Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha guidato una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi in prefettura a Matera. L’incontro è servito per fare il punto sulla situazione della sicurezza nel capoluogo lucano e nella sua provincia, mettendo in luce i risultati ottenuti dalle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità e al degrado.
La riunione in prefettura a Matera e i temi affrontati
Il 2025 ha visto a Matera un’importante convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal ministro Matteo Piantedosi. La sede è stata la prefettura, luogo simbolico della gestione della sicurezza locale. L’obiettivo principale dell’assemblea è stato quello di esaminare lo stato attuale della sicurezza nel capoluogo e in tutta la provincia di Matera. Durante la riunione, il ministro ha evidenziato i risultati concreti raggiunti dalle forze dell’ordine nel controllo del territorio e nella prevenzione di fenomeni legati all’illegalità.
Degrado urbano e percezione di sicurezza
La discussione ha incluso anche l’esame delle strategie messe in campo per affrontare il degrado urbano, un aspetto significativo che impatta sulla percezione della sicurezza tra i cittadini. Sono stati presentati dati aggiornati che confermano una riduzione delle situazioni critiche, grazie all’azione quotidiana di poliziotti, carabinieri e altre forze di sicurezza. Questa azione versa su un impegno costante per garantire un ambiente più sicuro per residenti e visitatori, specie in una città come Matera, frequentata da turisti.
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Un punto rilevante del confronto è stato il rapporto tra le Forze di polizia e l’autorità giudiziaria. Il coordinamento fra queste istituzioni risulta fondamentale per indebolire le reti criminali e salvaguardare l’ordine pubblico. Nel dialogo sono state discusse modalità operative per rafforzare questa collaborazione, anche in risposta a segnali recenti di attività illecite nella regione lucana.
Contrasto alla criminalità organizzata e potenziamento degli organici
Nella riunione sono stati affrontati temi legati alla lotta contro la criminalità organizzata, fenomeno che permane tra le sfide principali nella provincia di Matera. Il ministro Piantedosi ha sottolineato che l’azione di contrasto è condotta in stretto coordinamento con la magistratura. “L’obiettivo è smantellare le consorterie criminali che ancora oggi operano in alcune aree, influenzando anche l’economia locale.”
Il rafforzamento delle forze dell’ordine si è tradotto in un potenziamento degli organici sul territorio lucano. L’incremento di personale si è reso necessario per coprire meglio il territorio, incrementare i controlli e garantire risposte immediate agli eventi di illegalità. I nuovi arrivi nelle forze di polizia hanno portato maggiore sicurezza negli interventi sul campo e una presenza più efficace nei luoghi considerati a rischio.
Coinvolgimento dei vari corpi di polizia
Questa strategia coinvolge vari corpi, da polizia a carabinieri, dalla guardia di finanza alla polizia locale. È un lavoro che richiede continuità e attenzione verso segnali che possono indicare attività criminali in espansione. Il potenziamento di mezzi, tecnologie e personale è parte di un disegno che mira a tutelare la legalità e a offrire garanzie concrete alla popolazione.
Dati sulla sicurezza in provincia e risultati tangibili
Il ministro Piantedosi ha presentato dati che illustrano lo stato della sicurezza in provincia di Matera. Questi numeri mostrano un trend positivo nei principali indicatori legati all’illegalità e al degrado. La riduzione di episodi criminali conferma che le strategie adottate trovano riscontro in azioni operative efficaci.
I risultati non riguardano solo azioni repressive, ma anche attività preventive e di controllo del territorio. La capacità delle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente ha evitato l’aggravarsi di situazioni a rischio. In effetti, la maggiore visibilità delle pattuglie e altre misure preventive contribuiscono a mantenere stabile la percezione di sicurezza tra gli abitanti.
Collaborazione tra istituzioni e popolazione
La collaborazione tra istituzioni ha permesso di effettuare interventi mirati in aree particolarmente vulnerabili. Grazie anche a un dialogo costante con la popolazione, si è creata una rete di segnalazioni e monitoraggi che consente di cogliere tempestivamente elementi di criticità. I dati diffusi indicano, quindi, la validità delle scelte messe in campo dalla prefettura e dal ministero dell’Interno.