L’uso di tecnologie avanzate ha cambiato il modo di condurre le indagini sulla scena del crimine a Milano. Il Nucleo Investigativo dei carabinieri, guidato dal colonnello Antonio Coppola, ha applicato strumenti innovativi per ricostruire l’accaduto nella casa dei Poggi. L’impiego di laser scanner 3d e intelligenza artificiale si è rivelato cruciale per documentare e analizzare ogni dettaglio, specialmente per quanto riguarda le tracce di sangue, fondamentali per capire la dinamica del delitto.
L’impiego del laser scanner 3d per mappare la scena del crimine
Il laser scanner 3d ha permesso di ottenere una rappresentazione digitale tridimensionale completa e dettagliata dell’interno della casa dei Poggi. Questo strumento ha rilevato ogni angolo, superficie e oggetto presente in modo estremamente preciso, restituendo una mappa virtuale fedele dell’ambiente. Tale scansione consente agli investigatori di esaminare la scena del crimine anche a distanza di tempo, senza alterare nulla. La riproduzione in 3d aiuta a osservare le posizione relative dei reperti e i punti di interesse come le macchie di sangue o i segni di colluttazione.
Attraverso questi modelli digitali, è possibile analizzare i percorsi che potrebbero aver seguito aggressore e vittima. Si possono individuare traiettorie e posizioni, elementi spesso difficili da valutare direttamente sul posto. Ciò rende più efficace la ricostruzione degli eventi. Il dettaglio della scansione permette anche di confrontare le informazioni raccolte durante i rilievi con quelle emerse dalle testimonianze, verificando la coerenza degli elementi.
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Approfondimento sull’analisi delle macchie di sangue
Per approfondire la comprensione delle dinamiche del delitto, i carabinieri hanno sfruttato tecniche di Bloodstain Pattern Analysis . Questa disciplina studia la forma, la distribuzione e la dimensione delle macchie di sangue per capire movimenti, angoli e intensità dell’aggressione. Integrare l’intelligenza artificiale in questo contesto ha permesso di elaborare dati complessi e supportare le ipotesi investigative con precisione.
L’algoritmo analizza le immagini raccolte durante la mappatura, riconoscendo modelli difficili da individuare a occhio nudo. L’ia elabora le caratteristiche delle macchie, come lunghezza delle code, direzione e punti di impatto, per riprodurre la sequenza dei fatti. Questo sistema ha contribuito a identificare le armi utilizzate e a definire dati importanti, come la posizione delle persone coinvolte nel momento dell’aggressione.
La collaborazione fra i reparti specialistici
La collaborazione tra Nucleo Investigativo di Milano, Ris di Cagliari e Racis di Roma ha reso possibile combinare competenze specialistiche in campo tecnologico e forense. La tecnologia ha supportato gli investigatori, aiutandoli a interpretare i segni sulla scena del crimine e a collegarli ai movimenti reali.
Il ruolo del colonnello antonio coppola e delle forze coinvolte
Il colonnello Antonio Coppola ha diretto le operazioni con l’obiettivo di integrare tecniche d’avanguardia nelle fasi di analisi della casa dei Poggi. Il coordinamento tra i reparti investigativi è stato fondamentale per sfruttare al meglio strumenti come il laser scanner 3d e l’intelligenza artificiale.
I Ris di Cagliari hanno fornito supporto nella parte tecnica legata alla rilevazione delle tracce biologiche. Mentre il Racis di Roma ha contribuito nella fase di elaborazione dei dati raccolti con software specifici. Il lavoro congiunto ha permesso una ricostruzione dettagliata e attendibile dell’accaduto, offrendo elementi validi per le indagini in corso.
Milano si conferma così un laboratorio di metodi investigativi innovativi e rigorosi, dove la tecnologia diventa strumento concreto per ricostruire passo per passo la realtà degli eventi.