I dati sull’occupazione nelle marche a marzo 2025 mostrano una crescita significativa degli occupati, con un saldo di oltre 15 mila nuove persone attive rispetto all’anno precedente. L’incremento riguarda quasi tutti gli uomini, mentre le donne fanno segnare un aumento molto ridotto. Nel frattempo, diminuiscono i disoccupati e le persone inattive non disponibili a lavorare, con una riduzione marcata tra le donne che si trovano fuori dal mercato del lavoro ma disponibili a un impiego.
Crescita degli occupati e andamento della forza lavoro nelle marche
A marzo 2025, i dati raccolti da Unioncamere attraverso l’indagine Excelsior, elaborati dai centri studi di Cna e Confartigianato Marche, indicano un aumento netto di 15.524 occupati rispetto al primo trimestre 2024. Di questi, quasi tutti sono uomini, con un saldo positivo di 15.016 persone. Le donne occupate si sono incrementate appena di 508 unità, un dato che evidenzia un divario di genere particolarmente marcato.
Il numero dei disoccupati è sceso di 4.024, con una riduzione equilibrata fra uomini e donne . Parallelamente è calato anche il gruppo di coloro che non cercano lavoro e non sono disponibili, con una diminuzione di 8.174 unità. Questo gruppo mostra una forte componente femminile, segnata da un -7.545 di donne che pur non attive attivamente nella ricerca di un lavoro sarebbero disponibili ad accettarne uno.
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Partecipazione femminile al mercato del lavoro
La forza lavoro totale nelle marche segna un rialzo di 11.501 unità, un dato ottenuto bilanciando la forte crescita femminile nella popolazione attiva con la riduzione di uomini presenti nel mercato del lavoro . Si ridisegna così uno scenario che vede il mondo femminile incrementare la partecipazione al lavoro anche attraverso forme più flessibili o indirette.
Differenze per settore e tipologia contrattuale
Il settore dei servizi dimostra una capacità robusta di assorbire nuova occupazione con un ampliamento di 18.556 lavoratori rispetto all’anno precedente. L’industria manifatturiera registra una lievissima crescita, con 1.392 occupati in più, un segnale di stabilità in un comparto storicamente rilevante per la regione.
Al contrario, le costruzioni subiscono una battuta d’arresto, con un calo di 1.142 addetti, così come l’agricoltura: il comparto agricolo perde oltre tremila lavoratori , riflettendo trasformazioni in corso e forse una progressiva meccanizzazione o riconversione delle attività.
Tipologie contrattuali in evoluzione
Dal punto di vista contrattuale, cresce in modo considerevole l’occupazione dipendente , a fronte di una riduzione degli indipendenti . Questo dato propone un mercato del lavoro che premia rapporti formali e stabili, sostituendo progressivamente forme di lavoro autonomo e precario.
Previsioni di assunzioni nei prossimi mesi e profili richiesti
L’indagine Excelsior prevede un’intensa attività di assunzione da parte delle imprese marchigiane per il periodo giugno-agosto 2025. Sono attese circa 40.030 entrate di personale, distribuite su diversi ambiti produttivi e professionali. Rispetto al trimestre estivo 2024, si registra un aumento di 2.140 nuove assunzioni previste, segno di una domanda di lavoro in salita.
Nel solo mese di giugno le imprese pianificano di assumere 18.750 persone, superando del 7% le richieste del giugno 2024. La composizione delle posizioni richieste indica che il 53% riguarda professioni commerciali e servizi, mentre il 22,8% include operai specializzati e conducenti di impianti o macchine. Il 15,1% delle posizioni interessa profili non qualificati, mentre dirigenti e tecnici rappresentano il 9% del totale. La presenza consistente di figure tecniche e operaie segnala una domanda di competenze specifiche, ancora difficili da reperire.
Distribuzione territoriale delle assunzioni
La distribuzione territoriale delle assunzioni previste evidenzia concentrazione nelle principali province marchigiane: Ancona , Pesaro Urbino , Macerata , Ascoli Piceno e Fermo . Questi numeri mostrano la persistenza di forti legami tra il tessuto produttivo locale e la capacità di creare nuovi posti di lavoro.
Difficoltà di reperimento del personale e richieste di formazione specializzata
Le associazioni di categoria marchigiane segnalano una problematica diffusa legata alla reperibilità di personale qualificato. Secondo i presidenti di Confartigianato Marche e Cna Marche, quasi la metà delle posizioni da coprire rimane scoperta per mancanza di candidati idonei. Il problema riguarda soprattutto tecnici e operai specializzati, figure chiave per molte piccole e medie imprese della regione.
Per affrontare questa carenza, le organizzazioni propongono interventi sul versante della formazione. In particolare, sottolineano la necessità di politiche mirate, in grado di avvicinare le competenze richieste dai datori di lavoro alle offerte formative esistenti. Un ruolo centrale viene assegnato agli istituti tecnici superiori , che potrebbero rafforzare il legame con le piccole e medie imprese, garantendo percorsi formativi più aderenti alle necessità del mercato locale.
L’attenzione posta su formazione e specializzazione riflette un bisogno concreto di colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro nelle marche, dove la capacità produttiva rischia di frenare per carenza di personale preparato, nonostante la disponibilità complessiva di lavoratori nel territorio.