L’asma bronchiale rappresenta una delle malattie croniche più diffuse tra i bambini in occidente. La Asl dell’Aquila ha programmato per il 6 maggio una giornata di spirometrie gratuite dedicate alla fascia di età pediatrica, in occasione della giornata mondiale dell’asma. Questa iniziativa si inserisce all’interno di un piano di prevenzione promosso dall’ospedale San Salvatore, per favorire una diagnosi tempestiva e un intervento mirato, fondamentale per migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti.
L’asma bronchiale in età pediatrica: dati e caratteristiche epidemiologiche
L’asma è la patologia respiratoria cronica più comune durante l’infanzia in molti paesi occidentali, colpendo circa un bambino su dieci. La sua incidenza varia ma si attesta tra il 9 e il 12% nei bambini in età scolare, con una prevalenza maggiore nei maschi fino a un certo punto dello sviluppo. La malattia si manifesta spesso prima dei cinque anni, anche se nei bambini molto piccoli la diagnosi può risultare complessa per le caratteristiche sintomatiche comuni ad altre patologie respiratorie.
I sintomi tipici dell’asma nei bambini comprendono una tosse persistente, respirazione rapida, e la presenza di fischi o sibili nel torace. Questi segnali richiedono attenzione perché indicano un possibile disturbo delle vie aeree. Il fenomeno incide direttamente sulla frequenza della vita quotidiana dei piccoli, limitando anche la presenza a scuola. Ecco perché è necessario individuare l’asma in modo rapido, per poter intervenire con trattamenti adatti e ridurre l’impatto sulla routine di famiglie e bambini.
La giornata dedicata alle spirometrie gratuite all’ospedale san salvatore
Il 6 maggio, dalle 8.30 alle 13.30, il servizio di Allergologia e broncopneumologia pediatrica dell’ospedale San Salvatore di l’Aquila proporrà visite spirometriche gratuite riservate ai bambini tra 6 e 16 anni. Sarà necessario prenotare telefonicamente nei giorni 29 aprile e 2 maggio, chiamando il numero dedicato tra le 12 e le 14, per garantire un’organizzazione efficace e una copertura adeguata.
Questa iniziativa si colloca nel contesto di una campagna più ampia pianificata dalla direzione aziendale della Asl dell’Aquila, guidata dal manager Ferdinando Romano. L’obiettivo è offrire un accesso facilitato a screening importanti per la prevenzione delle malattie respiratorie, con un’attenzione particolare ai bambini, categoria particolarmente vulnerabile alle conseguenze di una diagnosi tardiva.
Il ruolo del servizio di allergologia e broncopneumologia pediatrica nella gestione dell’asma
Il reparto di Allergologia e broncopneumologia pediatrica diretto dalla dottoressa Cecilia Fabiano ha un ruolo centrale nell’assistenza sanitaria dell’asma nell’area aquilana. Ogni anno assiste circa 500 bambini coinvolti da questa patologia, totalizzando oltre 1.200 prestazioni. Il servizio segue piccoli pazienti in diverse fasi, dalla diagnosi iniziale al monitoraggio delle terapie.
La dottoressa Fabiano ricorda come l’accesso tempestivo alle terapie inalatorie sia fondamentale sia per gestire le crisi acute sia per controllare la malattia nel tempo. Tra i fattori scatenanti dell’asma si trovano la familiarità per asma o allergie, infezioni respiratorie frequenti, esposizione al fumo di sigaretta e contatti con allergeni come acari, pollini e muffe. Anche condizioni ambientali come aria fredda possono aggravare la situazione.
La prevenzione rappresenta quindi il mezzo più diretto per limitare gli episodi e favorire diagnosi precoci, riducendo complicazioni a lungo termine e migliorando la qualità di vita del bambino. L’esperienza del reparto di l’Aquila mostra che un lavoro sistematico di screening e assistenza contribuisce a identificare precocemente casi lievi o non riconosciuti, intervenendo prima che la malattia peggiori.
Sfide e complessità nella diagnosi dell’asma nei bambini piccoli
Diagnosi e monitoraggio dell’asma nei bambini sotto i cinque anni presentano criticità specifiche. I sintomi possono sovrapporsi con altre patologie respiratorie comuni in questa fascia d’età, rendendo difficoltoso un quadro chiaro. Per questo motivo l’approccio sanitario deve basarsi su una valutazione attenta e sull’applicazione di test come la spirometria quando possibile.
Non a caso, in età scolare la percentuale di bambini affetti da asma sale e i sintomi risultano più evidenti, facilitando l’individuazione della patologia. Nel primo periodo di vita però occorre un monitoraggio continuo e un’osservazione dei segnali, considerando anche i fattori ambientali e familiari. La collaborazione fra famiglia e medici risulta decisiva per riconoscere i primi campanelli di allarme e procedere alle valutazioni utili.
Gli studi più recenti confermano che l’asma nei bambini tipo maschi tende a manifestarsi con frequenza più alta, ma che questa differenza si riduce con il passare degli anni. Seguendo questo andamento, le strategie di prevenzione e cura devono adattarsi alle diverse fasi dell’età evolutiva, stabilendo percorsi personalizzati e adeguati alle esigenze specifiche.