Marta roberti trasforma palazzo boncompagni con una giungla mitologica tra arte e storia a bologna

Marta roberti trasforma palazzo boncompagni con una giungla mitologica tra arte e storia a bologna

a bologna, la mostra di marta roberti a palazzo boncompagni unisce arte contemporanea, mitologia e natura in un percorso immersivo che dialoga con l’architettura storica e le divinità antiche
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A Bologna, a Palazzo Boncompagni, la mostra “Giungla a Palazzo” di Marta Roberti fonde arte contemporanea, mitologia e natura in un percorso immersivo che dialoga con l’architettura storica, offrendo una riflessione sul mito e la trasformazione. - Gaeta.it

Un’esposizione unica di arte contemporanea apre a bologna con una mostra di marta roberti, che anima spazi storici con figure fantastiche ispirate alla mitologia e alla natura. Palazzo Boncompagni, dal 19 giugno al 28 luglio, ospita “giungla a palazzo”, evento curato da silvia evangelisti, che mescola elementi antichi e moderni in un percorso immersivo.

La mostra “giungla a palazzo” tra mito e paesaggi immaginari

L’esposizione organizzata a palazzo boncompagni porta i visitatori in un mondo dove il mito prende forma attraverso una natura reinventata dall’artista. Marta Roberti usa figure antropomorfe per costruire una giungla carica di suggestioni: sfingi, animali esotici, dee arcaiche, e creature ibride popolano gli spazi sia all’interno che all’esterno della dimora storica. La scelta del luogo non è casuale: l’architettura seicentesca, legata a papa Gregorio XIII, crea un contrasto forte con le immagini contemporanee, ma condivide con queste la capacità di raccontare storie complesse.

Un percorso tra spazi e decorazioni

La mostra disegna un percorso che si estende dal loggiato esterno alla scala monumentale progettata dal Vignola. L’artista riempie ogni angolo con disegni e figure che sembrano dialogare con le decorazioni esistenti, amplificando la sensazione di trovarsi in un ambiente sospeso tra realtà e immaginazione. Le creature non solo decorano ma aprono uno spazio di riflessione sul tempo e sui miti, rinnovati nella loro capacità di sorprendere.

Le figure di roberti tra divinità antiche e metamorfosi naturali

Marta roberti inserisce le sue creature in un contesto dove l’antico si veste di contemporaneità. Le dee e le divinità, come Atena, Afrodite, Cerere e Fortuna, vengono riproposte sotto forme che rimandano alla natura selvaggia e a trasformazioni misteriose. Questo approccio rende il mito accessibile e presente, eliminando le distanze con il pubblico. Non sono solo icone ma personaggi in movimento, che sembrano vivere e mutare negli spazi di palazzo.

Metamorfosi e riferimenti archetipici

Le metamorfosi rappresentate spaziano da animali fantastici a figure ibride, con dettagli che evocano storie e simboli archetipici. Le grottesche su fondo bianco presenti nella palazzo si specchiano nei disegni di Roberti, amplificando la percezione di un mondo parallelo dove passato e presente si incontrano. Questa presenza forte del mito e della natura disegna un racconto visivo che dialoga con l’architettura senza sovrastarla.

Un dialogo intenso tra arte contemporanea e patrimonio storico

L’intervento di Marta roberti a palazzo boncompagni sottolinea il rapporto tra arte e ambienti storici. L’artista riesce a inserire uno sguardo contemporaneo in spazi carichi di memoria senza cancellarne il valore originale. Al contrario, le opere valorizzano architetture e decorazioni che raccontano la storia del cinquecento e del seicento, trasformando il palazzo in un luogo vivo.

Le scelte dell’artista mostrano una sensibilità verso i materiali e le superfici che ospitano le sue immagini. La presenza delle sue figure nel loggiato o lungo la scala monumentale non è superficiale, ma intessuta in un racconto che coinvolge il visitatore nella storia del palazzo. Una giungla immaginaria si fonde così con gli elementi storici, in un’esperienza che stimola sia la vista che la riflessione.

L’impatto culturale della mostra a bologna nel 2025

L’evento organizzato a bologna rappresenta un’occasione per avvicinare il pubblico all’arte contemporanea attraverso un linguaggio visivo ispirato al passato. La scelta di palazzo boncompagni come sede aggiunge spessore all’esperienza e richiama l’importanza di valorizzare siti storici attraverso iniziative culturali.

La permanenza della mostra fino a fine luglio permette di coinvolgere una vasta platea, dagli appassionati d’arte ai turisti curiosi, che trovano nella giungla di marta roberti un invito alla scoperta e al confronto con simboli antichi reinterpretati. L’iniziativa conferma il ruolo di bologna come città dove il dialogo tra storia e arte contemporanea continua a farsi strada.

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