L'università politecnica delle marche apre l’anno accademico 2024-2025 puntando su inclusione e accessibilità

L’università politecnica delle marche apre l’anno accademico 2024-2025 puntando su inclusione e accessibilità

L’università politecnica delle marche inaugura l’anno accademico 2024-2025 ad Ancona, promuovendo inclusione e accessibilità attraverso dialoghi istituzionali, testimonianze di atleti paralimpici e performance musicali.
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L’Università Politecnica delle Marche inaugura l’anno accademico 2024-2025 ad Ancona con un evento dedicato all’inclusione e accessibilità, coinvolgendo istituzioni, studenti, atleti paralimpici e artisti in un dialogo aperto e momenti musicali. - Gaeta.it

L’università politecnica delle marche celebra l’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 con un evento dedicato al tema del ruolo dell’università in una società inclusiva e accessibile. La cerimonia si svolgerà ad Ancona, e mette al centro il dialogo tra istituzioni, rappresentanti studenteschi, atleti paralimpici e artisti, attraverso interventi e momenti musicali.

La cerimonia d’apertura dell’anno accademico a ancona

L’evento inaugurale si terrà al teatro delle muse di Ancona, con inizio previsto alle 10:30 del mattino. La scelta della sede sottolinea l’importanza dell’incontro come momento pubblico e culturale. Il professore Gian Luca Gregori, rettore dell’università politecnica delle marche, ha selezionato per questa occasione un tema di stringente attualità: l’università come motore di inclusione e accessibilità sociale.

L’apertura con la relazione del rettore offrirà un inquadramento sulle iniziative e sulle responsabilità che l’ateneo intende portare avanti in questo campo, tracciando una visione concreta sul contributo che la formazione universitaria può dare nella riduzione delle barriere culturali, fisiche e sociali.

Ospiti d’eccezione e momenti di confronto

Tra gli ospiti la cerimonia annovera figure provenienti dal mondo dello sport e della cultura che incarnano il messaggio di resilienza e partecipazione. Oney Tapia, campione paralimpico italiano di origine cubana, racconterà la sua esperienza di superamento delle difficoltà e di trasformazione degli ostacoli in opportunità. La sua storia si lega strettamente al tema dell’inclusione, offrendo esempi concreti di volontà e successo.

Frida Bollani Magoni, pianista e cantante, figlia d’arte, porterà un contributo artistico attraverso l’esecuzione di brani musicali. La sua presenza rappresenta un legame tra cultura e partecipazione sociale, sottolineando come l’arte sia parte integrante di un’educazione completa e aperta.

Il programma prevede interventi di figura rilevanti all’interno dell’ateneo come Sabrina Brizzola, presidente del consiglio studentesco, e Alessandro Iacopini, direttore generale dell’università. Sarà allestito un dialogo tra il rettore e rappresentanti di gruppi studenteschi, sportivi, di inclusione e pari opportunità, con la partecipazione di figure esterne come Don Aldo Buonaiuto della comunità Papa Giovanni XXIII. Questo confronto diretto mira a offrire diverse prospettive sulla centralità dei temi scelti per il nuovo anno accademico.

La musica come strumento di partecipazione e inclusione

La musica avrà un ruolo importante durante la cerimonia: Frida Bollani Magoni si esibirà accanto alla Form orchestra filarmonica marchigiana e al coro studentesco dell’università politecnica delle marche. L’esecuzione musicale sarà un momento di coinvolgimento emotivo andrà oltre la semplice cornice rituale, rafforzando il senso di comunità e inclusione.

Questa scelta mette in evidenza come l’ateneo consideri le arti essenziali per una formazione che non sia solo tecnica ma anche culturale e umana. Il coinvolgimento di una formazione orchestrale e di un coro studianti rappresenta anche un’opportunità per far emergere il talento artistico interno all’università, creando un ponte tra disciplina accademica e creatività.

Un appuntamento simbolico per il 2025

Nel complesso, l’inaugurazione dell’anno accademico segna un appuntamento simbolico che coniuga riflessioni istituzionali, esperienze personali e momenti artistici. La scelta del tema mette in evidenza la volontà di un’università di radicarsi nel territorio, affrontando questioni sociali sempre più urgenti nel 2025.

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