iniziale.
Gli effetti del cambiamento climatico e le variazioni dell’intensità solare rappresentano un’altra sfida per la salute pubblica. Nei prossimi anni, l’interazione fra fattori ambientali e comportamenti individuali continuerà a influenzare le statistiche sui tumori della pelle nel Regno Unito, richiedendo monitoraggi costanti e aggiornamenti regolari delle linee guida di prevenzione.