La guardia di finanza di torre annunziata ha eseguito un sequestro di quasi un milione di euro nei confronti di una società con sede a pompei attiva nel mercato all’ingrosso di profumi e cosmetici. Il provvedimento nasce da un controllo fiscale che ha portato alla luce omissioni nelle dichiarazioni dei redditi e dell’iva per gli anni dal 2021 al 2023.
Controllo fiscale e ricostruzione della posizione tributaria
Le fiamme gialle hanno avviato una verifica approfondita sulla società Be One S.r.l., analizzando i documenti contabili e fiscali relativi agli anni di imposta 2021, 2022 e 2023. La ricostruzione della posizione fiscale ha evidenziato l’omessa presentazione della dichiarazione IRES per il 2022 e delle dichiarazioni IVA per il biennio 2022-2023. Questi mancanze hanno alimentato i sospetti su una possibile evasione fiscale, la cui somma è stata stimata in circa 940.000 euro.
Il gruppo di investigazione ha concentrato le attenzioni sugli aspetti formali e sostanziali delle dichiarazioni fiscali, valutando la coerenza tra i dati forniti e la realtà economica dell’impresa. Questa ricostruzione ha messo in luce l’assenza di documentazione fondamentale, un elemento che ha spinto la procura a richiedere l’intervento giudiziario.
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Provvedimento giudiziario e sequestro delle risorse
Il sequestro preventivo è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di torre annunziata, su istanza della procura della repubblica. Il valore delle somme confiscate ammonta a 939.987,54 euro, un importo che corrisponde all’evasione contestata. Il provvedimento riguarda sia le disponibilità finanziarie sia beni mobili collegati all’azienda e al suo rappresentante legale.
Tali misure sono volte a bloccare l’uso di risorse derivanti da attività illecite, garantendo così l’efficacia del procedimento penale. Le autorità sono al lavoro per completare la quantificazione dei beni sottoposti a sequestro, una fase importante per stabilire l’entità dell’ingente somma gravante sulle controparti.
Contestazioni legali al rappresentante legale
Il legale rappresentante della Be One S.r.l. è indagato per omessa dichiarazione dei redditi e per occultamento o distruzione di documenti contabili, reati previsti dagli articoli 5 e 10 del decreto legislativo 74 del 2000. Queste violazioni mostrano un comportamento orientato a nascondere dati rilevanti per il fisco, consentendo alla società di evitare il pagamento delle imposte.
L’indagine si concentra sul ruolo del rappresentante nell’organizzazione delle attività contabili e fiscali, elemento chiave per stabilire la sua responsabilità. Secondo le accuse, avrebbe indirizzato l’impresa verso strategie per sottrarre al fisco somme che sfiorano il milione di euro, causando un danno per l’erario.
Il ruolo della guardia di finanza nella lotta all’evasione
L’operazione rientra nell’attività ordinaria della guardia di finanza di torre annunziata mirata a individuare e reprimere le pratiche di evasione fiscale. Questi interventi sono fondamentali per garantire il rispetto degli obblighi fiscali e per tutelare la correttezza tra le imprese che operano nel mercato.
Il contrasto alle frodi fiscali contribuisce a mantenere un equilibrio di concorrenza e a sostenere le risorse dello stato, impedendo che la pressione fiscale ricada in modo diseguale sulla struttura economica. Le forze dell’ordine proseguiranno con verifiche e azioni mirate per limitare fenomeni illeciti che minano le casse pubbliche e l’economia legale.