In seguito al terremoto che ha colpito Ancona il 9 novembre 2022, molte famiglie rimangono senza il contributo economico necessario per affrontare le spese abitative. La situazione si complica con la scadenza dello stato di emergenza e la fine dei sostegni previsti, che creano difficoltà a chi deve pagare sia i mutui delle case danneggiate sia gli affitti delle abitazioni temporanee. La problematica è stata portata all’attenzione della Regione Marche, con richieste specifiche per una proroga e un intervento urgente.
La richiesta del consigliere regionale mastrovincenzo e la situazione delle famiglie sfollate
Antonio Mastrovincenzo, consigliere del Pd nella Regione Marche, ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere chiarimenti sulla mancata erogazione del contributo alle famiglie anconetane rimaste senza abitazione dopo il terremoto di novembre 2022. All’interrogazione hanno assistito rappresentanti del “Comitato 707”, che raccoglie le famiglie sfollate e colpite dalla crisi abitativa.
Le famiglie, ad oggi, si trovano a dover sostenere spese raddoppiate: da una parte continuano a pagare i mutui per le case lesionate dal sisma, dall’altra devono affrontare i costi degli affitti per le soluzioni temporanee. Fino a poco tempo fa, molti di questi costi erano coperti dal contributo per autonoma sistemazione , che però non viene più erogato dopo la scadenza dello stato di emergenza.
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Il portavoce del comitato, Carlo Terracciano, ha spiegato in aula che l’assenza del sostegno grava pesantemente sulle famiglie. “Paghiamo tutte le spese moltiplicate per due”, ha detto, “e chiediamo che le nostre condizioni vengano considerate con la stessa attenzione riservata agli altri terremotati”. Le famiglie richiedono un intervento concreto da parte delle istituzioni, visto che le difficoltà persistono e i segnali di aiuto si sono ridotti.
La risposta dell’assessore brandoni e le prospettive della proroga del contributo
In risposta alle richieste, l’assessore regionale al Bilancio, Goffredo Brandoni, ha chiarito che lo stato di emergenza, terminato lo scorso aprile, non sarà prorogato. Questa decisione rende necessaria una nuova gestione del sostegno alle famiglie. Brandoni ha annunciato che la Regione Marche, tramite un’ordinanza, incaricherà il direttore dell’Ufficio speciale della ricostruzione di continuare l’erogazione del cosiddetto contributo per autonoma sistemazione .
Da questo contributo dovrebbe nascere il nuovo “contributo per il disagio abitativo” , previsto dallo schema di ordinanza della Protezione civile. Secondo quanto dichiarato, il Cda sarà garantito fino al 31 dicembre 2025 e verrà gestito dalla struttura commissariale di ricostruzione, al posto della Protezione civile. Ciò significa un cambio di responsabilità che potrebbe incidere sui tempi di erogazione e i meccanismi di distribuzione.
Le preoccupazioni e le richieste di una data certa per l’erogazione del contributo
La dichiarazione dell’assessore Brandoni non ha cancellato le preoccupazioni espresse in aula dal consigliere Mastrovincenzo e dai rappresentanti delle famiglie. La mancanza di una data precisa per l’avvio del nuovo contributo alimenta il disagio, perché queste persone continuano a vivere una condizione economica complicata, aggravata dalla fine dello stato di emergenza.
Il consigliere ha sottolineato che si è ormai vicini al terzo mese dall’interruzione dei sostegni e che i cittadini attendono risposte concrete, mentre le rate dei mutui sono tornate a essere una spesa fissa da sostenere. Ha invitato la giunta regionale a impegnarsi per trovare una soluzione rapida coinvolgendo tutte le istituzioni competenti, prima che la situazione peggiori ulteriormente.
Le famiglie sfollate di Ancona restano in attesa di una misura chiara e immediata che possa alleviare le difficoltà dell’abitare dopo il terremoto. La questione rimane aperta, mentre si susseguono passaggi burocratici e annunci. Contestualmente, cresce il bisogno di azioni che portino un sollievo reale e duraturo.