Il mondo del cinema e dell’editoria ha perso una delle sue figure più attive. Valeria Luzi, scrittrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica, è deceduta il 18 maggio 2025 all’ospedale Sant’Anna di Cona, vicino Ferrara. Aveva 43 anni e lascia un segno profondo soprattutto nel circuito culturale ferrarese, dove aveva dato vita a progetti di rilievo e coltivato una carriera fortemente legata a una visione artistica coraggiosa e originale.
La vita professionale di valeria luzi: cinema, narrativa e produzione
Valeria Luzi era nata a Roma ma la sua attività si è concentrata negli ultimi anni a Ferrara, dove ha vissuto con il marito Stefano Muroni, attore e produttore originario della stessa città emiliana. Insieme, dal 2018, hanno fondato la società Controluce Produzione, che si è occupata dell’ideazione e della realizzazione di opere cinematografiche di diversa natura. Tra i lavori principali prodotti si contano i film “Oltre la bufera” e “Il soldato senza nome”.
Come sceneggiatrice e produttrice, Valeria ha saputo interpretare storie con una scrittura nitida, affrontando temi complessi con uno stile diretto. Non solo cinema: la sua passione per la parola scritta si è tradotta nella pubblicazione di due romanzi presso Newton Compton nel 2014 e 2015, dal titolo “Ti odio con tutto il cuore” e “Mi manchi troppo per dimenticarti”. Questi lavori segnano un capitolo importante nella sua carriera, mostrando la sua capacità di passare con disinvoltura tra la narrazione filmica e letteraria.
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Ferrara la città del cinema e altri progetti di rigenerazione culturale
A Ferrara, Valeria Luzi ha avuto un ruolo decisivo nel consolidamento di un’attività culturale e cinematografica in crescita. Ha ricoperto il ruolo di direttrice generale per “Ferrara La Città del Cinema”, un progetto che nasce con l’obiettivo di trasformare la città in un polo attrattivo per la produzione e la diffusione di contenuti audiovisivi. Questa iniziativa coinvolge personale creativo, tecnici, scuole e enti locali, generando un circuito in grado di produrre opere originali e diffondere cultura.
Parallelamente, ha contribuito alla nascita della Blow-up Academy, una scuola di cinema dedicata alla formazione di nuove generazioni di professionisti del settore. Tra le attività promosse c’è anche il campus internazionale Tenda Summer School, una sorta di laboratorio estivo che richiama studenti da diversi paesi per approfondire tecniche e linguaggi audiovisivi.
Un esempio concreto del suo impegno nella rigenerazione territoriale è il progetto “Gherardi Il Villaggio del Cinema”, nato per rivitalizzare la frazione Jolanda di Savoia attraverso la street art collegata al cinema e lo sviluppo del cineturismo. Qui, l’arte visiva e lo storytelling si mescolano per dare nuova vita a un’area rurale, un progetto nato interamente dalla sua idea.
Reazioni dal mondo culturale e istituzionale alla scomparsa di valeria luzi
La morte di Valeria Luzi ha suscitato una risposta immediata e sentita sia tra gli addetti ai lavori nel settore culturale sia nelle istituzioni. Stefano Muroni, suo marito e compagno di vita, ha espresso un ricordo emozionato, sottolineando la dedizione di Valeria al lavoro e la sua voglia di vivere fino all’ultimo momento. La sua mancanza è avvertita come una perdita profonda per chi l’ha conosciuta e con cui ha collaborato.
Anche la comunità di Ferrara si è stretta intorno al dolore per questa perdita. Il sindaco Alan Fabbri ha diffuso una nota nella quale riconosce il contributo di Valeria alla crescita culturale e artistica della città, definendola “talento del settore cinematografico” e “anima creativa” di iniziative molto apprezzate. Il messaggio di condoglianze è stato rivolto alla famiglia e al marito, riconoscendo il valore del suo lavoro e della sua passione per Ferrara.
Sono arrivati messaggi anche da altre realtà culturali, segno che il lavoro di Valeria Luzi aveva un impatto che andava oltre i confini locali, alimentando una rete di relazioni professionali costruita nel corso degli anni. La comunità artistica nazionale ha preso atto della scomparsa di un nome che aveva ancora molto da offrire.
La figura di valeria luzi nel panorama culturale contemporaneo
Valeria Luzi lascia un’eredità fatta di impegno artistico e culturale che ha attraversato più ambiti, dalla scrittura al grande schermo, fino all’organizzazione di eventi e iniziative che coinvolgevano comunità e territori. Il suo approccio a progetti di ampio respiro, unito alla capacità di costruire collaborazioni efficaci, ha segnato il suo percorso professionale.
Nel settore cinema, la sua presenza si è distinta per un attaccamento alla realtà, con narrazioni che spesso mettevano al centro storie di vita complesse, raccontate con rigore e passione. Le sue iniziative hanno contribuito a dare spazio a giovani talenti, che hanno potuto contare sulla formazione e sulle opportunità generate da strutture come la Blow-up Academy e i campus estivi internazionali.
Allo stesso tempo, l’attenzione al recupero e allo sviluppo culturale della comunità locale fa di lei una figura attenta anche all’impatto sociale dell’arte. Il progetto di rigenerazione di Jolanda di Savoia conferma il suo sguardo a un cinema che riesce a dialogare con i luoghi e le persone, creando opportunità anche in zone meno centrali.
Valeria Luzi, dunque, ha avuto un ruolo chiave nel creare legami tra cultura, territorio e giovani artisti. La sua scomparsa lascia un vuoto in un mondo culturale che si confronta con la necessità di rinnovarsi e coltivare nuovi linguaggi. Le sue opere e i suoi progetti, tuttavia, rimangono una traccia duratura nel panorama culturale italiano.