Nel comune di villanova di guidonia di montecelio, una madre e suo figlio sono finiti nei guai con la giustizia per detenzione e spaccio di droga. L’indagine, condotta dagli agenti del commissariato di tivoli, ha portato alla scoperta di un’attività clandestina che si svolgeva proprio tra le mura domestiche, apparentemente tranquille e ordinarie. In poco tempo, gli investigatori hanno messo fine a un giro di sostanze stupefacenti che coinvolgeva più persone nel territorio.
Attività investigativa e appostamenti nei pressi dell’abitazione
Le forze dell’ordine, impegnate in un monitoraggio mirato, avevano da tempo raccolto elementi che indicavano uno spaccio organizzato dentro l’appartamento in questione. Le segnalazioni arrivate al commissariato di tivoli erano precise e puntuali, e hanno consentito agli agenti di disporre operazioni di sorveglianza attenta. Per giorni, gli investigatori hanno osservato movimenti sospetti davanti all’ingresso, appuntando ogni dettaglio utile per intervenire al momento giusto.
Movimenti sospetti e comportamento del giovane
Durante questi appostamenti, è emerso subito il comportamento abituale del giovane, che consegnava pacchetti a clienti in cambio di denaro con estrema rapidità e disinvoltura. Questo scambio non è passato inosservato e ha fatto scattare il blitz della polizia. La conferma della sospetta attività di spaccio è arrivata durante l’intervento, quando il piccolo compratore, fermato e interrogato, ha dichiarato che la droga veniva ceduta regolarmente dalla madre del giovane spacciatore.
Leggi anche:
Il ritrovamento di droga, denaro e strumenti per il confezionamento
Una volta entrati in casa, gli agenti hanno affrontato una resistenza visibile da parte della madre, che ha iniziato a opporsi vivacemente all’ispezione. Nonostante tutto, la perquisizione ha portato alla luce quantità significative di stupefacenti. Nei vari locali sono stati trovati circa quattro chili di hashish e oltre quattrocento grammi di marijuana, quantità che testimoniano spaccio sistematico e non occasionale.
Sequestri e denaro contante
Oltre alla droga, sono stati sequestrati accessori funzionali all’attività illecita: bilancini per pesare le sostanze e macchinari per il confezionamento. I 10.400 euro in contanti, conservati in banconote di diverso taglio, hanno indicato il flusso continuativo di denaro generato dall’attività di vendita. Questi elementi hanno rafforzato subito le accuse nei confronti dei due arrestati, ponendo fine al loro “business familiare”.
Modalità di intervento della polizia e sviluppi giudiziari
L’azione della polizia ha messo fine a una rete di spaccio alimentata dentro un’abitazione privata, sottraendo al mercato illecito una fonte importante di sostanze stupefacenti. Gli agenti del commissariato di tivoli, per mezzo di una strategia precisa e una rapida risposta, hanno impedito che il giro di droga potesse continuare a espandersi nella zona.
Stato attuale e implicazioni giudiziarie
Al momento, madre e figlio sono stati arrestati e i provvedimenti sono stati convalidati dalla procura della repubblica presso il tribunale di tivoli. L’avvio delle procedure giudiziarie assume rilievo soprattutto perché ricorda il principio fondamentale della presunzione di innocenza: i due indagati restano tali fino a sentenza definitiva. L’episodio conferma la costante attenzione delle forze dell’ordine verso episodi di spaccio e il loro impegno per mantenere la sicurezza nel territorio.