Marche, quattro mila famiglie in lista d’attesa per case popolari: i dati dell’Erap e le sfide nel triennio 2024-2026

Marche, quattro mila famiglie in lista d’attesa per case popolari: i dati dell’Erap e le sfide nel triennio 2024-2026

La domanda di alloggi popolari nelle Marche supera l’offerta, con 4mila famiglie in attesa; Erap Marche affronta morosità, manutenzioni e disparità territoriali puntando su digitalizzazione e investimenti 2024-2026.
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Nelle Marche la domanda di alloggi popolari supera l’offerta, con circa 4.000 famiglie in lista d’attesa e numerose criticità legate a morosità, manutenzioni e disparità territoriali. L’Erap Marche punta sulla digitalizzazione e investimenti per migliorare i servizi e la gestione. - Gaeta.it

La domanda di alloggi popolari nelle Marche supera di gran lunga l’offerta disponibile. L’ente regionale per l’abitazione pubblica segnala una distanza importante tra famiglie in lista d’attesa e case libere o in costruzione. Allo stesso tempo emergono criticità legate alla gestione delle morosità, alle manutenzioni necessarie e a un territorio che presenta forti disparità tra costa e interno. Le strategie di digitalizzazione dell’ente puntano a migliorare i servizi sul territorio.

La lunga lista d’attesa per un alloggio popolare nelle marche

Secondo i dati raccolti dall’Erap Marche, ci sono circa 4mila famiglie in attesa di ottenere un alloggio popolare nei prossimi tre anni. Questa cifra riflette una domanda molto alta, difficilmente soddisfatta con le risorse attualmente disponibili. I numeri ufficiali indicano tra i 1.200 e i 1.500 alloggi liberi che devono essere ancora ripristinati e non più di 600 nuovi alloggi in fase di realizzazione.

Dichiarazioni di di ruscio

Saturnino Di Ruscio, presidente dell’Erap Marche, ha sottolineato durante l’incontro a Ancona organizzato da Federcasa come questo divario sia pesante e rappresenti una criticità diffusa sul territorio. “I limiti nel recupero degli immobili e la lentezza nella realizzazione di nuove abitazioni aggravano la situazione, lasciando molte famiglie senza una prospettiva certa di casa.”

La difficoltà non riguarda solo i numeri ma gli effetti sul tessuto sociale. Senza una risposta adeguata, il rischio è di veder crescere condizioni di disagio abitativo, tensioni sociali e insicurezza. La domanda di case popolari nelle Marche riflette esigenze di un segmento di popolazione fragile su cui si concentra la pressione abitativa.

Disparità territoriali: tra costa affollata e interno spopolato

Nel territorio marchigiano la distribuzione delle richieste e delle disponibilità è molto disomogenea. Nella fascia litoranea, dove si concentra una domanda più forte, gli alloggi disponibili sono pochi e si registra una carenza evidente. Dall’altra parte, nelle aree dell’entroterra, esistono numerosi immobili sfitti che restano inutilizzati.

Di Ruscio ha spiegato che parte del problema deriva dagli effetti del terremoto del 2016. In alcune zone interne, pur con case a prezzi bassi, la popolazione è diminuita perché molte famiglie hanno deciso di non tornare a vivere in quei luoghi. Questo produce zone con case vuote senza richieste, mentre altre aree soffrono la pressione abitativa senza trovare risposta.

Proposta per graduatorie di area vasta

Una possibile soluzione proposta riguarda le graduatorie di area vasta che potrebbero considerare interi ambiti sociali o provinciali. Ciò permetterebbe un uso più flessibile degli alloggi in base alle reali esigenze, superando alcune rigidità territoriali nate dalle suddivisioni amministrative.

Manutenzioni, superbonus e il nodo delle morosità

Il mantenimento dell’efficienza degli edifici pubblici rappresenta una sfida complessa per l’Erap Marche. Molti alloggi necessitano interventi straordinari di manutenzione, che non sempre possono essere affrontati con risorse ordinarie. Il superbonus sugli interventi di efficientamento energetico nei condomini con proprietà mista ha offerto alcune possibilità.

Secondo il presidente Di Ruscio, il superbonus ha permesso di realizzare interventi importanti su isolamento e risparmio energetico, agendo come privato. “Ma il problema resta strutturale perché senza un intervento diretto da parte dello Stato o della Regione, i problemi legati allo stato degli immobili si aggraveranno nel tempo.”

Altro tema grave riguarda le morosità che pesano sui bilanci dell’ente. Alla fine del 2023 Erap Marche doveva ancora incassare 1,4 milioni di euro di quote condominiali anticipate per assegnatari morosi. Queste cifre rappresentano risorse bloccate che limitano la capacità di intervento su manutenzioni e servizi.

Digitalizzazione e piani di investimento per il triennio 2024-2026

L’Erap Marche ha messo in campo un piano triennale 2024-2026 con un investimento di 1,3 milioni di euro, concentrandosi sulla trasformazione digitale. Lo scopo è migliorare l’operatività dell’ente e i rapporti con gli assegnatari.

Tra le misure previste ci sono l’installazione di reti wi-fi in tutte le sedi, l’aumento della sicurezza informatica e la semplificazione di comunicazioni e pagamenti tramite una app dedicata. Questi strumenti puntano a rendere più diretto e veloce il contatto tra Erap e utenti.

Miglioramenti previsti con la digitalizzazione

La trasformazione digitale tocca anche la gestione interna, con procedure semplificate e monitoraggi più puntuali. Queste iniziative dovrebbero ridurre i tempi di risposta e migliorare il controllo sulle manutenzioni e gli incassi, elementi chiave per affrontare le criticità descritte.

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