Il premio asimov junior 2025 ha scelto come vincitore Luigi garlando, noto giornalista sportivo e autore, grazie al suo libro “Mosche, cavallette, scarafaggi e premio Nobel.” L’opera racconta la vicenda del giovane Luigi Aloe e il suo incontro con Rita Levi Montalcini, offrendo una finestra sulla ricerca scientifica e la tenacia personale. L’evento si è svolto a Pescara con la partecipazione di numerosi studenti provenienti da diverse regioni italiane. La rassegna valorizza la divulgazione scientifica tra i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, invitandoli a leggere, valutare e discutere testi di tema scientifico.
La sfida della scrittura: le parole come scelta
Luigi garlando ha raccontato ai ragazzi partecipanti al premio asimov junior il suo approccio alla scrittura. Per lui, diventare scrittore passa attraverso la lettura ampia e variegata di libri di ogni genere. La curiosità si accompagna a una selezione accurata delle parole, considerate con la stessa attenzione dedicata alla scelta di un abito. Questo metodo rigido ma personale riflette il rispetto verso il lettore e la necessità di comunicare con efficacia. Garlando ha sottolineato come ogni termine debba adattarsi con precisione alla narrazione, evitando superficialità e cercando sempre un equilibrio tra chiarezza e intensità espressiva.
Dai primi passi alla letteratura per ragazzi
Ha poi ricordato la genesi del suo primo romanzo per ragazzi, “Per questo mi chiamo Giovanni” , dedicato a Giovanni Falcone e al tema della mafia. L’idea nacque su suggerimento di una libraia, a conferma dell’importanza delle relazioni e delle fonti di ispirazione che possono arrivare da contesti informali. Questa esperienza ha segnato l’inizio del suo legame con la letteratura per giovani, aprendo una strada che ha combinato impegno sociale e narrazione.
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Una premiazione tra scuole di abruzzo, molise e campania
Il premio asimov junior 2025 si è svolto nella sala consiliare del comune di Pescara, con la presenza di circa 200 studenti provenienti da tredici istituti scolastici di Abruzzo, Molise e Campania. Tra le scuole partecipanti sono state rappresentate varie realtà educative, dall’istituto comprensivo 8 “Tinozzi” di Pescara, scuola organizzatrice dell’evento, fino a istituti come il convitto “Giambattista Vico” di Chieti e l’IC “Madre Claudia Russo Solimena” di Napoli. La partecipazione di numerose scuole ha dato vita a un momento di confronto diretto tra studenti sul tema della scienza e della sua narrazione attraverso libri.
La presenza di Silvia Aloe, figlia di Luigi Aloe e testimone diretta della vicenda narrata, ha conferito allo svolgimento un’atmosfera solenne e personale. La cerimonia si è rivelata non solo un momento di premio ma anche un’occasione per riflettere sul legame tra scienza, storia personale e racconto. La varietà dei partecipanti ha permesso un dialogo acceso tra scuole con realtà diverse, portando una testimonianza viva dell’efficacia della lettura scientifica nelle scuole secondarie.
I libri in gara e l’interesse per la divulgazione scientifica
Al premio asimov junior 2025 hanno partecipato quattro libri selezionati per la loro capacità di raccontare la scienza ai giovani lettori. Oltre al vincitore di Luigi garlando, erano in gara “Le ribelli. Otto scienziate che hanno cambiato il mondo” di Simone Petralia, un testo al femminile che racconta vite e scoperte di scienziate; “Astrofisica per ansiosi” di Licia Troisi, che affronta con semplicità temi di astrofisica; e “Cercatori di meraviglia” di Amedeo Balbi, che invita a scoprire i misteri dell’universo.
La presenza di questi titoli ha arricchito la competizione fornendo prospettive differenti sulla scienza, adatte a stadi diversi di interesse e partecipazione dei ragazzi. Le opere portano avanti un filo rosso comune, che punta a stimolare la curiosità , la consapevolezza e il gusto della scoperta. Il premio ha quindi confermato la sua natura di strumento educativo, capace di attivare il confronto diretto tra giovani lettori e racconti scientifici di qualità .
Il ruolo dei laboratori nazionali del gran sasso nell’educazione scientifica
L’iniziativa del premio asimov junior si è rafforzata nel 2025 anche grazie al contributo dei laboratori nazionali del Gran Sasso dell’INFN, che hanno esteso la diffusione del progetto ai giovani delle scuole secondarie di primo grado. Francesco Vissani, fisico e ricercatore dei Gran Sasso, ha spiegato che l’obiettivo consiste nel far avvicinare i ragazzi alla lettura scientifica e farli partecipare attivamente a un processo di recensione critica. Questo coinvolgimento diretto aiuta gli studenti a sviluppare riflessioni autonome e un approccio più consapevole nei confronti dei temi scientifici.
L’idea nasce dall’esperienza del premio asimov per le scuole secondarie di secondo grado, che ha ottenuto riconoscimenti e consenso nel corso di dieci anni. Con il progetto junior si vuole consolidare l’educazione scientifica anche nelle classi più giovani, offrendo strumenti per leggere, comprendere e valutare testi di carattere scientifico. La funzione educativa si traduce in momenti collettivi di scambio, lettura e confronto, che coinvolgono studenti, insegnanti e ricercatori in un dialogo aperto e concreto.
L’importanza del riconoscimento per la divulgazione scientifica nelle scuole
Il premio asimov junior rappresenta una novità significativa per il 2025 nel campo della divulgazione scientifica rivolta a ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Offrire un’occasione per scegliere, leggere e criticar libri scientifici stimola l’interesse verso materie che possono sembrare complesse o distanti dalla vita quotidiana. L’iniziativa evidenzia come la narrazione scientifica possa essere accessibile e accattivante, contribuendo a formare cittadini più informati e capaci di interpretare la realtà intorno a loro.
Il coinvolgimento di molte scuole di diverse regioni italiane segna un passo avanti nel collegare luoghi e comunità educative. L’interesse espresso dagli studenti testimonia una domanda reale di contenuti che raccontano la scienza in modo diverso e senza pregiudizi. La lettura diventa strumento per crescere e per capire concetti difficili, avvicinandoli a esperienze significative. In questo senso il premio asimov junior fissa un modello replicabile anche in altri contesti, confermando valore e ruolo della cultura scientifica nelle scuole di prima media.