Lungo intervento notturno per salvare donna caduta con l’auto in una scarpata a Castelmagno

Lungo intervento notturno per salvare donna caduta con l’auto in una scarpata a Castelmagno

Una donna di 42 anni viene salvata dopo sette ore di soccorso notturno a Castelmagno, Cuneo, grazie alla geolocalizzazione e all’intervento di carabinieri, vigili del fuoco e soccorso alpino.
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Nella notte tra il 3 e 4 maggio 2025, a Castelmagno (CN), una donna di 42 anni è stata salvata dopo essere precipitata con l'auto in una scarpata, grazie a un intervento notturno durato sette ore con vigili del fuoco e soccorso alpino. - Gaeta.it

La notte tra il 3 e 4 maggio 2025 ha visto un impegnativo intervento di soccorso a Castelmagno, comune montano della valle Grana in provincia di Cuneo. Una donna di 42 anni è stata recuperata dopo essere precipitata con la sua auto in una scarpata nascosta dalla fitta vegetazione. Le operazioni sono durate sette ore, dall’allarme fino all’estrazione e al trasporto in ospedale.

Il ritrovamento grazie alla geolocalizzazione e l’intervento notturno

La vicenda è iniziata attorno alle 23, quando il padre della donna ha denunciato la scomparsa della figlia ai carabinieri. Sono partite subito le ricerche nella zona indicata dall’ultimo contatto. I militari hanno sfruttato la geolocalizzazione del telefono cellulare per circoscrivere l’area di interesse, un territorio impervio in località Campomolino su una strada provinciale che conduce a Pradleves.

Condizioni ambientali e il primo soccorso

Le perlustrazioni si sono protratte fino alle 3 del mattino sotto il buio e in condizioni ambientali complicate. È stato un momento decisivo quando i soccorritori hanno percepito lamenti provenire dalla scarpata. A quel punto si sono mobilitati vigili del fuoco e soccorso alpino, calatisi con attrezzature mediche e barella spinale, pronti a raggiungere la donna in condizioni precarie.

Le difficoltà del soccorso e la rimozione dalla zona impervia

L’accesso al luogo dell’incidente ha richiesto di fronteggiare una vegetazione fitta e irta. Per facilitare il passaggio dei soccorritori, è stato necessario intervenire con un disboscamento parziale. Il terreno ripido ha reso complicate le operazioni di risalita, sia per chi prestava assistenza medica sia per chi trasportava la paziente.

La donna, trovata cosciente, ha ricevuto subito cure sul posto prima dell’estrazione. I soccorritori hanno lavorato con cautela per evitare aggravamenti alle ferite. L’intervento è durato circa tre ore, un tempo che ha riflesso la complessità del recupero in campo montano, soprattutto nelle ore notturne.

Condizioni della donna e dinamica dell’incidente

La donna presentava una sospetta frattura al bacino e a una gamba. Ai sanitari è stata affidata in condizioni seriamente critiche ma non in pericolo di vita. La Panda su cui viaggiava era precipitata per circa trenta metri lungo la provinciale, finendo fra le rocce accanto al torrente Grana.

Le condizioni della ferita e l’auto precipitata

L’incidente avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi considerata la conformazione del terreno e la distanza dal fondo valle. Il tempestivo intervento ha sicuramente ridotto i rischi e salvato la vita alla donna.

Un triste ricordo nel territorio di castelmagno

La zona montuosa di Castelmagno porta ancora il dolore di un episodio tragico avvenuto nel 2020. Allora, un Land Rover guidato da un ragazzo di 24 anni precipitò in un dirupo durante una notte di agosto. A bordo c’erano otto giovani che si erano recati a osservare le stelle di San Lorenzo.

Quel disastro causò la morte del conducente e di quattro passeggeri. Quel fatto è ricordato come la tragedia dei “ragazzi delle stelle”, un evento che ha segnato profondamente la comunità locale. Il salvataggio di questa donna rappresenta quindi un intervento di successo in un territorio dove ogni emergenza presenta rischi elevati.

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