Nel dibattito politico attuale si fa sentire con forza la voce di matteo ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della regione Marche. Intervenuto durante il programma Agorà, trasmesso su Rai3, ricci mette in guardia contro l’idea che il conflitto armato sia l’unica strada per risolvere le controversie internazionali. Le sue parole arrivano in un momento di crescente tensione globale, segnato da crisi che mettono alla prova le istituzioni multilaterali. L’appello si rivolge in particolare all’Europa, chiamata a ritrovare unità e autorevolezza nei rapporti esterni.
Il rischio di un mondo dominato dalla forza militare e dagli interessi economici
Ricci sottolinea una pericolosa tendenza che si sta affermando nel confronto internazionale: l’uso della forza e la priorità degli interessi economici vengono spesso posti al centro della risoluzione delle crisi. Questo scenario alimenta la possibilità di un aumento dei conflitti armati, che si moltiplicherebbero a livello globale. Non solo, secondo l’europarlamentare Pd, si sta perdendo il riferimento fondamentale al diritto internazionale, un punto di riferimento che dovrebbe guidare le azioni degli stati e delle organizzazioni multilaterali. In questo senso, le Nazioni Unite appaiono sempre più indebolite e la loro legittimità viene messa in discussione da più parti.
L’assenza di una voce unitaria e autorevole dell’unione europea
Un altro aspetto centrale evidenziato da ricci riguarda proprio il ruolo dell’Unione Europea. Gli ultimi eventi e scandali globali mostrano come l’UE non disponga di una politica estera coerente e condivisa. Questa frammentazione indebolisce la sua capacità di incidere sulle crisi internazionali e di rappresentare un punto di riferimento stabile nelle sedi diplomatiche. Senza un messaggio e una strategia comuni, l’Europa perde peso politico e lascia spazio ad altri attori con posizioni contrastanti. La mancanza di una difesa collettiva è un segnale evidente di questa debolezza che ricci definisce rischiosa per gli equilibri mondiali.
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La necessità di un’unica politica estera e di difesa europea
Dinanzi a conflitti emergenti, secondo ricci, è necessario un cambiamento radicale nel modo in cui l’Europa risponde agli scenari drammatici. L’europarlamentare insiste sull’importanza di costruire una politica estera e di difesa unitaria, capace di parlare con un’unica voce. Solo così l’UE potrà giocare un ruolo credibile nella gestione delle crisi, difendendo la pace e il diritto internazionale. Questo obiettivo riguarda anche il governo italiano, chiamato a mantenere una posizione netta a favore dell’euroscetticismo e a non cedere alle provocazioni di leader stranieri che rilanciano narrazioni che mettono in dubbio i trattati e i principi condivisi.
Il governo italiano e le tensioni con la politica internazionale
Ricci richiama infine il governo italiano a una responsabilità precisa nel panorama politico esterno. L’Italia deve sostenere con forza una linea europeista, evitando di seguire schieramenti che si discostano da questo orientamento. In particolare vengono criticate alcune dichiarazioni attribuite a figure come Donald Trump, ritenute irrazionali e dannose per la stabilità internazionale. Questa posizione rigida, sottolinea ricci, serve a preservare la coesione dentro la comunità europea e a evitare di alimentare conflitti e divisioni inutili sul piano mondiale. La politica estera italiana deve riflettere una strategia che punti a rafforzare la pace, i diritti e le istituzioni multilaterali di cui l’Europa è parte integrante.