Il maltempo ha colpito con forza diverse zone dell’Emilia-Romagna e del Veneto, portando venti intensi e piogge pesanti in pochi minuti. In particolare, la zona di Sassuolo ha registrato precipitazioni eccezionali, mentre numerose località si sono trovate a fronteggiare allagamenti e danni diffusi. I soccorsi sono scattati immediatamente e continua la conta degli interventi per limitare i disagi.
Situazione critica a sassuolo e nell’area ceramica per il livello di fango
A Sassuolo, nel cuore del distretto ceramico emiliano, in poco più di un’ora sono caduti circa 80 millimetri d’acqua. La quantità improvvisa e abbondante ha causato l’esondazione di piccoli corsi d’acqua e l’invasione delle strade da parte del fango. Le attività produttive del settore hanno subito interruzioni forzate per permettere pulizia e messa in sicurezza degli impianti. I mezzi comunali e privati concentrano gli sforzi proprio nella rimozione del fango dai principali accessi industriali, per limitare i danni economici. Numerose vie, soprattutto nei quartieri industriali, sono risultate impraticabili per diverse ore. Le squadre di protezione civile hanno fornito supporto a famiglie e lavoratori per evitare situazioni di pericolo.
Allagamenti e danni nelle province limitrofe
Anche Fiorano, Modena, Bologna, Parma e Ravenna hanno sofferto i contraccolpi delle piogge torrenziali e dei venti molto forti, con raffiche che hanno superato i 100 chilometri orari in alcune aree. Le strade di questi centri si sono trasformate in corsi d’acqua difficilmente attraversabili, e le abitazioni più esposte hanno registrato infiltrazioni e danni strutturali. A Bologna, diversi sottopassi risultano ancora a rischio a causa di pozze profonde. Nelle campagne, i terreni saturi hanno causato smottamenti e danni alle colture della stagione. Segnalate interruzioni di corrente causate da alberi caduti sulle linee elettriche e disagi nei trasporti pubblici. I sindaci hanno attivato comitati di emergenza per monitorare la situazione in costante evoluzione.
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Emergenza mare e il divieto di balneazione ad ancona
La situazione nella vicina città di Ancona si è aggravata a causa del maltempo che ha reso pericoloso il tratto costiero. Le autorità locali hanno imposto il divieto di balneazione per garantire la sicurezza dei cittadini. Le condizioni del mare mosso, unite a venti tesi, hanno aumentato il rischio di incidenti e reso difficile qualsiasi intervento navale. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli per evitare accessi a spiagge e scogliere. Il provvedimento resta in vigore fino al miglioramento delle condizioni meteo, che al momento non è previsto nel breve periodo. I residenti sono stati invitati a mantenersi lontani dalle zone più esposte e a seguire le indicazioni di protezione civile e polizia locale.
Interventi dei vigili del fuoco e lavori urgenti nel veneto
Dall’inizio dell’ondata di maltempo i vigili del fuoco hanno effettuato più di 400 interventi concentrati soprattutto in Emilia-Romagna e Veneto. Nel Bellunese, le ruspe sono state impegnate nelle operazioni di sgombero di detriti e nella messa in sicurezza di strade e abitazioni colpite da frane e smottamenti. Nelle aree più isolate, il lavoro si concentra sull’apertura di accessi per permettere il passaggio dei mezzi di emergenza. Le squadre antincendio e di soccorso continuano a monitorare i livelli dei corsi d’acqua e a intervenire sulle segnalazioni dei cittadini. Numerosi i casi di alberi caduti, tetti scoperchiati e infiltrazioni d’acqua nei seminterrati. Le condizioni meteorologiche si mantengono instabili, allertando le autorità a mantenere alta l’attenzione.