Matera invita a chiudere i conflitti europei e mediorientali durante la festa della repubblica 2025

Matera invita a chiudere i conflitti europei e mediorientali durante la festa della repubblica 2025

Matera celebra la Festa della Repubblica 2025 con eventi in piazza Vittorio Veneto, ricordando la nascita della Repubblica italiana e promuovendo pace e dialogo in vista della Capitale mediterranea della cultura 2026.
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Matera ha celebrato la Festa della Repubblica 2025 con eventi nel centro storico, sottolineando il valore della Costituzione, la memoria storica e l’impegno per la pace, in vista del suo ruolo di Capitale mediterranea della cultura e del dialogo nel 2026. - Gaeta.it

Matera, città dei Sassi e futura Capitale mediterranea della cultura e del dialogo nel 2026, ha ospitato le celebrazioni per la Festa della Repubblica 2025. L’evento ha richiamato residenti e turisti nel centro storico, dove è stata rilanciata la richiesta di pace per i territori europei e del Medio Oriente. Il momento commemorativo ha ripercorso la nascita della Repubblica italiana e il valore della Costituzione come fondamenti della democrazia e della libertà.

La festa della repubblica nel cuore di matera tra memoria e impegno per la pace

Le celebrazioni del 2 giugno 2025 si sono svolte principalmente in piazza Vittorio Veneto, una delle piazze storiche di Matera. Il programma ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, interpretato da due insegnanti – pianista e soprano – che hanno coinvolto la piazza in un momento di condivisione emotiva. La presenza di turisti, come ogni giorno nella città dei Sassi, ha evidenziato il legame tra cultura, storia e turismo che caratterizza Matera.

Il prefetto Cristina Favilli ha poi deposto una corona di alloro davanti al Monumento ai Caduti. Ad accompagnarla, due studenti dell’istituto omnicomprensivo “Padre Pio da Pietrelcina” di Pisticci, comune vicino a Matera. Questo gesto ha rappresentato un omaggio simbolico ai sacrifici effettuati durante le guerre e un richiamo alla necessità di riconoscere e mantenere la pace come valore fondamentale. La funzione commemorativa ha voluto sottolineare il peso storico e morale delle scelte compiute dagli italiani nel referendum del 1946.

La repubblica italiana nata dalla resistenza e il ruolo della costituzione oggi

Negli interventi ufficiali, si è ricordato che la Repubblica è nata dall’esperienza della Resistenza e dalla volontà popolare espressa attraverso il referendum del 2 giugno 1946. Un momento decisivo che cambiò la forma di governo, sancendo la fine della monarchia e aprendo una nuova fase per il paese. La Carta Costituzionale, entrata in vigore negli anni successivi, ha rappresentato la struttura che regge la democrazia italiana.

Secondo i relatori, la Costituzione è un punto di riferimento imprescindibile per la tutela delle libertà civili e sociali. Nella città che nel 2019 è stata Capitale europea della Cultura, Matera si fa simbolo anche di questi principi. L’impegno a mantenere vive le memorie storiche si riflette nell’attenzione a costruire un contesto pacifico e giusto, coerente con quei valori fondamentali da cui è nata la Repubblica.

Autorità e studenti protagonisti nei discorsi istituzionali della festa

Al centro delle celebrazioni sono stati gli interventi di chi guida le istituzioni locali. Il prefetto Cristina Favilli, il commissario prefettizio Raffaele Ruberto e il presidente della Provincia Francesco Mancini hanno offerto spunti su responsabilità e impegni attuali legati alla memoria della Repubblica. La presenza di Sanya Bonelli, presidente della consulta provinciale studentesca, ha dato voce a una prospettiva giovanile, coinvolgendo i ragazzi in questo momento di ricordo e consapevolezza civile.

Le parole dei rappresentanti hanno sottolineato il valore civile da onorare, rinnovando l’invito a riconoscere la pace come condizione irrinunciabile per lo sviluppo delle comunità. Gli studenti sono stati protagonisti anche nella cerimonia di consegna delle onorificenze, con cinque cittadini insigniti del titolo di cavaliere della Repubblica e la consegna di un diploma di onorificenza pontificia. Questa pratica evidenzia la volontà di premiare azioni di impegno civile e dedizione al bene pubblico a livello locale.

Matera capitale mediterranea della cultura e piattaforma per il dialogo

La scelta di Matera come Capitale mediterranea della cultura e del dialogo nel 2026 si inserisce in un percorso che da tempo mette la città al centro di iniziative culturali legate alla pace e alla convivenza. Il messaggio lanciato in occasione della Festa della Repubblica 2025 conferma questo ruolo. In un momento in cui i conflitti in Europa e Medio Oriente continuano a causare destabilizzazioni, Matera chiede un impegno concreto per trovare soluzioni rapide.

Il legame tra cultura e politica emerge come leva importante per promuovere una convivenza pacifica e la tutela dei diritti umani. Il futuro evento internazionale previsto per il 2026 sarà un’occasione per sviluppare dialoghi costruttivi che coinvolgano diverse realtà del Mediterraneo, terreno di scambi e radici comuni. Questa dimensione culturale si affianca alla memoria storica che Matera custodisce, rendendo la città crocevia tra passato e futuro.

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