Matteo formenti trovato morto a cologne: indagini sul ritrovamento in condizioni misteriose ai piedi del monte orfano

Matteo formenti trovato morto a cologne: indagini sul ritrovamento in condizioni misteriose ai piedi del monte orfano

Il corpo di Matteo Formenti, assistente bagnante indagato per la morte del piccolo Michael, è stato trovato a Cologne; le autorità indagano tra ipotesi di suicidio e tensioni psicologiche legate al caso.
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Il corpo di Matteo Formenti, giovane assistente bagnante di Chiari, è stato trovato senza vita a Cologne in circostanze sospette. Le indagini, ancora in corso, puntano a chiarire se si tratti di suicidio, mentre emergono dettagli sul suo stato psicologico e le tensioni legate a un incidente fatale sotto la sua responsabilità. - Gaeta.it

La scoperta del corpo di matteo formenti, giovane assistente bagnante di 28 anni, ha scosso le comunità di Chiari e dei comuni vicini. Il giovane è stato rinvenuto senza vita il 25 giugno in una zona boschiva a cologne, vicino al monte orfano. Le circostanze del ritrovamento hanno sollevato interrogativi sulla natura della sua morte. Mentre le autorità attendono gli esiti dell’autopsia, emergono dettagli sulle tensioni personali vissute da formenti nelle settimane precedenti.

Il passato professionale di matteo formenti e le accuse pendenti

Matteo, residente a Chiari e figlio unico, lavorava come assistente bagnante in due luoghi: il parco acquatico “Tintarella di Luna” di Castrezzato e in un relais di Erbusco. La sua professione lo metteva quotidianamente a contatto con il pubblico e richiedeva una grande attenzione alla sicurezza, soprattutto dei minori durante la stagione estiva.

La sua posizione professionale si era complicata dopo un incidente fatale in piscina, dove un bambino di 4 anni, michael, era annegato sotto la sua sorveglianza. Il piccolo era entrato in acqua privo di protezioni e, nonostante i soccorsi, è deceduto dopo due giorni di ricovero all’ospedale di bergamo. Formenti era stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, mentre proseguivano le indagini per stabilire eventuali negligenze.

Il cellulare e i segnali di isolamento

È interessante il particolare relativo al cellulare del giovane, sequestrato dagli agenti: matteo avrebbe acquistato una nuova SIM dopo il sequestro, gesto che potrebbe indicare la volontà di isolarsi o di tagliare contatti. Questa scelta potrebbe essere collegata allo stato emotivo in cui versava.

Il ritrovamento del corpo e le condizioni del luogo

Due runner che percorrevano via dei cappuccini, nel territorio di cologne, hanno scoperto il corpo di matteo formenti nella mattinata del 25 giugno. L’uomo giaceva in un’area boschiva ai piedi del monte orfano, con la testa coperta da un sacchetto di plastica e le mani strette da un lucchetto da bicicletta, legato dietro la schiena. Accanto al corpo sono state trovate la sua automobile e lo zaino personale, dettagli che sottolineano un contesto inquietante e lasciano spazio a molteplici spiegazioni.

Gli inquirenti hanno subito avviato le indagini per chiarire se si tratti di suicidio o di un altro tipo di evento. Al momento, l’ipotesi prevalente è proprio quella del suicidio, benché sia ancora prematuro escludere altre piste. L’autopsia e ulteriori rilievi balistici o di natura forense contribuiranno a dipanare il quadro. L’area intorno a monte orfano, conosciuta per la sua natura selvaggia, diventa così teatro di un’indagine delicata.

Le ultime ore di vita e i segnali psicologici

Il lunedì precedente la scoperta del corpo matteo aveva comunicato alla madre di recarsi al lavoro, ma da quel momento si era perso ogni contatto. La sua scomparsa aveva generato allarme, alimentata dalle notizie dei procedimenti giudiziari.

Secondo la psicologa valentina di mattei, interpellata da “Repubblica”, il caso si inserisce nella dinamica di traumi psichici acuti. La pressione emotiva derivante da una tragedia vissuta in prima persona e dall’apertura di un’indagine penale può provocare una profonda sofferenza psicologica. In assenza di un adeguato supporto, questa sofferenza rischia di diventare un peso insopportabile per la mente.

Isolamento e sofferenza psicologica

La psicologa ha descritto come la combinazione di isolamento, paura e vergogna legata all’esposizione pubblica renda difficile mantenere un equilibrio mentale. Senza reti di sostegno emotivo o professionale, la persona può chiudersi in una spirale negativa, perdendo la capacità di reagire agli eventi.

Le indagini in corso e gli sviluppi attesi

Gli inquirenti mantengono l’attenzione su tutti gli elementi trovati sul luogo del ritrovamento, compresi gli oggetti personali e le condizioni del corpo. L’autopsia, in programma a breve, fornirà risposte tecniche sulla causa della morte. Il lucchetto che bloccava le mani indica probabilmente un modo per evitare movimenti, ma bisognerà capire se sia stato messo da matteo stesso o meno.

La comunità locale segue con attenzione gli sviluppi, dato anche il coinvolgimento di un giovane conosciuto e stimato sul territorio. Le autorità invitano a non diffondere notizie non confermate, mentre la famiglia chiede rispetto e riservatezza.

Nel frattempo, emergono riflessioni sul ruolo della tutela della salute mentale nei casi di persone coinvolte in eventi traumatici o sotto indagine giudiziaria. Il caso di matteo apre il dibattito su come gestire il peso emotivo di situazioni difficili in ambienti di lavoro ad alta responsabilità, soprattutto quando coinvolgono minori.

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