Manuela bora pronta a correre per un terzo mandato in consiglio regionale delle marche

Manuela bora pronta a correre per un terzo mandato in consiglio regionale delle marche

Manuela Bora si candida per un terzo mandato nelle Marche con il Pd, puntando a riportare il centrosinistra al governo e contrastare la giunta Acquaroli su lavoro, sanità e ricostruzione post-sisma.
Manuela Bora Pronta A Correre Manuela Bora Pronta A Correre
Manuela Bora, ex assessora e consigliera Pd, si candida per un terzo mandato alle elezioni regionali 2025 nelle Marche, con l’obiettivo di riportare il centrosinistra al governo e rilanciare lavoro, sanità e ricostruzione post-sisma. - Gaeta.it

Manuela Bora si prepara alla sfida politica in vista delle elezioni regionali di settembre 2025 nelle Marche. L’ex assessora della giunta Ceriscioli e consigliera del Pd in opposizione al centrodestra di Acquaroli annuncia la sua disponibilità a candidarsi per un terzo mandato, confermando l’impegno per riportare il centrosinistra al governo della regione.

Percorso politico di manuela bora nelle marche

Manuela Bora ha frequentato la scena politica regionale marchigiana per oltre dieci anni. La sua esperienza inizia come assessora nella giunta di centrosinistra guidata da Luca Ceriscioli. Durante quel periodo, Bora ha promosso oltre cento bandi pubblici a supporto del lavoro e delle imprese locali, lanciando interventi immediati contro le delocalizzazioni e favorendo il tessuto produttivo regionale. Questi atti hanno visto l’impegno diretto dell’esponente dem nel settore sanitario, del lavoro e della coesione sociale.

Dopo il cambio di maggioranza, con l’arrivo della giunta di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli, Bora ha assunto il ruolo di consigliera di opposizione. In questa veste, ha mantenuto un’attività legislativa attiva, proporre e sostenere proposte contro le disparità salariali, per la tutela della salute pubblica, il fine vita, i consultori familiari e l’estensione degli screening pediatrici. Anche se con meno potere decisionale rispetto a un assessore, Bora ha continuato a incarnare un’opposizione attenta con forte presenza nel dibattito politico regionale.

Impegno post-sisma e legame con il territorio

Bora ripercorre con realismo le sfide vissute in questi anni nelle Marche, in particolare il periodo dopo il terremoto del 2016. Secondo la consigliera, “il confronto diretto con le comunità colpite dalla calamità ha rappresentato una lezione fondamentale per la politica locale.” Le Marche, nel processo di ricostruzione, hanno mostrato capacità di resistenza e collaborazione nella gestione delle emergenze e delle conseguenze sociali ed economiche.

Questo legame con i territori marchigiani si traduce nell’impegno politico di Bora, che pone la base popolare e la partecipazione democratica al centro del suo messaggio. La politica per lei significa scelte nette, prese con coerenza e trasparenza, sempre a favore degli interessi della popolazione. Il suo radicamento è testimoniato anche dal nuovo sito ufficiale, manuelabora.it, pensato come canale di comunicazione diretto e come “lettera aperta” verso il Pd e i cittadini.

La candidatura alle regionali 2025

In vista delle elezioni regionali autunnali, Manuela Bora mette a disposizione il suo bagaglio politico per la campagna del centrosinistra. Il Pd regionale, protagonista nel definire la squadra e i candidati, valuterà la sua disponibilità. “Il terzo mandato è previsto dallo statuto,” ha spiegato, sottolineando che la decisione definitiva spetterà all’assemblea dem.

L’esponente dem si dice pronta a “metterci la faccia” contro quello che definisce un governo regionale di centrodestra distruttivo, con particolare riferimento alla gestione della sanità pubblica sotto la giunta Acquaroli. Secondo Bora, questa amministrazione ha mostrato mancanza di ascolto e incapacità di gestire i servizi fondamentali. Per questo motivo, considera vitale il ritorno del centrosinistra a Palazzo Raffaello.

La candidatura di Bora si presenta come una parte di una campagna più ampia, con Matteo Ricci indicato come candidato presidente del centrosinistra. La scelta di affidarsi a figure già note e radicate nel territorio si lega al tentativo di recuperare il consenso e di proporre un’alternativa politica solida per le Marche.

Questioni interne al pd e regolamentazione dei mandati

Il tema del terzo mandato ha alimentato discussioni all’interno del Pd regionale. Lo statuto consente infatti fino a tre mandati per i consiglieri regionali, ma spetta all’assemblea dem definire il regolamento che regolerà questa possibilità. Bora si è mostrata pronta ad accettare eventuali modifiche nel regolamento, lasciando al partito la responsabilità delle decisioni.

La questione riguarda anche il rinnovamento e la partecipazione democratica nelle scelte politiche locali. L’esponente Pd ha insistito sulla necessità di valorizzare la base, sottolineando che le scelte devono passare attraverso un confronto diretto con i tesserati e con la comunità politica. Questo approccio rappresenta un tentativo di unire la componente dirigente e quella territoriale, tenendo conto delle varie sensibilità.

Lo scenario politico nelle Marche si prepara così a una campagna elettorale complessa, con la sfida aperta tra centrodestra e centrosinistra che si concentra su temi concreti come lavoro, sanità e ricostruzione post-sisma. Manuela Bora si posiziona come volto familiare e figura di esperienza, pronta a giocarsi le sue carte per un ritorno della sinistra alla guida della regione.

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