L’università federico II di napoli coordina una academy dedicata alle malattie infiammatorie croniche intestinali

L’università federico II di napoli coordina una academy dedicata alle malattie infiammatorie croniche intestinali

L’università Federico II di Napoli lancia un’academy per giovani gastroenterologi in Italia, offrendo formazione pratica e multidisciplinare sulla gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali come colite ulcerosa e malattia di Crohn.
Le28099Universitc3A0 Federico Ii Di Na Le28099Universitc3A0 Federico Ii Di Na
L’Università Federico II di Napoli ha creato un’academy per giovani gastroenterologi, offrendo formazione pratica e multidisciplinare sulla gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali, con l’obiettivo di migliorare la diagnosi e il trattamento in Italia. - Gaeta.it

La gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali , come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, rappresenta una sfida significativa per il sistema sanitario italiano. L’università federico II di napoli ha istituito una academy per giovani gastroenterologi provenienti da tutta italia, con l’obiettivo di condividere le pratiche cliniche quotidiane e rafforzare la formazione specialistica in questo campo. Il progetto si rivolge a medici in formazione e specialisti, offrendo quattro incontri tra maggio e ottobre dedicati alla diagnosi, trattamento e monitoraggio di queste malattie.

L’academy federico II: una formazione pratica per giovani specialisti

L’academy organizzata dall’IBD unit Gastroenterologia dell’azienda ospedaliera universitaria federico II punta a creare un’occasione di apprendimento diretto all’interno di uno dei centri più importanti in Italia per il trattamento delle Mici. Con oltre 7mila pazienti seguiti, il centro napoletano offre ai partecipanti la possibilità di vivere la realtà clinica quotidiana, confrontandosi con casi complessi e metodi di diagnosi avanzati.

Le quattro sessioni formative si articolano tra laboratori clinici, ambulatori e reparti, includendo il contatto diretto con attività quali il passaggio dalle cure pediatriche a quelle per adulti, le terapie biotecnologiche somministrate nel centro infusionale e il supporto del centro di nutrizione clinica per i pazienti con necessità specifiche. Tra le tecniche trattate spicca l’ecografia intestinale, usata come strumento diagnostico e di monitoraggio, fondamentale per gestire adeguatamente queste condizioni.

L’idea di fondo è di fornire agli specializzandi non solo conoscenze teoriche ma anche strumenti pratici per affrontare le difficoltà quotidiane della gestione dei pazienti con Mici. Il coinvolgimento diretto nel lavoro ambulatoriale e ospedaliero consente di apprezzare l’importanza di un approccio integrato e multidisciplinare, indispensabile per trattare patologie così complesse.

Lo scenario italiano delle malattie infiammatorie croniche intestinali

In italia, le malattie infiammatorie croniche intestinali colpiscono almeno 250mila persone. Queste malattie causano infiammazione cronica in varie parti del tubo digerente, provocando sintomi come diarrea, sangue nelle feci, dolori addominali e perdita di peso. La gestione di questi disturbi richiede una diagnosi tempestiva, perché se trascurati possono portare a complicazioni gravi che spesso impongono interventi chirurgici.

Le Mici si manifestano in genere tra i 20 e i 30 anni ma negli ultimi anni si registra una crescita dei casi in età pediatrica, dove si osserva anche un decorso clinico più severo. Di conseguenza, il sistema sanitario deve disporre di professionisti qualificati in grado di offrire cure su misura, capaci di intervenire precocemente per controllare l’infiammazione e prevenire danni organici.

Non a caso, le manifestazioni extraintestinali, come problemi articolari, rendono necessario coinvolgere specialisti diversi insieme al gastroenterologo. La molteplicità di aspetti clinici rende indispensabile una presa in carico su più fronti, che tenga conto anche di aspetti nutrizionali e di supporto psicologico.

La visione multidisciplinare della gestione delle Mici all’università federico II

Fabiana Castiglione, direttore dell’Uosd Terapie avanzate delle Mici presso l’azienda ospedaliera universitaria federico II, evidenzia come “il valore aggiunto dell’academy sia la panoramica globale che i giovani medici possono ottenere sulle diverse attività ospedaliere dedicate alle Mici.”

I partecipanti hanno modo di vedere da vicino l’integrazione tra diversi reparti e professionisti: l’ambulatorio di transizione, il centro infusionale, il reparto di gastroenterologia e il centro di nutrizione clinica. La condivisione dell’esperienza su questi fronti consente di comprendere la varietà di approcci necessari per curare adeguatamente i pazienti con Mici.

Il lavoro di équipe coinvolge specialisti in radiologia, chirurgia, pediatria, anatomia patologica, dermatologia, reumatologia e nutrizione. Ogni figura contribuisce a gestire le molteplici manifestazioni cliniche di queste malattie, con una visione d’insieme orientata all’efficacia terapeutica e al miglioramento della vita dei pazienti.

Negli anni, questo modello ha permesso non solo di ridurre i tempi d’attesa ma anche di limitare il fenomeno della mobilità sanitaria verso altre regioni. Il paziente riceve così un’assistenza di qualità vicino a casa, con un impatto positivo anche sulla spesa sanitaria.

Il ruolo di celltrion healthcare e il team federico II nella realizzazione del progetto

Il progetto formativo federico II si avvale della collaborazione di Celltrion Healthcare, azienda sudcoreana che sostiene la diffusione del know-how in ambito clinico e tecnico per le Mici. L’obiettivo è promuovere la condivisione delle migliori pratiche tra centri italiani di eccellenza, rafforzando la rete tra specialisti.

Il coordinamento dell’academy è affidato a Fabiana Castiglione con il supporto del team IBD unit Gastroenterologia, composto da Alessia Dalila Guarino, dirigente medico gastroenterologo; Olga Maria Nardone, ricercatrice in gastroenterologia; Antonio Rispo, professore all’università federico II; Anna Testa, dirigente medico. Questa squadra assicura una formazione qualificata e aggiornata, basata sull’esperienza clinica e sulla ricerca.

L’iniziativa rappresenta un’occasione per incrementare il confronto tra centri italiani capaci di seguire casi complessi, creando sinergie utili per potenziare le cure. Le conoscenze diffuse attraverso l’academy aiutano il sistema sanitario e i pazienti a gestire con maggiore efficacia patologie che richiedono attenzione continua e cure su misura.

Change privacy settings
×