L’ottavo centenario del cantico delle creature illumina la marsica con eventi culturali, religiosi e sociali fino al 2026

L’ottavo centenario del cantico delle creature illumina la marsica con eventi culturali, religiosi e sociali fino al 2026

un progetto in marsica celebra i 800 anni del cantico delle creature di san francesco d’assisi con eventi culturali, spirituali e sociali coinvolgendo comuni, associazioni e istituzioni locali fino al 2026
Le28099Ottavo Centenario Del Cantic Le28099Ottavo Centenario Del Cantic
A giugno 2025 la Marsica celebra gli 800 anni del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi con il progetto “800 voci per la terra”, un ricco programma di eventi culturali, religiosi e sociali diffusi sul territorio, all’insegna della fede, della tutela ambientale e dell’impegno civile. - Gaeta.it

Un progetto di ampio respiro prende il via nel giugno 2025 in marsica per celebrare i 800 anni dal Cantico delle Creature di san francesco d’assisi. L’iniziativa coinvolgerà diversi comuni e realtà locali, unendo tradizione e impegno sociale attraverso manifestazioni culturali, incontri e momenti di preghiera.

Un programma diffuso tra fede e impegno civile: “800 voci per la terra”

La manifestazione “800 voci per la terra” aprirà i battenti venerdì 27 giugno 2025 a Carsoli, segnando l’inizio di un percorso che durerà fino a febbraio 2026 in tutto il territorio marsicano e diocesano. L’evento celebra una delle poesie spirituali più antiche, scritta da san francesco d’assisi nel 1225, con un calendario ricco di iniziative che abbraccia ambiti differenti: dalla liturgia alla cultura, dall’arte all’educazione.

L’iniziativa non si limita a una cerimonia statica. Parrocchie, movimenti ecclesiali, enti civili, scuole e associazioni ambientaliste lavoreranno insieme per organizzare momenti di riflessione e aggregazione diffusi capillarmente. Ogni area coinvolta proporrà un tema ispirato dal testo francescano, come perdono, cura della terra e rapporto con la natura. Per esempio, a Carsoli la riflessione si concentrerà sul perdono, mentre ad Avezzano un podcast in diretta approfondirà il legame tra la Trinità e il creato. Nella zona orientale, a Pescina, il tema del lavoro agricolo sarà esplorato come chiave per il riscatto sociale.

Questo progetto si distingue per una forte apertura all’inclusione: tutte le foranie e i comuni marsicani parteciperanno con eventi specifici e attività che spaziano dalla musica alla letteratura, dalla preghiera all’impegno civile, assumendo un carattere nazionale.

Calendario ricco di appuntamenti tra cammini, concerti e incontri

La rete di iniziative collegherà appuntamenti già svolti ad altri in programma, creando un filo che attraversa tutta la provincia. A Collelongo, ad esempio, i partecipanti hanno già camminato lungo il Sentiero Frassati, un percorso che unisce natura e spiritualità. A Pescasseroli, in pieno Parco nazionale d’abruzzo, lazio e molise, a metà agosto all’alba risuoneranno i canti del Coro Decima Sinfonia, accompagnati dall’Orchestra Popolare del Parco. A Tagliacozzo si aprirà un dialogo sulla cultura medievale incentrato sull’eredità francescana.

Ogni tappa cerca di unire momenti di incontro spirituale al confronto con i temi della vita quotidiana, promuovendo una riflessione profonda sul rapporto tra uomo e ambiente. Nei mesi successivi il percorso culminerà in una due giorni a Pescasseroli, il 13 e 14 settembre 2025, che rappresenta il fulcro dell’iniziativa.

Qui si alterneranno preghiere ecumeniche, tavole rotonde sull’ecologia integrale, concerti, escursioni e laboratori per famiglie. Sarà presente il vescovo dei marsi, Giovanni Massaro, che presiederà la celebrazione eucaristica. In occasione di questa grande manifestazione verrà siglata la “Carta del Creato”, un documento condiviso promosso da sindaci e rappresentanti locali per lanciare una nuova alleanza tra fede e tutela ambientale.

Molti comuni marsicani hanno già aderito alla carta, impegnandosi in azioni concrete a sostegno della conversione ecologica e della responsabilità civile. Il progetto continuerà a svilupparsi nei mesi successivi alla firma, con un percorso aperto e partecipato.

Premio speciale per l’impegno sociale e ambientale durante la due giorni di pescasseroli

Durante la due giorni di Pescasseroli, sarà consegnato un premio speciale a un noto personaggio del mondo dello spettacolo. Il nome verrà reso noto nei prossimi mesi. Il riconoscimento mira a sottolineare la dedizione a temi come ambiente, solidarietà e dialogo interculturale e religioso.

Questa scelta arricchisce ulteriormente il senso della festa, coinvolgendo anche volti noti in una causa comune. L’evento si presenta come un momento inedito per la regione, una esperienza corale che unisce realtà religiose francescane e associazioni laiche, ambientali ed ecumeniche.

