manifesti a Napoli promuovono la medicina di famiglia: un appello ai giovani medici per il corso di formazione 2025

manifesti a Napoli promuovono la medicina di famiglia: un appello ai giovani medici per il corso di formazione 2025

A Napoli la Fimmg lancia una campagna con manifesti per incentivare i giovani medici a scegliere la medicina di famiglia, evidenziando il ruolo cruciale e le difficoltà nel reclutamento della categoria.
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A Napoli la Fimmg promuove la medicina di famiglia con manifesti davanti agli ospedali, per incentivare i giovani medici a scegliere questa professione strategica, minacciata dalla carenza di nuovi iscritti e fondamentale per il sistema sanitario nazionale. - Gaeta.it

A Napoli sono apparsi grandi manifesti davanti agli ospedali e ai policlinici universitari con un messaggio chiaro rivolto ai giovani medici: scegliere la medicina di famiglia. L’iniziativa della Fimmg punta a evidenziare l’importanza di questa professione in un momento delicato, con un bando aperto fino al 12 giugno per iscriversi al corso di formazione specifica in medicina generale. L’appello nasce in risposta alle difficoltà che la categoria sta affrontando nel reclutare nuovi medici, una situazione che mette a rischio il ruolo fondamentale del medico di famiglia nel sistema sanitario nazionale.

Il messaggio forte della fimmg napoli in difesa della medicina di famiglia

La Fimmg Napoli ha scelto un mezzo visivo e diretto, con manifesti di grandi dimensioni, per parlare ai giovani colleghi in formazione. Luigi Sparano, segretario provinciale, sottolinea che la medicina di famiglia viene spesso messa in discussione, anche attraverso attacchi istituzionali e campagne mediatiche. “Nonostante questo, il medico di famiglia resta il primo punto di riferimento per le cure sul territorio.” Sparano rivela come questa categoria sia da tempo sotto pressione, ma continua a svolgere un ruolo cruciale nella salute pubblica. Il messaggio lanciato con i manifesti vuole contrastare una narrazione negativa che rischia di allontanare chi si affaccia al mondo della medicina, proprio quando il servizio di assistenza territoriale avrebbe bisogno di nuove figure.

Il ruolo strategico del medico di famiglia

Sparano evidenzia che è essenziale dare un segnale chiaro per fermare questa tendenza, in quanto la medicina generale rappresenta una parte importante del sistema sanitario nazionale, anche per garantire cure di prossimità. La presenza del medico di famiglia permette di risolvere problemi medici prima che diventino emergenze ospedaliere, alleggerendo così la pressione sulle strutture sanitarie. Il segretario della Fimmg Napoli lancia un appello non solo ai giovani medici, ma anche alle istituzioni affinché riconoscano l’importanza di questa disciplina.

Le difficoltà nel reclutamento dei medici di famiglia secondo i dati recenti

Secondo i dati presentati dalla Fimmg, su 2.623 borse disponibili in tutta Italia per la formazione in medicina generale, 383 sono rimaste scoperte. Alcune regioni mostrano percentuali di mancata assegnazione superiori al 40%, un segnale che la professione non attrae più come una volta. Corrado Calamaro, anch’egli della Fimmg Napoli, osserva che questa tendenza negativa deriva dalla percezione distorta del ruolo del medico di famiglia, che nega il valore della professione ai giovani studenti di medicina. I numeri mettono in evidenza un fenomeno di fuga verso altre specializzazioni, con la medicina generale sempre meno scelta come percorso formativo.

Conseguenze sul sistema sanitario

Questa situazione fa emergere rischi concreti sul mantenimento di un modello sanitario radicato e diffuso, che fino ad oggi ha garantito un’assistenza capillare. La perdita di interesse verso la pratica territoriale potrebbe portare a una riduzione della presenza di medici di famiglia, con effetti negativi su tutto il sistema sanitario. L’allarme resta alto soprattutto nelle zone dove la copertura delle borse di studio è più bassa. Calamaro sottolinea che senza interventi mirati è difficile ripensare a un rilancio della figura del medico di base, vista la competizione con altre specializzazioni mediche che sembrano più attrattive per motivi di immagine e opportunità.

L’efficacia del medico di famiglia nei numeri di accesso alle cure

I dati forniti dalla Fimmg restituiscono un quadro concreto sulla funzione della medicina di famiglia. Il 73% dei pazienti riesce ad avere una visita entro una settimana, l’87% entro due settimane, mentre solo il 4% attende più di quindici giorni per essere ricevuto dal proprio medico di base. Questi dati indicano un buon livello di accessibilità alle cure primarie, nonostante le difficoltà strutturali e la carenza di personale. Questi numeri mostrano che la medicina di famiglia continua a offrire un servizio rapido, capillare e vicino alle esigenze della popolazione.

Un modello organizzativo efficace

Questi risultati sono rilevanti perché fotografano un modello organizzativo che permette di contenere i tempi di attesa per visite e consulti medici, un tema spesso criticato nel sistema sanitario italiano. La presenza del medico di famiglia facilita il monitoraggio continuo della salute dei cittadini, con le visite che coprono la maggior parte dei casi prima che diventino emergenze. “Questa funzione è poco valorizzata nel dibattito pubblico, che invece si concentra su altre criticità come le liste d’attesa ospedaliere.” La Fimmg usa questi dati per sostenere che, nonostante i problemi, la medicina generale resta fondamentale per l’accessibilità delle cure.

Le richieste della fimmg e le prospettive per la medicina di famiglia in italia

La Fimmg chiede da tempo investimenti veri nella medicina di famiglia, soprattutto a tutela dei giovani medici che scelgono questo percorso. Il problema principale resta la carenza di risorse, tecniche e umane, che limita la capacità di risposta e l’attrattiva della professione. Sparano ribadisce che la medicina di famiglia rappresenta la spina dorsale del sistema sanitario, ma spesso viene trascurata. La mancanza di incentivi e di supporto si traduce in un calo di interesse nei confronti di un mestiere che dovrebbe invece essere considerato strategico.

Un appello alle istituzioni

Calamaro sottolinea la necessità che le istituzioni capiscano il ruolo centrale del medico di famiglia, mettendo in campo risorse concrete per garantirne il futuro. Serve un cambio di passo per non disperdere il capitale umano e professionale già formato e per accogliere nuove leve motivate. La sfida è riattivare un percorso attrattivo per chi inizia la carriera medica e riconoscere il valore di un lavoro che impatta direttamente sulla vita quotidiana di milioni di cittadini. L’appello della Fimmg resta quindi un invito a riflettere, mentre il bando per la formazione sarà aperto fino a metà giugno, momento in cui si tireranno le somme sull’interesse effettivo verso questa professione chiave.

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