Marcell jacobs ha scelto un’intervista a Belve trasmessa il 29 aprile 2025 per rispondere alle polemiche nate sui social network. Al centro delle discussioni, soprattutto accuse ingiuste legate al doping. L’ex campione olimpico dei 100 metri piani ha affrontato diverse tematiche, dal peso delle critiche alle sue motivazioni personali, offrendo uno sguardo diretto sulla sua carriera e scelte attuali.
La rabbia e le critiche sui social: cosa ha detto jacobs
Jacobs ha descritto un clima teso che si respira sui social, fatto di rabbia e accuse spesso ingiuste. Afferma che molti commenti negativi non gli sono stati espressi mai direttamente in faccia. Secondo lui, la parte più irritante delle critiche riguarda soprattutto il sospetto di doping che aleggia attorno ai suoi successi. Per jacobs queste accuse mancano di rispetto al lavoro quotidiano svolto.
Il lavoro e la fatica dietro ai risultati
Il campione ha voluto evidenziare il lavoro e la fatica dietro ai risultati ottenuti. Il sospetto che un risultato possa arrivare in modo scorretto lo infastidisce, perché tocca la credibilità personale e professionale. Ricorda che corre con una certa serenità e non con rabbia. Ci tiene a dire che il suo atteggiamento è fatto di voglia di fare e determinazione, piuttosto che frustrazione.
L’idea di correre “con il sorriso” è per lui fondamentale. Ha spiegato che la motivazione deriva soprattutto dalla fame di raggiungere traguardi, non dal risentimento verso qualcuno o qualcosa. Jacobs ha poi ammesso con sincerità che a volte dice bugie o esagera nel raccontarsi, come strategia per tenere calme le acque attorno a sé.
Il valore della sconfitta secondo jacobs
In un passaggio importante dell’intervista jacobs ha fatto una riflessione sulla vittoria e la sconfitta, definendo quest’ultima “più potente” nella sua esperienza. Per lui perdere rappresenta un momento di apprendimento e crescita. Ha sottolineato come le sconfitte non solo gli abbiano lasciato insegnamenti ma siano state l’occasione per accettare i propri limiti e migliorarli.
Accettare le sconfitte per migliorarsi
L’idea di fare proprie le sconfitte ha un valore profondo nella sua carriera e nel modo in cui interpreta le gare. Secondo lui, la capacità di accettare i risultati negativi permette di lavorare meglio su se stessi e di non sottovalutare nessun ostacolo. Questa visione appare cruciale per un atleta che vive di competizioni e sfide.
Il trasferimento negli stati uniti e le scelte personali di jacobs
Attualmente jacobs si allena negli Stati Uniti, una scelta di vita e sportiva che ha spiegato con precisione. Ha detto di aver voluto spostarsi in un luogo dove possa ritrovare se stesso e riallacciare i rapporti con la sua parte di famiglia americana. Questo move rappresenta anche un cambio di ambiente che può incidere sulla sua preparazione atletica.
Nessun cambio di nazionalità o federazione
Nonostante il trasferimento fuori dal territorio italiano, jacobs ha escluso qualsiasi ipotesi di cambio di nazionalità o federazione. Il campione è chiaro: non ha mai pensato a questa possibilità e rimane fedele all’Italia. Questa posizione chiarisce anche i dubbi nutriti da alcune voci su eventuali cambi di strada a livello sportivo e amministrativo.
La permanenza negli Stati Uniti permette a jacobs di lavorare in un contesto dove trovare nuove stimoli e condizioni di allenamento diverse. Al contempo il legame con l’Italia resta saldo, sia nel cuore che nei progetti futuri legati alla sua disciplina sportiva.