La ciclovia Alpe Adria, percorso molto frequentato da appassionati e turisti di Austria e Germania, ha subito un danno a causa di una frana improvvisa che ha coinvolto un ponte lungo il tracciato. L’evento è avvenuto intorno alle 12.30 e ha richiesto un intervento urgente da parte dei vigili del fuoco locali. Il tratto rimane chiuso in attesa di una valutazione geologica più approfondita.
Il distacco dei massi e l’intervento dei vigili del fuoco
Un gruppo di massi si è staccato dalla montagna sovrastante la ciclovia, colpendo una struttura portante di un ponte in provincia di Udine, vicino a Gemona. Il movimento dei detriti ha fatto scattare subito l’allarme e la squadra di pompieri del distaccamento di Gemona è arrivata rapidamente sul posto. I vigili del fuoco hanno controllato attentamente la zona per verificare l’eventuale coinvolgimento di persone. Fortunatamente non si sono registrati feriti o persone in pericolo durante il distacco dei massi.
La verifica ha riguardato anche la stabilità stessa del ponte, che ha subito danni visibili ma non ancora quantificati nel dettaglio. La priorità è stata mettere in sicurezza la zona. L’intervento ha portato alla decisione di chiudere il ponte e una parte del percorso ciclabile a scopo precauzionale, per evitare rischi a chi percorre abitualmente questa zona.
Il ruolo della geologia nella riapertura del tratto
Dopo la chiusura immediata, la riapertura del ponte sulla ciclovia dipenderà dal parere di esperti geologi. Questi specialisti dovranno esaminare il versante montano e lo stato della struttura per garantire che non sussistano ulteriori pericoli di caduta massi o cedimenti. La valutazione scientifica sarà decisiva per capire se sarà necessario intervenire con opere di rinforzo o modifiche al percorso.
Solo dopo il via libera da parte degli esperti la ciclovia potrà tornare ad avere traffico pedonale e ciclistico. La prudenza in casi come questo è indispensabile per prevenire incidenti gravi, visto che la zona è frequentata da migliaia di persone ogni anno.
L’effetto del maltempo sui flussi di turisti e visitatori
Normalmente fra la fine di aprile e i primi di maggio la ciclovia Alpe Adria è presa d’assalto da migliaia di escursionisti. Il percorso collega diverse località e rappresenta una meta apprezzata da turisti soprattutto dall’Austria e dalla Germania, che arrivano in Friuli Venezia Giulia per godersi natura e sport all’aria aperta.
In questa occasione il tempo inclemente ha scoraggiato molti visitatori. Per questo motivo, al momento del distacco dei massi, il percorso risultava praticamente vuoto. Questo ha evitato potenziali incidenti e ha permesso un intervento più rapido e semplice da parte dei soccorritori. Le condizioni metereologiche avverse continuano comunque a influenzare l’afflusso di visitatori sulla ciclovia in questa fase della stagione.