Luigi Sbarra, ex segretario generale della Cisl, è stato designato nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud. La decisione arriva in seguito all’uscita di Raffaele Fitto dal governo, che ha assunto un ruolo alla Commissione europea. La delega, affidata temporaneamente alla premier Giorgia Meloni, torna così a un incarico specifico, con Sbarra che entrerà nel governo come indipendente. La sua nomina avrà luogo dopo l’autorizzazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il percorso di avvicinamento tra luigi sbarra e la presidente meloni
La nomina di Luigi Sbarra non arriva a sorpresa, ma piuttosto segna la conclusione di un processo di avvicinamento tra l’ex segretario della Cisl e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Già da tempo si erano instaurati dialoghi e posizioni condivise su diversi temi, specialmente sulle questioni economiche e sociali.
Un momento chiave di dialogo tra sbarra e meloni
Un momento chiave di questo percorso è stato in febbraio 2025, quando Sbarra, raggiunti i 65 anni, ha lasciato la guida della Cisl in ottemperanza allo statuto del sindacato. L’assemblea nazionale della Cisl, tenutasi a Roma presso l’auditorium di via della Conciliazione l’11 febbraio, è stata un’occasione in cui Giorgia Meloni è intervenuta di persona. Il suo discorso ha suscitato un’accoglienza calorosa da parte di circa 2 mila delegati e quadri sindacali, sottolineando un clima positivo nel dialogo tra governo e sindacato.
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L’evento ha segnato anche il passaggio di consegne nella guida della Cisl a Daniela Fumarola, nuovo segretario generale. In quell’occasione Meloni ha definito Sbarra un “interlocutore franco, determinato e onesto“, lodandone il modo di affrontare le trattative e la collaborazione. Il suo intervento ha distinto chiaramente l’approccio della Cisl da quello di altri sindacati, rimarcando una linea collaborativa diversa rispetto a quella, definita “tossica“, mantenuta da altre sigle sindacali lontane dal governo.
Il contesto della nomina e la posizione di sottosegretario alla presidenza del consiglio
La carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud era rimasta vacante dopo che Raffaele Fitto aveva lasciato il governo per assumere l’incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione europea. In questo periodo, la delega è stata mantenuta ad interim dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’assegnazione di questo ruolo a Luigi Sbarra rappresenta un passaggio importante per la gestione delle questioni meridionali da parte dell’esecutivo.
Il Consiglio dei ministri ha dato l’ok per proporre la nomina di Sbarra al presidente Mattarella. Si tratta di una scelta che porta un elemento nuovo nella squadra della presidenza del Consiglio. Sbarra entra come indipendente, senza legami politici diretti con i partiti al governo. Questa decisione è significativa per l’approccio alla gestione dei temi riguardanti il Sud Italia. Il sottosegretariato alla presidenza del Consiglio assume un ruolo cruciale in un momento in cui le politiche per il mezzogiorno sono al centro delle priorità istituzionali.
La posizione della cisl sotto la guida di sbarra e la relazione con il governo meloni
Durante il mandato di Luigi Sbarra, la Cisl ha mostrato una posizione autonoma rispetto ad altri sindacati. In particolare, la scelta di non partecipare allo sciopero generale del 29 novembre 2024 contro il governo Meloni indica un distacco netto rispetto alla linea di Cgil e Uil. Questo comportamento ha privilegiato un dialogo diretto con l’esecutivo.
La Cisl ha mantenuto un sostanziale confronto sulle misure economiche e sociali messe in campo dalla presidenza del Consiglio. Ci sono stati i riconoscimenti positivi su alcune decisioni del governo, accanto a critiche su aspetti ritenuti insufficienti o problematici. Questo ha dato modo a Sbarra di essere un punto di riferimento importante nelle consultazioni sul tema dello sviluppo e delle prospettive per il Sud del paese.
La collaborazione, anche se non priva di tensioni, ha definito un equilibrio tra sindacato e governo, che ora si formalizza con l’ingresso di Sbarra nell’esecutivo. La sua esperienza nei rapporti sindacali rappresenta un ponte tra le istanze del lavoro e il disegno politico sulla crescita meridionale.
Ruolo chiave per le politiche dedicate al sud
La nomina sottolinea la volontà del governo di mantenere un confronto continuo con le organizzazioni sociali che scelgono strategie di mediazione. L’incarico a Sbarra assume un ruolo chiave, poiché le politiche dedicate al Sud richiedono non solo direzioni politiche ma anche un dialogo con chi rappresenta le categorie lavorative più interessate dagli interventi pubblici.
L’iniziativa del governo di affidare a un figura come Sbarra il compito di seguire direttamente il dossier Sud viene letta come un segnale di attenzione concreta nel momento in cui il Mezzogiorno affronta sfide complesse su sviluppo economico, infrastrutture e coesione sociale.