Marco Camisani Calzolari, esperto e pioniere del digitale in Italia, ha partecipato questa mattina al 68° congresso nazionale di Federpol, tenutosi all’Acquario di Genova. Durante il suo intervento, ha affrontato temi cruciali come la sicurezza informatica e l’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza di una maggiore consapevolezza sul patrimonio digitale personale e collettivo.
Il messaggio di una nuova consapevolezza digitale in un mondo connesso
Questa mattina all’Acquario di Genova, Marco Camisani Calzolari ha confermato l’urgenza di una nuova mentalità nei confronti delle tecnologie digitali. Le sue parole hanno rimarcato che la sicurezza informatica non riguarda soltanto professionisti o aziende, ma ogni cittadino che usa smartphone, computer o servizi web. La vita digitale è diventata parte integrante di quella reale e proteggerla assume un valore prioritario.
Ha sottolineato con forza la necessità di aggiornarsi e cambiare prospettiva, soprattutto nell’uso delle intelligenze artificiali. Un atteggiamento critico e informato sembra essere l’unica strada per difendersi dagli attacchi, ma anche per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal digitale. A quel punto, la consapevolezza collettiva può rappresentare una vera barriera contro le minacce che provengono dalla rete.
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Il valore della vita digitale e le minacce informatiche
Marco Camisani Calzolari ha richiamato l’attenzione su quanto la nostra vita quotidiana si intrecci ormai con il digitale. Ha spiegato che, sebbene siamo attenti alle chiavi fisiche di casa o macchina, spesso trascuriamo la protezione delle chiavi digitali che, invece, costituiscono parti fondamentali della nostra sicurezza personale. Con un esempio visivo, ha voluto mostrare come perdere anche segmenti di dati o credenziali online possa alterare profondamente la nostra esistenza.
Ha sottolineato che in Italia sono connessi a internet circa 160 milioni di dispositivi, ognuno rappresenta un possibile punto d’ingresso per attacchi informatici. Solo lo scorso anno, il mondo ha subito oltre tre milioni di attacchi, in larga parte riconducibili al phishing. L’esperto ha riportato statistiche indicative sul fenomeno: il 45% degli italiani ammette di aver ricevuto almeno una e-mail o chiamata fraudolenta. Per Camisani Calzolari, l’unico modo efficace per contrastare queste minacce passa dalla diffusione della cultura digitale: solo chi conosce i rischi può prevenirli concretamente.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella sicurezza e nel rischio
Il tema dell’intelligenza artificiale, centrale al congresso Federpol, è stato affrontato da Camisani Calzolari con chiarezza. Ha definito l’IA come un sistema basato su logiche statistiche, ribadendo che non si tratta di tecnologia vivente o autonoma. Secondo lui, affidarsi completamente all’IA è un errore perché questi strumenti agiscono come ripetitori di dati e non possono sostituire il giudizio umano.
Ha richiamato l’attenzione su un aspetto poco considerato: l’IA, infatti, è oggi usata sia come strumento di difesa che come mezzo per perpetrare attacchi informatici. Di conseguenza, rappresenta un’arma a doppio taglio. Camisani Calzolari ha invitato ad informarsi soltanto da fonti ufficiali e ad abbandonare vecchie abitudini, viste le velocità con cui la tecnologia si evolve, creando rischi ma anche opportunità nuove.