Oggi si ribadisce l’impegno collettivo nella battaglia contro il cancro al seno, una malattia che colpisce un numero crescente di donne. L’attenzione delle autorità sanitarie si concentra non solo sulla diagnosi e sui trattamenti, ma anche sul follow-up dei pazienti. Le Breast Unit in Italia rappresentano un modello di riferimento in Europa, garantendo diagnosi precoci e interventi chirurgici di alta qualità , supportati da un approccio multidisciplinare. Questi temi sono stati al centro di un recente incontro tra il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e una delegazione di Europa Donna Italia, in occasione del trentesimo anniversario dell’organizzazione.
La prevenzione come pilastro fondamentale
Il ministro Schillaci ha sottolineato che la prevenzione è il punto chiave nella lotta al cancro al seno. Il governo sta lavorando per facilitare l’adesione ai programmi di screening, allargando la fascia di età target per la popolazione femminile. L’idea è di estendere il monitoraggio dalle donne tra i 45 e i 74 anni, per migliorare l’individuazione tempestiva della malattia. La scienza ha fatto significativi progressi nella lotta al cancro, con scoperte che hanno aumentato le probabilità di guarigione e la qualità della vita per molte pazienti. È stata evidenziata l’importanza di organizzazioni come Europa Donna, che da tre decenni si batte per mantenere alta l’attenzione su oncologia al seno, fornendo un supporto costante alle donne malate, in special modo a quelle con forme metastatiche.
L’analisi del valore sociale delle associazioni di pazienti
L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per presentare un report esclusivo, collocato alla quinta edizione, che analizza il valore sociale generato dalle associazioni di pazienti con cancro al seno. Redatto da Europa Donna Italia con l’ausilio di PwC, il documento fornisce una visione dettagliata delle attività svolte nel 2023 dalle oltre 190 associazioni della rete presente in tutta Italia. Queste realtà non solo forniscono supporto a chi affronta la malattia, ma hanno anche un impatto significativo sulla comunità .
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Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna, ha evidenziato l’importanza di misurare il lavoro svolto dalle associazioni. Il volontariato nel campo della senologia è fondamentale; le associazioni offrono competenza e professionalità , integrandosi nel sistema sanitario nazionale. L’analisi ha rivelato che, nel 2023, quasi 6.000 volontari hanno donato oltre 226.815 ore di lavoro, un’incredibile cifra che dimostra l’impegno e la dedizione di queste persone.
Le testimonianze sul campo e il supporto alle pazienti
L’appoggio dei volontari non si limita solo all’assistenza diretta ai pazienti. Oltre a fornire supporto nelle Breast Unit e nei vari eventi sul territorio, le associazioni sono attive anche nella rappresentanza delle vostre esperienze a livello istituzionale. La loro partecipazione ai tavoli di lavoro su scala nazionale e regionale permette di portare avanti le istanze delle pazienti malate di cancro al seno. Corrado Tinterri, coordinatore del comitato tecnico scientifico di Europa Donna, ha sottolineato che il risultato di questa cooperazione ha portato alla creazione delle Breast Unit, che hanno cambiato radicalmente il modo di gestire i trattamenti per le donne affette da cancro.
Il lavoro delle associazioni è dunque un pezzo fondamentale del puzzle che compone la rete di prevenzione e cura del tumore al seno. Con un chiaro obiettivo di migliorare continuamente la salute delle pazienti, il supporto sociale e il dialogo con le autorità sono elementi imprescindibili per avanzare in questa battaglia. La collaborazione tra istituzioni e società civile sembra rappresentare la strada giusta per ulteriori progressi nella salute femminile.