Oggi, giovedì 19 giugno 2025, migliaia di studenti italiani affrontano la seconda prova scritta dell’esame di maturità. Dopo la prima prova di italiano, tutti i candidati si presentano alle 8.30 in centinaia di scuole per rispondere a quesiti specifici legati al proprio percorso scolastico, che varia molto a seconda dell’indirizzo frequentato. Sono 524.415 gli studenti coinvolti nell’appuntamento odierno, chiamati a misurarsi con discipline che riflettono le materie chiave approfondite durante l’anno.
Le materie della seconda prova secondo gli indirizzi scolastici
La seconda prova dell’esame di maturità cambia radicalmente a seconda dell’indirizzo frequentato dagli studenti. Al liceo classico, ad esempio, la prova verte su latino. Al liceo scientifico invece, la materia scelta per la prova è matematica, che mette alla prova le competenze di calcolo e ragionamento logico sviluppate in anni di studio. Nel liceo linguistico la sfida è la “lingua e cultura straniera 1”, che si concentra sulla conoscenza approfondita di una lingua estera studiata durante il percorso.
Indirizzi e materie specifiche
Diverso è l’approccio per il liceo delle scienze umane, dove gli studenti devono confrontarsi con la disciplina “scienze umane”, che unisce elementi di sociologia, psicologia e pedagogia. Negli istituti tecnici e professionali le materie scelte rispecchiano le specificità degli indirizzi: ad esempio all’istituto turistico la seconda prova verte sulla lingua inglese, mentre all’istituto agroalimentare i candidati affrontano “economia, estimo, marketing e legislazione”. Ogni scuola predispone quella materia che più rappresenta il cuore del proprio percorso formativo.
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L’elenco completo delle materie per ogni indirizzo è definito dal Ministero dell’Istruzione, in modo da garantire che ogni studente affronti una prova coerente con le competenze maturate nei cinque anni di studio. Questa articolazione serve a valutare in maniera mirata le capacità specifiche, ponendo l’accento sulle discipline più significative nella formazione del candidato.
Come affrontano la seconda prova gli istituti professionali
Negli istituti professionali, che seguono il decreto legislativo 61 del 2017, la seconda prova assume una forma diversa rispetto ai licei e agli istituti tecnici. Qui la valutazione non si concentra su una materia in particolare, quanto piuttosto sulle competenze finali acquisite e su nuclei tematici essenziali per l’indirizzo. Lo scopo è verificare una preparazione organica che riassume conoscenze pratiche e teoriche.
La prova infatti è unica e integrata, strutturata per portare il candidato a dimostrare abilità trasversali e specifiche allo stesso tempo. Il Ministero indica una “cornice nazionale generale di riferimento”, cioè linee guida e ambiti tematici di base. Spetta poi alla commissione d’esame declinare questi riferimenti secondo la realtà della singola scuola, elaborando tracce che rispettano il profilo formativo dell’istituto.
Flessibilità e valutazione personalizzata
Questo modello lascia spazio a una certa flessibilità, ma richiede ai docenti di costruire prove personalizzate che permettano di rilevare concretamente le competenze sviluppate. L’esigenza è valutare non solo il sapere teorico, ma anche la capacità di applicarlo in contesti professionali o tecnici, rispondendo a un’esigenza di maggiore concretezza nel mondo scolastico-professionale.
Organizzazione e tempistica per lo svolgimento della seconda prova
La sessione della seconda prova è prevista per iniziare alle 8.30 di giovedì 19 giugno in tutte le scuole che partecipano all’esame di maturità. L’organizzazione prevede un controllo rigoroso e la presenza di commissioni d’esame chiamate a sorvegliare e verificare lo svolgimento della prova. I candidati sono tenuti ad arrivare in anticipo per sottoporsi ai controlli necessari e per prepararsi al meglio.
Le tracce per la prova sono preparate con particolare attenzione dal Ministero, tenendo conto della tipologia della scuola e delle materie per quella specifica classe di concorso. Una volta consegnati i compiti, gli studenti hanno diverse ore per rispondere, a seconda del tipo di prova. Non è raro che in alcuni indirizzi la prova coinvolga più discipline o più argomenti, con domande articolate su vari aspetti.
Tutti i partecipanti devono avere con sé soltanto il materiale consentito: penne, righelli, calcolatrici autorizzate o dizionari ove previsto. Sono vietate tutte le forme di comunicazione esterna o l’uso di dispositivi elettronici non autorizzati. La correttezza della prova è garantita dalla rigorosa vigilanza.
In molte scuole, la seconda prova rappresenta uno degli appuntamenti più importanti dell’esame e la riuscita può incidere sulla valutazione finale. Lo sappiamo, le condizioni in cui si svolge la prova influenzano non solo il risultato ma anche l’esperienza complessiva del candidato. Ogni anno il Ministero monitora il rispetto dei criteri di svolgimento nelle diverse sedi, con l’obiettivo di mantenere la trasparenza e l’equità nel processo d’esame.