Maria Voce, prima donna alla guida del movimento dei Focolari, si è spenta venerdì 20 giugno a Rocca di Papa, la cittadina dove ha vissuto gli ultimi anni. La sua vita, segnata da un impegno profondo nella diffusione dei valori del movimento fondato da Chiara Lubich, ha lasciato un segno importante in Italia e nel mondo. I funerali si svolgeranno lunedì 23 giugno, presso il Centro Internazionale dei Focolari.
Vita e ruolo di maria voce nel movimento dei focolari
Nata ad Aiello Calabro, in Calabria, il 16 luglio 1937, Maria Voce è stata un personaggio di spicco nella storia del movimento dei Focolari. Laureata in giurisprudenza e prima donna avvocato nella sua regione, entrò a far parte del movimento nel 1959. Nei primi anni, affiancò Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, per sei anni come sua collaboratrice diretta. In seguito trascorse sei anni in Turchia, dove assunse la responsabilità di guidare il movimento in quel Paese.
La sua nomina a presidente del movimento, avvenuta nel 2008 dopo la morte di Chiara Lubich, segnò la prima volta che una donna assumeva quel ruolo. Maria Voce mantenne la presidenza per due mandati, fino al 2021, occupandosi di coordinare una rete che contava oltre 2 milioni di aderenti in 182 Paesi. La sua guida fu caratterizzata da una lunga esperienza di dialogo e di apertura verso diverse realtà culturali e religiose.
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Il saluto della presidente margaret karram e il ricordo personale
Margaret Karram, attuale presidente dei Focolari, ha diffuso un messaggio nel quale ricorda Maria Voce con parole cariche di affetto e riconoscenza. Nel comunicato si sottolinea il nome “Emmaus”, dato a Maria Voce da Chiara Lubich, simbolo della fede e del cammino spirituale che ha animato tutta la sua vita. Karram descrive la presenza costante e discreta di Maria Voce nelle occasioni importanti, fatta di consigli saggi, preghiere offerte e piccoli gesti come fiori o poesie, che esprimevano il suo sostegno non solo istituzionale ma personale.
Il saluto si lega anche al momento del trapasso, avvenuto alle 17.22 nella sua casa di Rocca di Papa, circondata dall’affetto delle compagne di comunità. Questo passaggio, riferito nel comunicato, mette in evidenza la serenità che ha accompagnato gli ultimi momenti della sua vita.
Un impegno spirituale e internazionale
Maria Voce ha definito il suo ruolo dentro i Focolari come un’esperienza di crescita e apertura verso il mondo. In un’intervista ha spiegato come questa responsabilità, inizialmente vista con timore, si sia trasformata in un’occasione per ricevere e dare affetto. Non a caso, molte persone in tutto il mondo sono diventate, per lei, veri fratelli e sorelle, in una dimensione di famiglia globale. La sua capacità di costruire relazioni ha contribuito a diffondere il messaggio unitario del movimento, che mira a superare barriere culturali e religiose.
Nel corso degli anni, Maria Voce ha partecipato a numerosi eventi internazionali e ha mantenuto stretti contatti con altre realtà religiose e civili, consolidando la presenza dei Focolari in contesti diversi. La sua esperienza riflette la dimensione globale del movimento e la capacità di interpretare il carisma di Chiara Lubich in tempi contemporanei.
Il rapporto con la chiesa e la presenza nei vertici vaticani
L’impegno di Maria Voce ha avuto anche una dimensione istituzionale al interno della Chiesa cattolica. Nel 2009 papa Benedetto XVI la nominò consultrice del Pontificio Consiglio per i Laici. Due anni dopo assunse lo stesso incarico nel Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione. Queste nomine testimoniano il riconoscimento della sua competenza e della sua dedizione.
Tra gli eventi più significativi della sua attività c’è l’intervento al 50° Congresso Eucaristico internazionale in Irlanda nel 2012, e la partecipazione al Genfest di Budapest dello stesso anno, dove portò il messaggio conclusivo a migliaia di giovani. Il legame con papa Francesco si consolidò nel 2013, anno della sua prima udienza con il pontefice, quando avviò la richiesta per la causa di beatificazione di Chiara Lubich, aperta ufficialmente nel 2015.
Maria Voce prese parte anche agli incontri con il papa del 2017, soprattutto in occasione del 25° anniversario del Progetto di Economia di Comunione, un’iniziativa nata per rispondere alle sfide sociali legate al capitalismo, avviata da Chiara Lubich nel 1991 in Brasile. Questi momenti hanno evidenziato l’importanza della sua figura non solo all’interno del movimento, ma nell’interazione con la più ampia comunità ecclesiale e sociale.