Monsignor Giovanni Massaro, vescovo dei marsi, ha dato un forte impulso all’intero progetto, impegnandosi a sostenere l’iniziativa nell’ottica di un intreccio fra fede, cultura e impegno civile. Il Parco nazionale d’abruzzo, lazio e molise si è mostrato fin da subito vicino all’evento, offrendo collaborazione e spazi lungo tutto l’iter, riconoscendo il valore spirituale e ambientale del messaggio.

La funzione storica e sociale del cantico delle creature nel territorio marsicano

Il progetto “800 voci per la terra” si inserisce in un contesto ancora più vasto, quello dell’anno giubilare della speranza e del decennale della “Laudato Si’”. L’obiettivo è mantenere vivo e attuale il messaggio di san francesco, che invita alla lode per il creatore, alla fraternità con ogni creatura e alla cura della terra.

La diocesi dei marsi, insieme a istituzioni locali e comunità religiose francescane, guida la promozione del programma che vede coinvolte scuole, gruppi ambientalisti e associazioni civili. A Pescasseroli, centro principale delle iniziative, sono previsti spazi che faranno conoscere meglio le diverse realtà impegnate sul territorio e favoriranno la partecipazione attraverso laboratori pratici.

Le attività già svolte comprendono eventi quali l’arrivo delle spoglie del beato Tommaso da Celano a Pescina il 16 giugno, accompagnate da messa e spettacolo dedicato a san francesco. Il concerto “Se non avessi l’amore” tenutosi ad Avezzano il 21 giugno ha ricordato Pier Giorgio Frassati, figura identificativa dello spirito francescano.

I prossimi appuntamenti spaziano da incontri sul solstizio d’estate a passeggiate storiche sui sentieri francescani, fino a momenti di ascolto musicale e riflessione sul legame tra fede e natura, offrendo un’ampia gamma di esperienze di comunità.

Origine, sviluppo e testimonianze del francescanesimo in abruzzo fino al xiv secolo

L’eredità di san francesco d’assisi in abruzzo è attestata fin dai primi anni del tredicesimo secolo, quando il movimento francescano si affermò mentre il santo era ancora in vita . Alcuni abruzzesi seguirono personalmente san francesco, come Filippo Longo di Atri, predicatore e missionario in Francia che partecipò all’incontro con papa Innocenzo III.

Tommaso da Celano, primo biografo di san francesco e figura di rilievo nella diffusione del francescanesimo, trascorse parte della sua vita in abruzzo. Il suo corpo riposa oggi nella chiesa di san francesco a Tagliacozzo. Suo fratello Giovanni da Celano, divenuto vescovo di Assisi, lasciò testi e sermoni che documentano la presenza francescana.

San francesco visitò più volte la marsica: le sue visite documentate riguardano soprattutto Celano e Pescina tra il 1215 e 1216, con un’altra tappa a Celano nel 1222. Altre località abruzzesi, come Gagliano e Castelvecchio Subequ, vi sarebbero state raggiunte secondo tradizioni locali, non confermate da fonti scritte.

Nonostante alcuni racconti popolari parlino di fondazioni di conventi attribuiti a san francesco, gli studiosi riconoscono che i conventi sorsero più tardi, mentre originariamente i francescani erano itineranti e si fermavano in ripari semplici. Il passaggio dall’itineranza allo stanziamento e alla costruzione di conventi si colloca negli anni trenta del tredicesimo secolo.

Le comunità francescane in abruzzo erano organizzate in custodie, unità territoriali che già nel 1225 erano attive nella marsica e nella zona di Penne. Questi insediamenti erano indicati inizialmente con il termine “locus”, poi si diffuse “convento”.

Gli orientamenti tra i francescani variarono presto: alcuni rimasero fedeli a uno spirito di povertà assoluta, altri ritennero necessaria la costruzione di conventi per l’attività pastorale. Alcuni ricondussero a san francesco anche queste fondazioni, per rafforzare la loro posizione.

Il lavoro di redazione di biografie del santo ebbe un momento importante tra 1260 e 1266, con san bonaventura incaricato di scrivere una nuova biografia e l’ordine di distruggere quelle precedenti. Fortunatamente opere di Tommaso da Celano, legate al francescanesimo più spirituale, sono arrivate fino a noi.

Il francescanesimo in abruzzo si strutturò progressivamente da un nomadismo itinerante verso l’organizzazione di conventi intorno al 1230. Documenti da quel periodo mostrano un aumento delle custodie e degli insediamenti attivi in regione. Tra il 1260 e il 1270 erano indicate 4 custodie con 31 insediamenti; tra il 1334 e il 1344 salirono a 6 custodie con 41 insediamenti.

La provincia pennensis, corrispondente all’abruzzo odierno, mantenne questo assetto fino al 1457, quando prese il nome di provincia sancti bernardini senensis, segno di un percorso storico e amministrativo dinamico e radicato sul territorio.

Change privacy settings
×