Un evento di grande significato per il futuro politico della Regione Abruzzo si terrà a Teramo, dove Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare , si prepara a illustrare la sua visione sulla sovranità politica e sui diritti inalienabili dei cittadini. Questo incontro rappresenta un’importante occasione di confronto su tematiche cruciali per il benessere della società e delle istituzioni locali. La discussione si concentrerà sull’importanza di restituire ai cittadini il controllo sulle politiche pubbliche, liberandoli dai vincoli imposti dalle direttive europee.
L’importanza della sovranità politica
Per Marco Rizzo, la sovranità politica è un concetto fondamentale, essenziale per l’integrità dell’azione democratica. Nella nota da lui diffusa, Rizzo sottolinea che la sovranità non deve rimanere solo un concetto astratto, ma deve tradursi in diritti concreti per i cittadini. Questi diritti includono l’accesso a cure sanitarie universali e gratuite, il diritto a una casa dignitosa che non possa essere svalutata da influenze esterne, e la disponibilità di un lavoro sicuro e dignitoso.
La posizione di Rizzo evidenzia la necessità di fermare le privatizzazioni che minacciano non solo i diritti fondamentali, ma anche il tessuto sociale delle comunità locali. Il leader di DSP critica l’intervento di fondi di investimento stranieri nel settore immobiliare, che rischiano di mettere in secondo piano il bisogno di abitazioni accessibili per i cittadini. La sua visione abbraccia un modello di welfare centrato sulle persone, dove ogni individuo possa trovare assistenza e protezione sociale senza condizioni.
Lammite ai diktat di Bruxelles
Rizzo, parlando ai suoi sostenitori, ha chiarito che il suo obiettivo è quello di riportare l’indipendenza degli abruzzesi da quelli che definisce i “diktat” di Bruxelles. Queste affermazioni suggeriscono una proposta che mira a rivedere le politiche europee che, a suo avviso, limitano l’autonomia delle regioni italiane. L’incontro, previsto nella Sala Conferenze in Corso San Giorgio 113, sarà un’occasione per approfondire quest’analisi e discutere quali misure pratiche possano essere adottate per recuperare tale indipendenza.
Sottolineando la necessità di una salute accessibile a tutti, Rizzo propone di ripristinare un sistema di cure sul territorio, evidenziando i pericoli legati alla chiusura delle strutture sanitarie. Negli ultimi decenni, multe strutture sono state eliminate, sia da forze politiche di destra che di sinistra, a favore di modelli di sanità privatizzata, una situazione che ha reso necessaria la lotta per un ritorno a un sistema più inclusivo e universale.
La salute e i diritti dei cittadini
Uno degli aspetti più critici sollevati da Rizzo riguarda la salute dei cittadini e come questa venga gestita a livello locale. Secondo lui, il mantenimento di strutture sanitarie sul territorio è fondamentale per garantire un’assistenza immediata e di qualità. Rizzo evidenzia che durante gli anni di chiusure progressiva, i servizi sono diventati sempre più inaccessibili. Questa situazione ha portato a una diminuzione della fiducia del cittadino nei confronti del sistema sanitario, il quale dovrebbe essere un “fiore all’occhiello” per ogni comunità.
Il leader di Democrazia Sovrana e Popolare punta, quindi, a riattivare un dialogo su come restituire ai cittadini il diritto a cure sanitarie di prossimità, lontane da un modello che privilegia l’efficienza privata rispetto alle reali esigenze della popolazione. Il suo intervento si propone quindi di sensibilizzare su questi temi, sottolineando che la salute non è solo un diritto, ma una responsabilità collettiva e democratica.
L’evento di Teramo potrebbe quindi rappresentare un momento cruciale per definire il futuro della sanità e dei diritti in Abruzzo, sfidando le dinamiche attuali e ponendo le basi per un cambiamento significativo.
Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Sara Gatti